19.01.2008
In Farmacia con il codice fiscale Lo scontrino parlante per lo sconto in Unico.In farmacia con il codice fiscale, o in alternativa con la tessera sanitaria digitale. Dal 1° gennaio la documentazione delle spese sanitarie ai fini di detrazione e deduzione fiscale deve essere corredata dallo scontrino "parlante", vale a dire contenente l'indicazione precisa ed estesa dei prodotti acquistati.
Il decreto legge del 1° ottobre scorso, convertito dalla legge 222/07, ha infatti messo fine al regime transitorio che, di fatto, derogava alle disposizioni della Finanziaria 2007, consentendo di allegare scontrini fiscali generici nella dichiarazione dei redditi.
Dalla scorsa settimana la detraibilità delle spese sanitarie eccedenti la franchigia di 129,11 euro è subordinata alla prova dell'acquisto effettivo di un farmaco. Le farmacie, dal canto loro, hanno l'obbligo di informare con mezzi adeguati la clientela, in sostanza esponendo avvisi all'interno dei punti vendita.
Tutto chiaro quindi? Sì e no. Se lo scopo della norma è quello di imputare senza margini di dubbio l'acquisto, e cioè l'utilizzo, di un medicinale a chi intende detrarlo nella dichiarazione dei redditi, si aprono scenari non ancora affrontati. A cominciare dall'acquisto cumulativo per parenti e amici, che uno scontrino pur intelligente e magari anche "parlante" non può risolvere.
Quando si porrà il problema della ripartizione delle spese plurime, converrà avere ancora a disposizione le prescrizioni del medico che, secondo i più, riemergeranno puntualmente nelle istruzioni per Unico e 730.
Fonte: http://www.fisco.cgillombardia.it
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