FINANZIARIA: CGIL, SORU HA DIMENTICATO IMPEGNI CON SINDACATO. Cagliari, gen. -Sulle politiche sociali - si legge in una nota della Cgil - abbiamo affiancato alla proposta della Giunta di abbattimento dell’Irap quello dell’addizionale Irpef per le fasce di reddito piu’ deboli. In quell’occasione ci e’ sembrato opportuno chiedere lo stesso impegno finanziario che la Regione mette a disposizione per le imprese, 42 milioni di euro. La Giunta ha poi fatto sapere che e’ impossibile esentare qualunque fascia di reddito dall’addizionale Irpef regionale. Per venire incontro alle categorie sociali piu’ deboli, chiediamo allora che la Giunta investa comunque la stessa cifra in politiche sociali indirizzate verso le fasce di reddito meno tutelate. Troppe famiglie non riescono piu’ ad affrontare i costi di tasse e servizi: bollette di acqua, gas, rifiuti, energia elettrica, trasporti locali, Ici. Per venire incontro a queste difficolta’ la Regione potrebbe contribuire almeno in parte (stabilendo una quota minima di consumo) ad abbattere il costo di quei servizi attraverso un accordo con le stesse societa’ erogatrici. Altra difficolta’ per le famiglie e’ la spesa per la scuola e l’universita’: anche in questo caso, pur non pensando a una erogazione generalizzata, si puo’ definire un contributo per gli studenti (sempre alle famiglie con redditi bassi) sulla base dei meriti conseguiti negli studi.
Per creare lavoro - prosegue la nota - abbiamo bisogno di politiche di sviluppo. Stiamo vivendo una fase di profonde trasformazioni del sistema produttivo regionale ma, nonostante tutto, le politiche di sviluppo non hanno ancora prodotto una offerta di lavoro tale da soddisfare la domanda. Questa Finanziaria deve tener conto di una fortissima sofferenza del mercato del lavoro e - attraverso misure straordinarie di carattere temporaneo - deve dare risposte immediate ai disoccupati. Si puo’ intervenire in piu’ direzioni, solo per fare alcuni esempi, ripristino e riqualificazione aree compromesse dalle attivita’ estrattive e industriali, sistemazione idrogeologica del territorio, manutenzioni rete idrica, piani di forestazione, interventi nei sevizi sociali. La Regione puo’ dunque giocare un ruolo importante nelle fasi di trasformazione economica che spesso lasciano in una situazione di estrema fragilita’ i lavoratori proprio perche’ gli strumenti di tutela, a partire dagli ammortizzatori sociali, non sono sufficienti o adeguati.
"Non stiamo dicendo che la Regione deve sostituirsi allo Stato in materia di ammortizzatori sociali - precisa Diana - ma potrebbe dare un sostegno per rendere meno drammatica la situazione di chi perde il lavoro".
Inoltre, con questa Finanziaria si dovrebbe fare uno sforzo per tentare di affrontare e risolvere in via definitiva il problema dei troppi i precari della pubblica amministrazione e - conclude la nota della Cgil - sostenere le imprese che presentano progetti di stabilizzazione dei lavoratori. (AGI)
fonte: cgil sardegna