30.07.2003
"E' un vero peccato che il Governo faccia della presentazione del Piano
Nazionale contro la povertà e l'esclusione sociale, atto che gli è richiesto
dall'Unione Europea, l'ennesimo spot pubblicitario anziché avviare una
discussione seria su un tema così cruciale, coinvolgendo il Parlamento oltre che
le parti sociali".
Lo afferma Livia Turco, responsabile Welfare della Segreteria Nazionale dei
Ds.
"Infatti - prosegue Livia Turco - che senso ha dire che il Governo stanzia
35 mln di euro contro la povertà quando il problema è, come confermano i recenti
dati Istat, quello degli indirizzi di fondo della politica economica e
sociale?"
"E' fin troppo facile obbiettare che con 35 mln di euro, non è possibile
neppure regalare un pacco dono alle famiglie che vivono in condizioni di povertÃ
assoluta. Ricordo inoltre che questo governo con la finanziaria 2003 ha ridotto
i trasferimenti agli Enti Locali, ha ridotto il numero degli insegnanti di
sostegno, non ha più rifinanziato la legge per il diritto allo studio e per il
pagamento dell'affitto alle persone in povertà . Inoltre in quest'ultimo anno è
diminuito di un punto il potere d'acquisto reale dei salari, degli stipendi e
delle pensioni".
"E' doveroso chiedere al governo quale rapporto ci sia tra questo piano
contro la povertà ed il DPEF visto che in esso non c'è traccia di lotta alla
povertà nè sono indicati gli interventi relativi al Welfare, che il governo
intende promuovere".
"Chiediamo al ministro Maroni - conclude la responsabile Welfare dei Ds - di
venire ad illustrare il Rapporto in Parlamento e sollecitare l'avvio dell'iter
parlamentare della legge sul Reddito Minimo d'inserimento predisposta
dall'Ulivo
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