Società civile somala a Roma, una conferenza per ripartire.Successo della prima conferenza della società civile somala, che si è chiusa con la presentazione della "Dichiarazione di Roma".Con la presentazione della "Dichiarazione di Roma" si è chiusa questo pomeriggio la prima conferenza della società civile somala. Per quattro giorni quaranta delegati provenienti da diverse regioni somale e dalla diaspora, in rappresentanza dell’associazionismo, del mondo accademico e imprenditoriale somalo, si sono incontrati per condividere le loro preoccupazioni e confrontare le loro idee sul futuro del paese e sul ruolo che la società civile somala può e deve avere nella pacificazione e nella ricostruzione della Somalia.
Il documento finale della conferenza sottolinea come i quattro giorni di lavoro siano serviti a "identificare limiti e opportunità per una pace e un dialogo duraturi e l’importante ruolo che la società civile somala può avere". La "Dichiarazione di Roma" prosegue elencando le richieste e le prese di posizione della conferenza per quel che riguarda sei diversi temi: la crisi umanitaria, il dialogo e la riconciliazione, i diritti umani, il ruolo della società civile, il suo rafforzamento e il rapporto che deve avere con la comunità internazione per essere sostenuta nella promozione del dialogo.
Nel presentare il documento finale della conferenza, Khadija O. Ali, membro del comitato organizzativo, ha sottolineato come nei lavori di questi giorni i delegati abbiano "deciso di mettere da parte le nostre differenze e di mettere insieme invece le idee, le posizioni e le cose che abbiamo in comune". Abdullahi Shirwa, coordinatore del forum della società civile a Mogadiscio, si è invece augurato che i contenuti della dichiarazione finale vengano realizzati. Per questo, come ha sottolineato Nino Sergi, segretario generale di Intersos, nel suo saluto conclusivo, i delegati hanno deciso di prevedere un comitato di follow-up che garantisca la continuità "per evitare che la conferenza di questi giorni sia un evento e null’altro, senza nessun seguito".
Alla giornata di oggi hanno preso parte, in rappresentanza delle istituzioni italiane ed europee, la viceministra degli esteri Patrizia Sentinelli, Armando Sanguini, direttore generale per l’Africa sub sahariana del Ministero degli Affari Esteri, Stefano Manservisi, direttore generale per la cooperazione della Commissione Europea, e Mario Raffaelli, inviato speciale per la Somalia del governo italiano. Unanime l’accordo riguardo l’importanza di una conferenza che si è posta come obiettivo, riuscito, quello di trovare una sintesi tra posizioni anche molto distanti, nell’intento di ribadire il ruolo fondamentale della società civile somala nella pacificazione del paese.
Per informazioni:
info@somaliaforum.org