Un lavoro stabile per 36 disabili psichici: premiata la provincia di Belluno All’ente il premio nazionale "Etica e Impresa". Innovazione e sperimentazione i caratteri vincenti del progetto che ha coinvolto cooperative sociali e aziende produttrici di occhiali. Quando enti pubblici, cooperative sociali e imprese si mettono insieme il risultato può essere un grande progetto di solidarietÃ
BELLUNO - Quando enti pubblici, cooperative sociali e imprese si mettono insieme il risultato può essere un grande progetto di solidarietà . Un esempio è il caso di Belluno, dove trentasei persone con disabilità psichica grave hanno trovato un lavoro stabile. È questo il risultato del progetto di inserimento lavorativo avviato dalla Provincia di Belluno, che ha coinvolto le cooperative sociali "La Via" di Agordo e "Lavoro associato" e tre aziende produttrici di occhiali. L'iniziativa ha ricevuto nei giorni scorsi anche un riconoscimento nazionale: il premio "Etica e Impresa", che valorizza i migliori accordi sindacali e pratiche partecipative, progettuali e di dialogo sociale finalizzate allo sviluppo delle imprese e alla tutela della persona. Il primo passo per rendere concreto il progetto di inserimento bellunese è stato la creazione dei laboratori dove i disabili hanno potuto imparare il lavoro e metterlo in pratica. L"arrivo delle commesse da parte di alcune aziende produttrici di occhiali ha dato poi l'input per entrare nella fase operativa. In particolare, l'azienda Luxottica si è rivolta alla cooperativa "La Via" affidandole una commessa che ha dato lavoro a 10 persone, diventate presto 24 grazie all'ampliamento dell'impegno. Dal canto suo "Safilo" ha raggiunto un accordo con "Lavoro Associato" garantendo 8 posti di lavoro. In seguito, è entrata in campo anche la terza grande impresa, la Marcolin, che ha garantito alla cooperativa "La Via" lavoro per altre quattro persone. Il totale, appunto, è di 36 impiegati.
"L'innovazione e la sperimentazione adottata dall'amministrazione provinciale di Belluno hanno il risvolto concettuale della sussidiarietà orizzontale - si legge nella motivazione del premio consegnato alla Provincia - che implica l'adozione di una filiera sussidiaria che è condizione operativa dell'accordo e per il progetto posto in essere con efficacia. Si accolgono con grande apprezzamento i risultati della progettualità agita concretamente dall'amministrazione e tutto ciò indica una strada di innovazione di responsabilità sociale da emulare e rendere prassi consolidata per il sistema paese". Ma se il risultato è positivo, il cammino per raggiungerlo non è stato in discesa: il presidente della Provincia Sergio Reolon, nel lodare l'impegno di tutti nell'attuazione del progetto, non dimentica le opposizioni sindacali incontrate all'inizio del percorso, così come il rischio di una crisi politica per portare avanti l'iniziativa: "E' stato un progetto controverso, una parte sindacale si è opposta, ma la nostra è stata una scelta politica per fare una cosa innovativa. Ci siamo riusciti grazie al lavoro di tutti, dalle parti sociali alle cooperative, dalle aziende private agli enti pubblici". (Giorgia Gay)