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Chiarezza sull'Italia dei Valori di Antonio di Pietro
20.03.2008

Chiarezza sull'Italia dei Valori di Antonio di Pietro. In questa campagna elettorale c'è stato un tentativo da parte di alcuni giornali e televisioni di strumentalizzare alcune questioni che riguardano la coalizione dell'Italia dei Valori con il Pd. Strumentalizzazioni false e finalizzate a screditarci agli occhi dei cittadini. Nella puntata di "Otto e mezzo" di lunedì 18 marzo, ho avuto modo di far chiarezza su alcune di queste. Riporto il video ed il testo del mio intervento.

Ritanna Armeni: Vorrei che ci facesse un’analisi del perché è apparentato con il Partito Democratico, perché Boselli è stato escluso e perché i Radicali sono entrati nelle stesse liste.

Antonio Di Pietro: Le parlo dell’Italia dei Valori, che è il partito che rappresento, ed evito di parlare di cosa fanno gli altri perché parleranno loro, non faccio il portavoce. Una premessa, affinché i cittadini sappiano, a proposito d’informazione e delle lamentele del collega Boselli, è notizia di questa sera che l’autorità per le comunicazioni ha applicato una multa di 100 mila euro a Mediaset per il mancato rispetto nei confronti dell’Italia dei Valori e dell’informazione corretta e plurale. Inoltre, da ordine di obbedire, testualmente, alle richieste d’equilibrio della stessa Agcom a vantaggio di Idv e di altri partiti. Lo dico perché è troppo facile dire "noi siamo un partito più grande, quelli sono partiti più piccoli". Dipende dagli spazi e dalle opportunità che si danno. Detto questo, ringrazio voi questa sera di darci la possibilità di esprimere le nostre idee, ma è un problema, quello dell’informazione, su cui l’Italia dei Valori si batterà nel Parlamento prossimo futuro, in maggioranza o all’opposizione che sia. Lo dico a buon intenditor, perché qualcuno ha detto che gli faccio orrore perché gli ricordo ogni giorno, e mi riferisco a Berlusconi, che egli sta violando la direttiva europea, la sentenza della Corte di Giustizia Europea e la sentenza della Corte Costituzionale. Quindi, i cittadini sappiano che vedranno nell’Italia dei Valori una formazione politica che all’interno del Parlamento si batterà per risolvere il conflitto d’interesse e risolvere la legge sulle comunicazioni che riteniamo a totale svantaggio delle pari opportunità, della corretta informazione e della sua indipendenza.

Lanfranco Pace: Su questo ci torniamo dopo Ministro.

Antonio Di Pietro: Mi lasci informare i cittadini, una volta che sono nella condizione di poter informare, su quali sono i temi per cui l’Italia dei Valori si batte, che poi sono una risposta alla domanda che ha fatto lei, non è che sto sviando il tema. Quando mi ha chiesto perché l’Italia dei Valori è presente con il suo simbolo, con il suo partito, che non è un "partito satellite" del Partito Democratico, verso cui chiediamo il voto agli elettori, perché siamo convinti che rappresentiamo con la nostra identità ed il nostro impegno su alcuni temi concreti, questioni che altrimenti non sarebbero poste all’attenzione del Parlamento. Ecco perché la presenza dell’Italia dei Valori che si allea, ma non diventa ne diventerà Partito Democratico. L’Italia dei Valori è una formazione politica che c’è e che resterà anche il giorno dopo le elezioni, anzi, si rafforzerà ancora di più. Siamo convinti che la formazione dell’Italia dei Valori sia una formazione di cui ci sia bisogno per queste battaglie: giustizia, legalità, corretta informazione, pari opportunità.

Lanfranco Pace: Lei però aveva lasciato intendere che non eravate contrari a partecipare ad una costituente del Partito Democratico ed eventualmente a sciogliervi dentro il Partito Democratico.

Antonio Di Pietro: Non ho mai detto questo. Lo spiego ancora una volta, non a lei, ma lo ringrazio perché posso spiegarlo ai cittadini. L’Italia dei Valori è una formazione politica che ha sottoscritto un programma, che non è quello del Partito Democratico, ma il programma che il Partito Democratico e l’Italia dei Valori hanno scritto dopo averlo rivisto, riveduto e corretto assieme, tanto è vero che ci sono temi fondamentali in materia di giustizia, in materia di corretta informazione, in materia di leggi Ad Personam, che devono essere cancellate, in materia di legalità, come la non candidatura di persone condannate, con sentenza passata in giudicato, l’abbiamo già applicata per noi stessi e vogliamo che sia legge alla prossima legislatura. Queste specificità dell’Italia dei Valori ne fanno un partito che è e ne resterà. Una volta scritto un programma, e una volta che entrambi riconoscono il candidato leader, altra cosa è costruire e costituire un gruppo unitario alla Camera affinchè sia una sola voce a rappresentare la scelta dei parlamentari all’interno della Camera. Ecco perché ci tengo a ribadire che non è vero che bisogna votare o Popolo Delle Libertà o Partito Democratico, si può votare Italia dei Valori e non si disperde il voto. Poi, per quanto riguarda me e per correttezza verso l’amico Boselli, intendo dire che a mio avviso è utile quel voto per cui il cittadino sente di avere fiducia, quindi non faccio campagna nel dire "votate noi che siamo all’interno della coalizione". Votate non i partiti, ma le persone.

Lanfranco Pace: Però Veltroni aveva lasciato intendere che voi avreste partecipato, a differenza dei socialisti, alla fase costituente.

Antonio Di Pietro: Ve lo dico per la terza volta. La costituente per il Partito Democratico l’hanno già fatta e hanno già candidato Veltroni. E’ già finita. Noi abbiamo fatto la costituente dell’Italia dei Valori, non gioco mai con le parole, e non intendo essere inglobato.

Lanfranco Pace: Un identità politica, diversa e separata, dal Partito Democratico.

Antonio Di Pietro: Specifica che si batte su temi specifici. Ha ragione Boselli quando dice che ha fatto una scelta di..

Lanfranco Pace: .. antipolitica che aiuti la politica. No?

Antonio Di Pietro: Mi perdoni, non so cosa pensa lei dell’antipolitica. Io dico che è antipolitico quel signore che si mette in politica per fare gli affari suoi, per festeggiare a cannoli quando viene condannato e si candida al Parlamento, dove si candida per fare gli interessi propri. E’ politica invece quel comportamento dei cittadini che si radunano, anche attraverso internet, e fanno disegni di legge d’iniziativa popolare e quando fanno proposte di referendum per abrogare leggi che ritengono ingiuste e ingiustificabili. Per farvi capire una cosa: questo concetto di antipolitica è un’affermazione falsa che tende a screditare le persone. Ecco perché io dico che antipolitico è il comportamento dei condannati che vanno in Parlamento per non andare in galera.

Ritanna Armeni: E’ vero che è stato detto, non lei, ma credo l’abbia detto Veltroni, che "Di Pietro si scioglierà poi nel gruppo parlamentare e quindi entrerà nel Partito Democratico". Lei ci dice che questo non avverrà e ne prendiamo atto.

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