PER NON DIMENTICARE LA STRAGE DI BOLOGNA
L'ITALIA DEI VALORI RICORDA I MARTIRI DEL 2 AGOSTO
Cari Amici,
tutte le stragi sono odiose perché colpiscono indiscriminatamente senza appartenere ad una logica di guerra.
La mente che ideò è quella che attuò la strage di Bologna, volle che fosse all'apice dell'odiosità e cattiveria. Chi la volle ebbe un solo determinato fine: colpire con il massacro il fermento della vita di una città e di una comunità . Fare precipitare la tranquillità e la laboriosità nella cupezza della morte, la normalità nello sconvolgimento.
È una ferita profonda e senza un'umana ragione. Nessuno che appartenga al mondo civile potrà mai capire la deviazione criminale di chi si è collocato in una sfera opposta a quella dell'uomo.
Bisogna allora ricordare per non dimenticare che la follia criminale appartiene alla malvagità senza tempo e confini.
Il 2 agosto di quell'anno, a Bologna, una forza negativa e tremenda volle colpire non solo la vita, ma la speranza. Volle spegnere la luce. Non c'è riuscita, perché la vita vincerà sempre sulla morte.
Bologna Martire è un esempio, ieri come oggi.
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Cari amici,
volevo farvi conoscere il mio parere sulla questione tanto discussa del riconoscimento delle coppie omosessuali. Intervengo sull'argomento dopo la pubblicazione del lungo documento del cardinal Joseph Razzinger intitolato "Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali"che condanna le unioni gay e le stigmatizza come "fenomeno morale e sociale inquietante".
Richiamandoci a quel diritto naturale a cui proprio il Cardinal Joseph Ratzinger fa riferimento nel testo ritengo che le persone siano uguali di fronte a Dio e di fronte alla Legge, qualunque sia la loro tendenza sessuale.
In natura esistono da sempre persone eterosessuali ed omosessuali, questo ultimo modo di essere di per sé non è da considerarsi né una malattia, né una depravazione, come l'ha definita Ratzinger facendo riferimento alle Sacre Scritture.
L'Italia dei Valori si rammarica per questa chiusura della Chiesa, che si pone come antistorica e al di fuori dei principi fondamentali del Diritto Internazionale.
Quanto sopra naturalmente senza voler mancare di rispetto alla Chiesa Cattolica, a cui molti di noi sono profondamente affezionati (me compreso) e nei cui valori si riconoscono.
Antonio Di Pietro
Presidente IDV