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Sostegno unanime alla campagna per il popolo tibetano
11.04.2008

Il consiglio provinciale sostiene unanime la campagna di Amnesty International per il diritto del popolo tibetano a difendere la propria cultura, la propria religione e le proprie tradizioni, protesta per la repressione messa in atto dalla Cina ed esprime il proprio appoggio al Dalai Lama, sia per la sua richiesta di autonomia e libertà per il popolo tibetano che per il suo impegno a diffondere nel mondo un messaggio di fraternità e di non violenza. La mozione presentata dal consigliere dei Verdi Andrea Ladina, infatti, è stata approvata all’unanimità nell’ultima seduta del consiglio provinciale.

Di seguito il testo integrale della mozione

La recente visita nel nostro Paese del Dalai Lama, la più alta carica spirituale e culturale del Tibet e premio Nobel per la pace ha riproposto all’opinione pubblica il problema drammatico del Tibet e della resistenza che il popolo di questo vasto Paese, situato tra le montagne dell’Himalaya ha messo in atto a partire dagli anni cinquanta dopo l’invasione del suo territorio da parte dell’esercito della Repubblica Popolare Cinese.

Il Tibet vive, oggi, sotto un regime oppressivo estraneo alla sua storia che minaccia ogni forma di libertà dal momento che moltissimi sono gli oppositori politici in carcere quasi tutti per reati di opinione. E molti di quali sono giovani.

Il Dalai Lama per impedire una guerra tra tibetani e cinesi ha rinunciato a rivendicare per il suo popolo l’indipendenza dalla Cina limitandosi a richiedere una forma di autonomia per conservare la cultura, le tradizioni, le usanze ed anche per la conservazione del paesaggio e dei luoghi incontaminati di montagna fatti oggetto di invasive speculazioni edilizie da parte di imprese cinesi.

Hanno, inoltre, fortemente impressionato l’opinione pubblica i ripetuti interventi di tipo autoritario messi in atto da diplomatici del Governo cinese atti a scoraggiare Istituzioni italiane dal ricevere la visita del Dalai Lama e, mentre ci sono stati Sindaci coraggiosi a Torino, Milano e Roma che hanno accolto l’ospite tibetano, così come il Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, altre Istituzioni sono sembrate più attente a non perdere commesse ed affari con la Cina che a interessarsi dei diritti del popolo del Tibet.

Esemplare appare invece la presa di posizione di Amnesty International la quale ha lanciato di recente una grande campagna a favore della libertà di espressione dei cittadini tibetani e per la liberazione di tutti i detenuti politici.

Infine, gli avvenimenti di queste settimane di marzo 2008 in Tibet con un’ondata repressiva senza precedenti contro pacifici manifestanti messa in atto in modo brutale e liberticida dalle autorità cinesi pone in modo urgente la necessità di una grande mobilitazione internazionale per il diritto del popolo tibetano alla libertà e all’autodeterminazione.

Tutto ciò premesso si chiede

AL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA

· di sostenere la campagna messa in atto da Amnesty International a difesa del diritto del popolo del Tibet, alla sua cultura, alle sue tradizioni civili e religiose e per la liberazione di tutti i detenuti politici nelle carceri tibetane. Ed esprime un incondizionato appoggio al Dalai Lama, venerato dai tibetani come reincarnazione del Buddha, per la sua opera tesa al mantenimento della pace.

· Di inviare all’Ambasciatore della Repubblica della Cina in Italia il testo della presente deliberazione contenente espressioni di protesta contro la repressione contro i monaci tibetani ed altri pacifici manifestanti e con la preghiera che venga trasmessa al Governo cinese.

Fonte: provincia di Cremona

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