18.04.2008
Da Andrea Amati ai Maestri contemporanei. dal 22 maggio al 1 giugno 2008 La Fondazione "Stradivari" ospite di Italy&USA Alba Music Festival Con una serie di eventi straordinari, dal 22 maggio al 1 giugno 2008, Fondazione "Antonio Stradivari – La Triennale" ed Alba Music Festival proseguono il racconto avvincente dell’osmosi tra liuteria cremonese e piemontese. Dopo la riscoperta, la scorsa edizione, dell’opera di Giuseppe Rocca di Barbaresco, quest’anno sarà protagonista la storia centenaria della scuola cremonese, da Andrea Amati ai Maestri contemporanei.
Nella chiesa della Maddalena, infatti, sarà allestita la mostra: "Andrea Amati: les violons du Roi", con l’esposizione del prezioso "Carlo IX" di Francia, del 1566, e di documenti realizzati durante la accurata indagine scientifica condotta sullo strumento. Quindi, in una conferenza, il Maestro Fausto Cacciatori rileggerà le vicende curiose ed importanti dei "Violini del Re", gli strumenti costruiti per la corte di Francia che, per la prima volta, decretano il primato internazionale della liuteria cremonese.
Ma, accanto al capostipite, sarà possibile ammirare anche i capolavori dei Maestri d’oggi: un quartetto selezionato tra i vincitori del Concorso Triennale e conservato nel Museo della Fondazione.
Il "Carlo IX", i violini di Marcello Ive e Primo Pistoni, la viola di Dante Fulvio Lazzari e il violoncello di Francesco Toto, saranno anche co-protagonisti, giovedì 22 maggio, all’Auditorium della Fondazione Ferrero, del concerto inaugurale del Festival: saranno, infatti, suonati dal Quartetto di Cremona. Insieme all’ensemble italiano salirà sul palco anche il Washington String Trio ed Andrea Bertino.
Ed ancora, una mostra fotografica ispirata ai cibi tipici, promossa dal Comune, ed uno spazio espositivo dedicato alla liuteria contemporanea cremonese coniugheranno, in singolare sinestesia, saperi e sapori della città .
"La sinergia tra Fondazione e Alba Music Festival - osserva il presidente Paolo Bodini – nasce da sensibilità comuni e da uno stesso impegno di ricerca delle sottili eco che legano la scuola cittadina e quella piemontese. È una corrispondenza dalle radici antiche. Penso, anzitutto, alla figura di Ignazio Cozio conte di Salabue: Paolo, ultimo erede di Stradivari, gli affidò forme, modelli ed attrezzi appartenuti al Maestro. Sono gli stessi che, oggi, ammiriamo nel Museo Stradivariano.
Ed ancora: Guadagnini lavorò in città prima di trasferirsi in Piemonte, Giovanni Francesco Pressenda e Giuseppe Rocca presero a riferimento i capolavori nati all’ombra del Torrazzo per realizzare strumenti preziosi di grande presenza sonora.
Oggi la collaborazione con Alba Music Festival riannoda i fili della storia e proietta questo patrimonio importante di competenze all’attenzione internazionale, grazie ad una grande festa della cultura, realizzando un percorso emozionante e spettacolare, dove, in una cornice millenaria, luoghi affascinanti echeggiano l’esperanto della musica declinato in lingue diverse e affini".
Cremona, 18 aprile 2008
Comunicazione a cura di
Epoché - Agenzia Giornalistica Culturale
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