Fossati dell'UISP chiede al Governo di occuparsi di sport.FOSSATI, PRESIDENTE UISP: "CHIEDIAMO AL PROSSIMO GOVERNO DI OCCUPARSI DI SPORT DANDO LEGITTIMITA' AL VALORE SOCIALE DELLO SPORT E NON SOLTANTO AI RISULTATI" Qual è il commento di Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp, di fronte al mutato quadro politico del nostro paese, dopo le elezioni del 13 e 14 aprile? "La nostra prima preoccupazione è che il prossimo governo si occupi di sport. Non siamo tra coloro che pensano che se ne debba occupare soltanto se è di un determinato colore politico. Anzi gli chiediamo un’attenzione specifica. Crediamo che la pratica sportiva sia un indicatore di civiltà , di benessere e di felicità di una nazione".
"Per questo serve un governo che se ne occupi, nel senso di interventi concreti e di sostegni per la diffusione della pratica sportiva. Ci interessa la sostanza e quindi impegni stabili e di merito che si materializzino in un' assunzione di responsabilità visibile, che vada oltre una mera e generica vigilanza. Salvaguardando la facoltà del mondo sportivo di gestire la sua organizzazione e l’organizzazione degli eventi".
"Proprio perchè, da sportivi, chiediamo attenzione, ci interroghiamo su quali saranno le strategie, visto che nel programma elettorale non sono state esplicitate - prosegue Fossati - e condividiamo le stesse preoccupazioni che Candido Cannavò ha espresso dalle colonne della Gazzetta dello sport di ieri: ci sarebbe anche lo sport. Il mondo associativo e il mondo sportivo, del quale siamo parte visto che associamo oltre un milione di praticanti, chiedono al futuro presidente del Consiglio di essere ascoltati, di poter esprimere osservazioni, richieste e valutazioni su quello che sarà il programma di governo. Oggi siamo di fronte ad un grande punto interrogativo".
"Per quella che è la nostra esperienza sessantennale, partiamo da alcuni punti fermi: il mondo sportivo ha una governance complessa che è anche la sua ricchezza, vanno coinvolti tutti i soggetti protagonisti, dal Coni alla scuola, dalle Regioni all’associazionismo di promozione sportiva e alle istituzioni locali. Altro punto fermo: sia riconosciuto, incoraggiato e finanziato il valore sociale dello sport. Ovvero non soltanto il risultato sportivo, anche il risultato sociale. Questo ci chiede il Libro Bianco sullo sport della Comunità Europea".
"Il risultato elettorale e la sconfitta del centrosinistra – conclude Fossati – hanno registrato uno spostamento verso destra dei ceti popolari e meno abbienti. Noi siamo una forza associativa storica, radicata nei territori e quei cittadini li conosciamo bene, conosciamo i loro bisogni e la loro voglia di diritti, compreso il diritto allo sport. Non è che, per caso, il centrosinistra dovrebbe cercare tra le ragioni della sconfitta anche quella di aver trascurato noi, insieme a tutto il versante associativo e al terzo settore?".
fonte: UISP