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Approvato il Protocollo di monitoraggio per l’impianto a biogas
19.04.2008

Approvato il Protocollo di monitoraggio per l’impianto a biogas .L’Amministrazione Comunale ha varato mercoledì sera, nell’ambito del Consiglio Comunale, un protocollo per il monitoraggio e il controllo dell’impianto a Biogas che l’azienda agricola Avogadri ha proposto di realizzare presso la cascina Ronca. Un documento che ha trovato il si compatto della maggioranza consiliare e la contrarietà del gruppo di minoranza.

Riunitosi in via straordinaria presso l’auditorium Galilei, gremito di pubblico per l’importanza del tema trattato, il Consiglio ha prima deliberato punti tecnici e il rinnovo della convenzione con l’Auser, per poi passare alla presentazione del progetto dell’impianto e il protocollo di monitoraggio, effettuata rispettivamente dall’ingegner Francesco Gerevini, incaricato dal privato dell’estensione del progetto, e dall’ingegner Davide Gerevini, chiamato dal Comune a produrre un documento di monitoraggio e ad una valutazione generale.

Gli interventi dei tecnici sono stati preceduti dalle parole del sindaco Marco Cavalli che ha illustrato gli step seguiti dall’impianto. "Nella primavera del 2007 – ha spiegato il primo cittadino – la famiglia Avogadri ha presentato un progetto per la realizzazione di un impianto che potesse produrre biogas, da trasformare in energia termica ed elettrica, con l’utilizzo di biomasse vegetali per l’erogazione di una potenza pari a un Megawatt. La commissione edilizia del Comune ha detto unanimemente ‘sì’ e lo studio è stato presentato a luglio alla popolazione e approvato dalla Provincia di Cremona in sede di conferenza unica. Tra il dicembre 2007 e il gennaio 2008 la proprietà ha presentato una variazione sostanziale al progetto portandolo ad una potenza di 10 Megawatt. La commissione edilizia ha detto ‘sì’, per quanto compete il suo parere non vincolante, con la sola astensione del rappresentante di minoranza presente. Il Comune, nell’attesa che la Provincia si esprima, ha pensato di incaricare l’ing. Davide Gerevini dell’estensione di un protocollo di monitoraggio. Nei primi giorni di maggio si svolgerà un’assemblea pubblica nella quale anche la popolazione potrà esprimere pareri e osservazioni. Nel frattempo non lasciamoci andare a facili allarmismi, acquisiamo tutte le nozioni indispensabili per una corretta valutazione e soprattutto non si faccia disinformazione strumentale".

Al tecnico della proprietà Francesco Gerevini il compito di illustrare il progetto. "Lavorerà biomasse vegetali – ha detto – miscelati a liquami che, per effetto dell’opera di alcuni microrganismi, produrranno gas in ambienti chiusi. Un gas che è una miscela di metano, che verrà bruciato per produrre calore ed energia. Il tutto nel pieno rispetto delle norme ambientali disposte dalla legge. Si è tenuto conto, infatti, delle eventuali immissioni di gas in atmosfera e degli scarichi dell’acqua presente nel digestato, ovvero nel prodotto finale di lavorazione, che verrà trattata in modo da renderla scaricabile in roggia".

Anche il giudizio tecnico dell’ingegner Davide Gerevini è stato positivo. "E’ un impianto nuovo che viaggia nell’ottica della nuova produzione di energia – ha sottolineato –. Il protocollo è una ulteriore garanzia e prevede controlli a valle e a monte delle acque, della qualità dell’aria con centraline di rilevamento e una mitigazione ambientale con filari di piante, già in parte esistenti".

Contrario si è detto, a nome della minoranza, il consigliere Ugo Belloli che ha espresso timori e perplessità in merito al buon funzionamento dell’impianto e alla possibilità che un domani possa ricevere e lavorare rifiuti diventando una discarica a cielo aperto. Ipotesi allontanata senza mezzi termini dall’ingegner Francesco Gerevini che ha evidenziato come nel progetto sia chiaramente indicato che l’impianto non lavorerà rifiuti, ma solo elementi vegetali. Per quanto riguarda la viabilità, sarà sistemata una strada oggi sterrata che darà accesso alla Ronca direttamente dalla provinciale senza interferire con la viabilità esistente.

Ai primi di maggio riunione pubblica con dibattito aperto agli interventi dei partecipanti.

fonte: comune di Romanago ( CR)

 

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