Welfare Italia :: Ambiente :: In marci aper il clima il 7 giugno a Milano Invia ad un amico Statistiche FAQ
6 Maggio 2024 Lun                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







In marci aper il clima il 7 giugno a Milano
1.05.2008

"IN MARCIA PER IL CLIMA" SABATO 7 GIUGNO A MILANO: MANIFESTAZIONE NAZIONALE PROMOSSA DA MOLTE ASSOCIAZIONI TRA LE QUALI L'UISP intervista a S. Cannavò ."In marcia per il clima" è la manifestazione per l'ambiente promossa da un cartello interessaciativo del quale fa parte anche l'Uisp. Appuntamento a Milano sabato 7 giugno, con una manifestazione nella quale ogni associazione porterà le sue proposte specifiche per migliorare il clima, partendo da un documento unitario. L'Uisp parteciperà alla manifestazione con un pezzo ben visibile e caratterizzato della marcia, che avrà come teatro principale piazza S.Babila. Perchè l'Uisp, associazione di sportpertutti, è tra i promotori di questa manifestazione? Ce lo spiega Santino Cannavò, responsabile nazionale Ambiente Uisp: "Non bastano più gli appelli degli scienziati. Non bastano più le conferenze mondiali. Sempre di più si allarga la forbice tra ciò che si teorizza e quello che si mette in pratica: i cambiamenti climatici riguardano tutti. Per questo l'Uisp è in prima fila".

"Bisogna agire presto per interrompere la sequenza di azioni che inesorabilmente porterà il futuro del mondo verso catastrofi annunciate. Non è terrorismo psicologico ma una tragica realtà sempre più evidente che resta scaramanticamente fuori dai nostri pensieri. La vita continua, le nostre abitudini non vengono messe in discussione perché è più comodo non vedere, non capire, non sentire. I governi, da parte loro, garantendo innanzitutto gli assetti economici esistenti si limitano ad attuare flebili politiche pubbliche che non incidono minimamente sulle cause primarie. Nessuno governa il fenomeno che ha portato ai cambiamenti del clima. Sia chiaro che le sorti dell’intero pianeta dipendono dagli uomini, dalle loro organizzazioni, dai loro governi. Tutti siamo coinvolti e coimputati, tutti possiamo e vogliamo disegnare il nostro futuro".

"Sabato 7 Giugno a Milano l'Uisp sarà in piazza insieme a molte altre organizzazioni ed associazioni ambientaliste del terzo settore, della società civile, per chiedere al governo politiche di riconversione, risparmio ed efficienza energetica ed allo stesso tempo per affermare la propria volontà a rinnovare l’impegno nei confronti dell’ambiente".

"La manifestazione "In marcia per il clima" esce fuori dagli schemi classici che fino ad oggi avevano visto solo il mondo ambientalista in prima fila contro i problemi dell’inquinamento mondiale, diventa così un trampolino di lancio per una alleanza strategica tra vari soggetti politici al fine di avviare una unica grande rivoluzione culturale".

"L'Uisp ha inequivocabilmente scelto, ha avviato un processo di trasformazione e revisione nel campo dello sport: nuovi modelli progettuali, maggiore attenzione all’efficienza energetica, studio dell’impatto ambientale delle attività e manifestazioni sportive, formazione per tecnici e dirigenti - conclude Cannavò - La stagione del cambiamento si è avviata, la contaminazione e l’amplificazione delle buone pratiche corre veloce. La nostra presenza a Milano sarà puntuale per affermare che lo sport può essere uno strumento di trasformazione".

-----------

Appello In marcia per il clima

Il clima sulla Terra sta cambiando, ma tardano decisioni condivise ed efficaci della politica per contrastare questa emergenza planetaria. Spetta dunque a noi sollecitarle e soprattutto operare un profondo cambiamento culturale e politico che incida sui modi di produzione e consumo, che fermi la febbre del Pianeta.

Dobbiamo farlo per noi e per tutti gli esseri viventi, per salvare le tante aree d'Italia e del Mondo che già oggi subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici, per garantire la bellezza dei nostri paesaggi e la biodiversità, per tutelare la ricchezza dei territori, del mare e della nostra agricoltura in termini di qualità e quantità delle produzioni, per risolvere i fenomeni di dissesto idrogeologico e stress idrico. Dobbiamo farlo per permettere a tutti di vivere in pace in città e paesi più belli e ospitali, per liberarci dalle guerre e dai conflitti che nascono per il controllo delle risorse energetiche non rinnovabili sempre più scarse, delle fonti alimentari, dei beni comuni come l’acqua. Dobbiamo farlo per dare ai bambini e ai giovani di oggi una prospettiva desiderabile, un futuro per cui crescere.

Possiamo farlo perché oggi le conoscenze tecnologiche ci permettono di ripensare il modo di produrre energia e di consumarla per muoverci, abitare, produrre senza dilapidare le risorse comuni quali l'acqua, il suolo, l'aria, la vita sulla Terra e perché possiamo costruire la collaborazione con il mondo dell’educazione e della formazione, dove grandi sono la sensibilità e le capacità professionali.

La rivoluzione che vogliamo ha degli obiettivi precisi, si propone subito, in tutta Europa e nel mondo, di ridurre in dieci anni del 20% il consumo complessivo di energia attraverso risparmio e maggiore efficienza, di far dipendere per almeno il 20% il fabbisogno energetico da fonti rinnovabili e di ridurre del 30% le emissioni di gas che alterano il clima sulla terra.

L’Italia fino ad oggi ha marciato in direzione opposta, aumentando i propri consumi di combustibili fossili. Ora dobbiamo dimostrare al mondo di saper invertire la tendenza, di saper partecipare ad un nuovo progresso, di essere capaci di innovare a partire dal formidabile giacimento dei nostri saperi, dei nostri giovani, dei nostri territori, delle nostre esperienze di produzione e di consumo innovative, come l’agricoltura biologica.

Una conversione che ci appare desiderabile, perché può migliorare subito il nostro benessere e qualità della vita, perché aiuta la coesione sociale, la pace e la sicurezza internazionale, promuove una più equa distribuzione delle risorse del pianeta e garantisce a tutti il diritto di accedervi.. Unendo le forze possiamo vincere le potenti lobby dell'economia dello spreco, così come l'inerzia dei piccoli e grandi privilegi e il conservatorismo delle cattive abitudini. Una conversione su cui investire risorse e competenze perché può produrre grandi benefici per la qualità del lavoro di donne e uomini, in Italia e nel mondo, e rendere la globalizzazione più equa e sostenibile.

Possiamo cambiare il modello di sviluppo promuovendo la partecipazione delle persone nelle scelte che riguardano l’ambiente, le infrastrutture, i beni comuni, incentivando pratiche produttive, industriali ed agronomiche, rispettose dell’ambiente, orientate verso obiettivi di qualità, verso il benessere delle persone e delle comunità. E’ questa una prospettiva a cui il mondo della produzione può dare un grande contributo per un nuovo modo di produrre e per rendere il Paese più competitivo.

Cambieremo i nostri stili di vita, le scelte di consumo, comprese quelle legate alle produzioni animali, le consuetudini quotidiane, chiedendo e premiando nel contempo lo scambio di nuovi beni, l'erogazione di nuovi servizi, capaci di rilanciare l’occupazione, di garantire la coesione sociale, di migliorare le relazioni tra tutte le donne e gli uomini, di avere paesi e città meno inquinati e un Italia sempre più bella.

E' necessario essere in tanti per cominciare a realizzare una conversione, a firmare questo contratto col Mondo e aderire volontariamente ai precisi impegni di riduzione delle emissioni di gas climalteranti, ognuno nelle scelte della propria vita e della propria comunità.

Diffondiamo questo appello nelle città e nei paesi, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università.

Promuoviamo insieme la manifestazione nazionale "In marcia per il clima", il 7 giugno 2008 a Milano, diamo vita insieme ad una "Alleanza per il clima", per il nostro futuro

PROMOSSA DA: Legambiente, Acli, Acli – Anni Verdi, Adoc, AIAB, Ambiente e Lavoro, Amici della terra, Arci, Arcicaccia - CSAA, Arci ragazzi, Arci Servizio Civile, Assong, Auser, Banca Etica, CAI, Casa del Consumatore, Cgil, CIA, Cisl, Civita, Coldiretti, Contratto Mondiale dell’Energia, CTS, Fair trade, Federconsumatori, Federnatura, Federparchi, Fiab, Focsiv, Forum Ambientalista, Forum Terzo Settore, LAV, Lega consumatori, Lega Pesca, Libera, Lipu, Lunaria, MCE, MDC, Movimento Consumatori, Pronatura, Slow Food, Tavola della Pace, Terre di Mezzo, Terra Futura, Uil, Uisp, Unione degli Studenti, Vas, WWF

Fonte UISP nazionale

Welfare Italia
Hits: 1794
Ambiente >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti