20.05.2008
Dall'Ecolibarna una sventagliata di porcherie verso la Scrivia Il sito dell'ex Ecolibarna di Serravalle Scrivia è sicuramente una "bomba" ecologica: lo sanno gli ambientalisti che seguono la vicenda ormai da 26 anni e lo sa anche il Ministero per l'ambiente che lo ha dichiarato SIN (Sito di Importanza Nazionale) per la quantità e pericolosità degli inquinanti presenti e per l'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico. Da Giugno del 2003 per il sito dell'ex Ecolibarna è stato dichiarato lo stato di emergenza dal Minstero per l'Ambiente in relazione al grave stato di inquinamento delle acque dei pozzi esterni allo stabilimento. Ma non è tutto: il pericolo maggiore è dato dal trascinamento ad opera delle acque di pioggia delle sostanze inquinanti dai terreni contaminati fino ai pozzi più a valle e nel torrente Scrivia.
Di questo argomento si è discusso in un consiglio comunale aperto svoltosi Lunedì 12 Maggio a Serravalle Scrivia nel quale, in alternativa alla bonifica totale dell'area dal costo di 40 milioni, il prefetto di Alessandria ha proposto un intervento da 15 milioni di euro che prevede l'incapsulamento dell'area contaminata al fine di impedire la dispersione nei pozzi e nelle acque dello Scrivia delle sostanze inquinanti.
Se non abbiamo capito male, ci sembra che la filosofia sia: dal momento che non ci sono i soldi per bonificare l'area come era previsto, seppelliamo tutto nel cemento armato, come in un immenso sarcofago!
A questo punto ci chiediamo a cosa siano serviti i milioni spesi con la Castalia che doveva disinquinare il sito, tramite analisi, diversificazioni e interventi specifici. Pare che invece si sia miscelato il tutto e mescolato con terre pulite. Risultato: l'infiltrazione è aumentata e non si sa più cosa fare.
Non nascondiamo le nostre preoccupazioni rispetto ad una proposta del genere: è un po' come nascondere la spazzatura sotto il tappeto, per di più con un tappeto piuttosto corto poichè i muraglioni di cemento saranno solo sul lato Scrivia.
Dell'ex Ecolibarna si è discusso a Serravalle, ma a fronte del fatto che gli inquinanti finirebbero nel torrente Scrivia, ci sembra che il problema interessi soprattutto i paesi a valle, cioè quelli in cui scorre la Scrivia (e magari si preleva acqua di superficie ad uso potabile, come avviene a Novi)
Per questo motivo chiediamo che da subito si attivino anche i comuni di Cassano Spinola, Novi Ligure, Villalvernia, Tortona e Castelnuovo per risolvere in modo adeguato un problema così grave dal punto di vista della minaccia all'ambiente ed alla salute dei cittadini.
Sappiamo che l'ARPA sta effettuando controlli e analisi di campioni delle acque: come ambientalisti chiederemo tutti i dati, ma le amministrazioni comunali, come noi, devono attivarsi e subito per chiedere che l'area sia finalmente bonificata come si deve. Non si può risparmiare sulla salute dei cittadini.
Danilo Bottiroli
Presidente dell'associazione "Progetto Ambiente"
fonte: antonellobr alice antonellobr@alice.it
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