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Auspichiamo che Cofferati si ricandidi
24.05.2008
Al Sindaco di Bologna Sergio Cofferati riconosciamo, innanzi tutto, tre peculiarità:

• Essere stato il primo Sindaco di una grande città che ha coniugato, senza tentennamenti, sicurezza e solidarietà, rompendo in questo modo con le pratiche politiche di una sinistra fuori dal tempo, elitaria ed oggettivamente minoritaria.

• Essersi battuto tenacemente affinché la selezione della classe dirigente del Pd avvenisse in modo partecipato e democratico, attraverso il metodo delle Primarie che, se regolamentate con serietà e convinzione, si rivelano strumento essenziale per valorizzare davvero il merito e far emergere leadership riconosciute ed esperienze condivise.

• Avere una visione moderna e pragmatica del PD, che - radicato nei valori di fondo che l'hanno visto nascere - si presenti libero da vincoli preconfezionati, nell’ottica di un maggioritario compiuto, per potersi allineare - in maniera originale ed autonoma - ai grandi Partiti Democratici del mondo come, ad esempio, quello degli USA, o il Labour inglese o il Partito Democratico indiano.

Nel suo ruolo istituzionale, Cofferati ha dato un decisivo impulso al progetto ed alla realizzazione di grandi infrastrutture, alla politica del decentramento, con la valorizzazione dei Quartieri, all’estensione dei servizi sociali a tutti i cittadini in difficoltà ed alla vivibilità di Bologna, introducendo, finalmente, regole certe ed immediatamente applicate.

Sergio Cofferati é stato e continua ad essere anche un punto di riferimento essenziale per il vasto popolo dei Democratici italiani, che guardano alla sua esperienza con fiducia, simpatia e speranza.

Per questi motivi gli esprimiamo gratitudine e riconoscenza e - pur non sfuggendoci l'importanza della scelta di carattere personale di fronte alla quale si trova - ci auguriamo che nella prossima tornata amministrativa bolognese Sergio possa proseguire nella sua azione di governo, continuando così ad offrire il proprio importante contributo anche alla più complessiva realizzazione dell'idea democratica nell'intero Paese.

Pietro Aceto e Deo Fogliazza
democratici, ulivisti, primaristi

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