1.06.2008
Craxi (Ps): "Cambiare nome e simbolo oppure tornare al Garofano e alla denominazione Psi" "Un conflitto quasi psicanalitico ha segnato il percorso dei socialisti ‘post – Psi’: tenere in vita l’antica esperienza oppure consegnarla alla storia o addirittura, come alcuni hanno tentato di fare per lungo tempo, rinnegarla pavidamente. Tutto ciò non solo ha ritardato la ricostruzione socialista, ma l’ha resa semplicemente impossibile, poiché non vi può essere un futuro se non si prende ispirazione ed insegnamento dalla storia".
"Si sono incaricati purtroppo altri, forse più di noi, di riconsiderare sul piano politico e storico l’operato e l’azione dei socialisti sotto la guida di mio padre, Bettino Craxi. Ciò ci consente, oggi più che mai, di rivendicarne la continuità e l’eredità politica e storica più di altri e di innalzarne le insegne con coerenza e motivato orgoglio".
"Il Partito socialista italiano è il più antico dei partiti della democrazia del nostro Paese e, come tale, non può scomparire, così come non può essere abbandonato il Garofano rosso, che è il simbolo del mondo del lavoro in tutto il globo: non si capisce proprio per quale ragione dovremmo vergognarci di riconoscerci in esso".
"La prime cose da cambiare sono, dunque, nome e logo, oppure si ritorna alla originale denominazione di Partito socialista italiano e a quel simbolo in cui si riconoscono i socialisti italiani, il Garofano rosso, altrimenti ogni tentativo di rilanciare l’esperienza del Ps rimarrà un’operazione impossibile".
Così Bobo Craxi, esponente del Partito socialista.
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