Welfare Italia :: Economia :: Quanto conta la politica economica? Invia ad un amico Statistiche FAQ
5 Maggio 2024 Dom                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Quanto conta la politica economica?
7.08.2003

Tra gli indicatori più importanti per prevedere la dinamica dell’economia vi sono le aspettative delle famiglie e delle imprese: misurano l’ottimismo o il pessimismo che queste nutrono sull’andamento futuro del reddito, dei prezzi e dell’occupazione.

Meno analizzata è la fiducia dei governi nella capacità delle loro politiche di incidere sugli andamenti tendenziali dell’economia. Quello dell’efficacia della politica economica è un tema molto dibattuto tra gli economisti che - tra gli anni ’60 e gli anni ’80 - sono passati dalla fiducia quasi illimitata della vulgata keynesiana al pessimismo delle aspettative razionali.

Una parabola simile si nota, nel caso italiano, confrontando gli ultimi tre Dpef: gli obiettivi di maggiore crescita dell’economia rispetto al suo andamento tendenziale sono divenuti via via meno ambiziosi. Nel Dpef 2002 ci si proponeva una maggiore crescita reale del PIL di un punto l’anno per tutto il periodo 2002-2006, nel Dpef 2003 il differenziale di crescita era di 0,2 punti nel 2003 e 0,6-0,7 punti in ciascuno dei tre anni successivi. Nel Dpef 2004 si presume che le azioni di politica economica avranno effetti ancora più modesti: 0,2 punti l’anno nel 2004 e 2005, 0,3 nel 2006, 0,5 nel 2007.

Insomma, niente miracoli in vista. Anche perché sembrano, almeno per il momento, abbandonate le idee lafferiane di tagli alle imposte che stimolino l’economia senza intaccare il gettito. Anzi, "nel breve periodo il risanamento dei conti pubblici prevarrà sull’azione di stimolo all’economia" ( Dpef 2004, p. 67). Un cambiamento di prospettiva verso il pessimismo che non è detto sia un male: può indurre un po’ di ottimismo sulle prospettive dei conti pubblici. Ma si potrebbe anche pensare che dietro a questo calo di fiducia nelle virtù taumaturgiche della politica economica ci sia la rinuncia a qualsiasi serie azione di liberalizzazione dei mercati e di riforma del sistema della ricerca scientifica.

Giuseppe Pisauro

da www.lavoce.info

Welfare Italia
Hits: 1797
Economia >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti