Incontro Aipo, Arni, Provincia e S.t.e.r. Regione Lombardia \"A breve opere di sistemazione a corrente libera sul Po\" Affrontata anche la questione dello sbarramento mobile temporaneo a foce Mincio Il Po tornerà ad essere navigabile 300 giorni all’anno: questa la novità emersa nell’incontro tra Provincia, Arni, Aipo Lombardia e operatori del settore.

Presenti all’incontro, oltre al presidente Giuseppe Torchio con il Vice Agostino Alloni, l’ing. Maurizio Mille con Angelo Ferrari dell’Aipo, dr. Ivano Galvani dell’Arni, i dirigenti degli Ster (Regione Lombardia) di Cremona e Mantova, ing. Marco Zanotto e Pietro Gialdini, con i dirigenti di settore della Provincia, Maurizio Rossi, Rinalda Bellotti, Alessandro Frau e Ermanno De Rosa dell’Abibes, Pasquale Molinaro CTF.

L’occasione è stata anche per presentare i lavori di realizzazione di uno sbarramento mobile temporaneo presso la foce del fiume Mincio (intervento finanziato dalla Regione Lombardia lo scorso ottobre).

Tale opera, come presentata dall’ing. Marcello Moretti dell’Aipo, prevede uno sbarramento mobile e provvisorio a Foce Mincio, che potrà garantire il transito di imbarcazioni commerciali attraverso le conche di navigazione di Governolo e San Leone e quindi rendere possibile il traffico via acqua per tutto l’anno, indipendentemente dalla stagionalità e, quindi, dai bassi tiranti d’acqua.

L’opera è provvisoria fino a che non entrerà in funzione la Nuova Conca di Valdaro; sarà in funzione solo nei mesi in cui il tirante d’acqua non consenta la navigazione, mentre durante tutto l’anno sarà semplicemente un restringimento della sezione del fiume Mincio nel suo tratto terminale.

Per quanto riguarda la navigabilità è emerso come l’Aipo stia procedendo preliminarmente, all’interno della progettazione \"Valle del fiume Po\", finanziata con fondi Fas, all’avvio di due stralci esecutivi, per un ammontare complessivo di 16 milioni di euro, per la sistemazione a corrente libera del Po, nel tratto tra Cremona e Foce Mincio, che dovrebbe permettere il passaggio della navigabilità da 240 a 300 giorni all’anno.

\"Sono lieto di questo primo importante, ma non esaustivo risultato – ha commentato il presidente Torchio – Siamo solo all’inizio di un lungo iter, ma finalmente abbiamo smosso le acque; grazie al lavoro sinergico di questi ultimi anni con il Vice Agostino Alloni e la Consulta delle province rivierasche possiamo dire che il bacino idroviario padano-veneto sta conoscendo concretamente una nuova stagione, che porterà alla redazione di un vero e proprio \"contratto di fiume\", come già avviene in altri Paesi europei\".

Per quanto riguarda, invece, l’intervento progettato dello sbarramento mobile a Foce Mincio, sulla base dei timori da parte di operatori cremonesi di vedersi vincolata la navigazione, con difficoltà per i trasporti, Ermanno De Rosa per Abibes ha fatto presente come il progetto andrebbe in parte rivisitato, in funzione di far diventare l’opera da provvisoria ad elemento definitivo nel tempo per il collegamento mare-Cremona, attraverso il Canal Bianco e Foce Mincio/Po. Infatti, si può considerare che lo sbarramento costituisce una avanconca rispetto alla conca di S. Leone, adatta a mantenere la continuità di navigazione anche quando i livelli del Po scenderanno molto al di sotto; ciò in analogia a quanto fatto già a Cremona con il \"Mandracchio\" e le conche.