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Immigrazione. La UE richiama l’Estonia e la Finlandia
9.06.2008

Immigrazione. La UE richiama l’Estonia e la Finlandia.ESTONIA E FINLANDIA. PROBLEMI SULLA DIRETTIVA 2002/73 Questa volta è toccato a loro. La Commissione ha notificato un parere motivato all'Estonia e alla Finlandia affinché i due paesi applichino pienamente le regole comunitarie che vietano la discriminazione fondata sul sesso in materia di occupazione e di lavoro.

Tali norme sono contenute nella direttiva 2002/73/CE, che costituisce un elemento centrale del vasto corpo legislativo europeo in materia di equo trattamento tra uomini e donne. La direttiva, in particolare, stabilisce definizioni dettagliate di "discriminazione diretta" e "indiretta", oltre a quelle di "mobbing" e "molestie sessuali".

Proprio la trasposizione incorretta di tali definizioni é il principale problema evidenziato sia in Estonia che in Finlandia, seguito dall'implementazione incorretta di altri articoli, che hanno spinto la Commissione a notificare il parere motivato.

Vladimír Špidla, commissario europeo incaricato della promozione della parità tra uomini e donne, ha dichiarato: "La direttiva 2002/73 gioca un ruolo essenziale nella lotta contro la discriminazione fondata sul sesso, che costituisce un obiettivo importante per l'Unione europea. Anche se essa è stata approvata all'unanimità dagli Stati membri e adottata nel 2002, le direttive non possono produrre tutti i loro effetti se non sono implementate correttamente nelle legislazioni nazionali".

La notificazione del parere motivato costituisce la seconda tappa della procedura di infrazione. Ora Estonia e Finlandia hanno due mesi di tempo per reagire. In caso di assenza di risposte o in caso di soluzioni non soddisfacenti, la Commissione può decidere di ricorrere alla Corte europea di giustizia.

gio.p

fonte: http://www.delegazionepse.it/news.asp?id=247

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