12.06.2008
PER CHI HA LAVORATO IN GERMANIA, ECCO LA PENSIONE TEDESCA. Chi ha lavorato in Germania potrebbe oggi aver diritto ad una pensione di vecchiaia o di reversibilità erogata dall’ente previdenziale tedesco. Infatti, chi è iscritto a Inps o Inpdap può segnalare, agli istituti previdenziali in Italia, di aver lavorato in Germania, facendo richiesta della pensione: con soli 5 anni di contributi è possibile accedere a questa prestazione, anche raggiungendo il requisito del periodo contributivo attraverso il cumulo con i versamenti fatti in Italia.L’istituto previdenziale tedesco, la Deutsche Rentenvesicherung, provvederà a valutare la richiesta. Tra l’altro, nel caso in cui il lavoratore non avesse raggiunto i requisiti per accedere alla pensione tedesca prima dei 65 anni di età , l’ente di previdenza sarà in grado di analizzarne la posizione assicurativa e calcolare il momento in cui sarà possibile ottenere la prestazione.
Anche nel caso in cui siano stati smarriti i documenti che attestano l’esperienza di lavoro in Germania, sarà sufficiente indicare il periodo e la località in cui si è svolto l’impiego, il tipo di occupazione e, eventualmente, il nome del datore di lavoro. In base a queste semplici indicazioni la Deutsche Rentenvesicherung tenterà di rintracciare i contributi versati.
La possibilità di far fare comunque una verifica sull’effettivo diritto alla pensione tedesca è un buon motivo per inoltrare la domanda.
Per la presentazione della richiesta ed ulteriori informazioni al riguardo, è possibile rivolgersi al patronato Inas, che offre assistenza, tutela e consulenza gratuite.
La tutela dell'Inas-Cisl a portata di click: visita il nuovo sito del patronato
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Monia Noeyalin Dell'Unto
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