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Maratona di lettura per ricordare la Legge 180
19.06.2008
Organizzano Ass6, Comune, Coop Nordest, Cooperative sociali Itaca e Il Seme, Casa Pignat, Insieme si può, Bazar delle parole, Associazione famiglie diabetici del Sanvitese, Avis. Maratona di lettura per ricordare la Legge 180
Decine di volontari si alterneranno nella lettura di brani tratti dal libro di Peppe Dell'Acqua "Non ho l'arma che uccide il leone"
Sabato dalle 10 alle 23 sotto la Loggia di San Vito in piazza del Popolo.
San Vito al Tagliamento
Trent’anni di Legge 180, ovvero undicimila giorni di storia, saranno celebrati sabato a San Vito al Tagliamento attraverso la trentesima edizione della "Maratona di lettura" dedicata all’opera di Franco Basaglia. "180 in piazza – Ricordare la Legge Basaglia" è il titolo della lunga kermesse che inizierà alle 10 del mattino per concludersi in serata intorno alle 23 presso piazza del Popolo (sotto la Loggia): diversi i volontari che si alterneranno nella lettura di brani tratti dal libro "Non ho l'arma che uccide il leone - Trent’anni dopo torna la vera storia dei protagonisti del cambiamento nella Trieste di Basaglia e nel manicomio di San Giovanni" (Stampa Alternativa) di Peppe Dell'Acqua, direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste. L’evento è organizzato da Ass 6 Friuli Occidentale, Comune di San Vito, Coop Consumatori Nordest – Distretto di San Vito, Cooperativa sociale Itaca, Cooperativa sociale Il Seme, Amici di Casa Pignat, Insieme si può, Bazar delle parole, Associazione Famiglie diabetici del Sanvitese, Avis.
Un cambiamento epocale quello scaturito il 13 maggio 1978 con la Legge 180 che, chiudendo le porte dei manicomi, ha portato progressivamente in questi trent’anni tante persone a recuperare la propria dignità , dare un senso alle proprie giornate, comunicare con gli altri per vivere, esprimere la propria creatività , sperimentare che il lavoro può essere un piacere. La maratona di lettura sanvitese dedicata alla 180 rientra in una serie di iniziative promosse dal Dipartimento di salute mentale di Pordenone in rete con tutte le risorse presenti nel territorio e nella logica dell’integrazione, con l’obiettivo di promuovere un dibattito con la cittadinanza sul grande tema della salute mentale. Ogni percorso di superamento del disagio mentale non può che avvenire in un’ottica di "salute pubblica" che richiama in causa tutta la comunità attraverso l’impegno condiviso di enti, istituzioni, privato sociale, cittadinanza attiva nella lotta allo stigma e nel diritto per tutti all’accesso alle cure. Foltissimo il gruppo di lavoro coinvolto nel Pordenonese nelle celebrazioni della Legge Basaglia che comprende, oltre agli enti già citati, anche Comune di Pordenone, Provincia, Città di Sacile, Acli, Aitsam, Ama, Fai, Coop Service Noncello.
Va inoltre sottolineato come uno dei risultati più significativi della Legge Basaglia sia stato la nascita e lo sviluppo delle Cooperative. L'obiettivo principale era quello di chiudere le realtà manicomiali per offrire a tutti la possibilità di avere risposte flessibili e diversificate in base ai bisogni. Oggi la cooperazione, in particolare quella sociale, sta lavorando molto anche sulla sfera dell'abitare sociale, sulla possibilità che la persona con sofferenza mentale possa esercitare il diritto ad avere una casa e, per quanto possibile, che ciò implichi l'uscita dal circuito psichiatrico.
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