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Le Energie Rinnovabili e le Amministrazioni Locali.
25.06.2008

Le Energie Rinnovabili e le Amministrazioni Locali. Il Distretto EnergEtica ha organizzato un seminario, espressamente rivolto alle Amministrazioni Locali, sulle Energie Rinnovabili.Il primo seminario organizzato da EnergEtica, specificamente per le amminstrazioni locali si è svolto lo scorso venerdì 20 giugno, presso l’Assessorato Tutela e Valorizzazione Ambientale della Provincia di Alessandria, con una folta partecipazione di sindaci, consorzi locali, aziende energetiche ed agricoltori.

Scopo di questa manifestazione, che il Distretto EnergEtica intende replicare in tutte le province più importanti per le agroenergie, era, da un lato, offrire agli amministratori locali l’occasione di una conoscenza più approfondita di queste tematiche; dall’altro, discutere di alcuni problemi centrali che le iniziative imprenditoriali in campo energetico devono affrontare nella fase di avvio dell’attività.

Per la Provincia, presente l’Assessore Davide Sandalo, sono stati presentati da Lidia Amato gli obiettivi per le energie rinnovabili, indirizzati soprattutto ad azioni di efficienza energetica nei settori civile, industriale e dei trasporti al fine di ridurre il fabbisogno energetico del 10% al 2015 e di allinearsi agli obiettivi europei del 20% al 2020. A tale obiettivo concorrerà l’innovazione nel comparto dei biocombustibili attraverso la valorizzazione energetica delle risorse agricole presenti sul territorio.

Michael Niederbacher, A.D. di UTS Italia, ha rilevato le attuali criticità che toccano il settore del biogas, per la estenuante attesa dei decreti attuativi degli incentivi previsti dalle ultime due finanziarie e per la perdita di valore dei Certificati Verdi, in conseguenza del riversamento sul mercato di certificati di origine straniera, tipicamente quelli svizzeri, prodotti dal settore idroelettrico. Il perdurare di questa situazione rischia di mettere in ginocchio uno dei settori più dinamici delle agroenergie. A fronte di questa carenza della politica nazionale, dove, ad aumentare le incertezze si è inserito il dibattito "Nucleare sì, Nucleare no", Niederbacher ha rivendicato il ruolo del biogas in Germania, dove l’UTS ha installato impianti per ben 300 Megawatt ed il settore nel suo complesso ha oggi una produzione di oltre 1300 Megawatt, equivalente ad una centrale nucleare. L’azienda arriverà a fine anno al traguardo di 30 impianti installati, con l’obiettivo di raggiungere il numero di 50 per metà del prossimo anno.

AB Energy, con Andrea Magioncalda, ha messo a confronto le rese della cogenerazione, partendo rispettivamente da colture dedicate, da liquami animali e da FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani). Questi stessi aspetti sono stati affrontati da Giuliana D’Imporzano, del Dipartimento Produzione Vegetale dell’Università di Milano, sulla base dei bilanci di massa, ossia sul confronto della perdita di peso subito da differenti materie organiche, come indicatore della loro attitudine a trasformare il loro contenuto di carbonio in biogas. Da queste misurazioni si evince l’elevato valore economico costituito dalla FORSU e dagli scarti dell’industria agroalimentare. Tale orientamento è alla base di una recente risoluzione del Parlamento Europeo (12 marzo 2008), sull’agricoltura sostenibile, che riconosce l’importante contributo degli impianti di biogas alla sicurezza, alla competitività e alla sostenibilità dell'approvvigionamento energetico, come pure nell’offriere nuove prospettive di reddito per gli agricoltori, richiedendo una revisione della direttiva 2007/2107(INI). La risoluzione del Parlamento Europeo chiede in particolare una nuova normativa sui rifiuti biologici, riconoscendone il ruolo strategico nel miglioramento dell’efficienza degli impianti di produzione di biogas e sollecitando la rimozione di regolamentazioni amministrative indebitamente farraginose.

Monica Ranghetti di AB Energy ha poi indicato una efficace soluzione per l’abbattimento dei nitrati, che interessa in modo particolare le zone con forte concentrazione di allevamenti . Un sistema che utilizza l’energia di cogenerazione ed è in grado di ridurre drasticamente la presenza di azoto nel digestato, con un bilancio economico in pareggio, grazie anche alla produzione di solfato d’azoto di grado commerciale, vendibile come fertilizzante.

Uno sviluppo del molto interessante del biogas come soluzione energetica efficace e sostenibile, è quello prospettato da Energetica, una società del gruppo Carbotrade, proprio in questi giorni in corso di approvazione ad Alessandria, come progetto per la purificazione del biogas e sua immissione in rete come biometano, ad alimentare impianti di teleriscaldamento in altre località, proprio grazie alla virtualità resa possibile dalla rete gas nazionale. Questo è una applicazione tra le più avanzate, anche a livello europeo, perché consente un bilancio energetico ottimale per la cogenerazione da biogas, grazie al completo utilizzo sia dell’energia elettrica, sia di quella termica, fornite ciascuna, attraverso le rispettive reti, dove serve e quando serve. Infatti, questa soluzione risolve contemporaneamente i problemi di stoccaggio del biogas, come pure quello dell’impiego integrale dell’energia termica prodotta dalla cogenerazione.

Le problematiche delle biomasse forestali sono state discusse da Franco Gottero, dell’IPLA, Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente della Regione Piemonte, che ha censito il potenziale energetico di queste fonti, in uno scenario di gestione sostenibile, valutato a 282.000 tonnellate di petrolio equivalenti, con una sostituzione di 537.000 tonnellate di CO2 fossile. Un numero non elevatissimo, rispetto ai valori del biogas, ma che costituirebbe comunque un altro tassello per il miglioramento del mix energetico italiano. Tra i primi problemi da risolvere nella costituzione di una filiera del legno sta però il frazionamento della proprietà forestale. Una soluzione per la gestione del potenziale boschivo consentirebbe di quadruplicare il prelievo rispetto ai valori attuali. Gottero ha sottolineato l’attenzione della Regione Piemonte al problema delle polveri sottili, una delle cui maggiori fonti è quella del riscaldamento domestico a legna, altamente inefficiente.

Infine Giorgio Damasio di Conergy ha trattato le caratteristiche del Conto Energia e del fortissimo impulso che esso ha fornito al settore, rendendo il fotovoltaico una forma di investimento tra le più sicure, con un payback dell’investimento che può variare da 13 anni, per impianti non integrati nel Nord, fino addirittura a 8 anni, per impianti totalmente integrati situati nel Sud. Damasio ha anche sottolineato i particolari vantaggi che la legge prevede quando le installazioni riguardino scuole ed edifici sanitari pubblici.

 

Che cos’è EnergEtica Onlus

EnergEtica Onlus – Distretto Agroenergetico Italia Nord Ovest, nasce nel gennaio 2007 per unire le forze di alcune importanti realtà imprenditoriali agricole ed industriali nel territorio delle provincie di Alessandria e Pavia, allo scopo di dare vita ad un distretto dell’Agroenergia.

L’attenzione per l’etica, esplicitata dalla grafia di EnergEtica, implica un rapporto strategicamente armonioso tra tecnologia e ambiente, con la finalità di migliorare la produttività dell’agricoltura e la sua capacità di soddisfare i bisogni della popolazione, attraverso una migliore gestione delle risorse energetiche disponibili.

Il distretto abbraccia geograficamente due regioni e, con un baricentro tra le provincie di Alessandria e Pavia, si estende idealmente a tutto il Nord Ovest.

Le principali aree di attività di EnergEtica sono rivolte alla ricerca e sviluppo, con particolare attenzione alle colture agroenergetiche, alla trasformazione per i biocarburanti ed alla ricerca applicata sull’irrigazione e sul risparmio d’acqua. Altre importanti aree di sviluppo saranno la formazione, la certificazione di qualità dei prodotti agricoli ed il trasferimento tecnologico.

EnergEtica organizza a Tortona la manifestazione annuale Mostra Convegno Agroenergia – Tecnologie e Soluzioni (www.agroenergia.eu ), un punto di riferimento sullo stato dell’agroenergia in Italia.

EnergEtica propugna una visione aperta e multidisciplinare dell’agroenergia, favorendo le interconnessioni tecnologiche e produttive, all’interno del distretto, tra filiera lunga e filiera corta nella produzione di energia e/o biocombustibili.

 

 

Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.distrettoenergetica.eu o contattare formazione@distrettoenergetica.eu (tel. 348 2210678)

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