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In autunno l’Assemblea Generale del Comitato delle Primarie
15.07.2008

In autunno l’Assemblea Generale del Comitato Nazionale delle Primarie. Nell'attesa di un'assemblea generale "autunnale" del Comitato Promotore . Nazionale per le Primarie, crediamo sia utile riflettere sul dibattito della  riforma elettorale e sul caso "Primarie del PD a Bologna" (del Centro-Sinistra). E' poi difficile parlare di Primarie in un sistema

multipartitico e senza il sistema uninominale (turno unico o doppio) e via

dicendo.

Continuiamo a chiedere a tutti (promotori e simpatizzanti) di inviarci i

riferimenti di partiti, associazioni e cittadini che intendono impegnarsi

per la battaglia politica delle primarie.

Speriamo che Vendola si ricordi della sua storia personale e rilanci il tema

delle Primarie quando presenterà la sua relazione al Congresso del PRC.

Speriamo anche che Berlusconi, Fini e soci, in sede in fondazione del Popolo

delle libertà inseriscano le Primarie nel proprio statuto come mezzo

prevalenze per la selezione della propria classe dirigente.

Ricordo anche che il nostro comitato ha sede in Bologna c/o circolo Alle

Rive del Reno 75/3, che il suo presidente è il Prof. Pasquino, che la

gestione del sito e della mailing list è affidata al gruppo di Bologna e che

alcuni promotori diedero vita anche ad un altro comitato (referente De

Simone Guido, con esponenti sia di destra che di sinitra) che vuole

introdurre le Primarie per legge (www.primarie.org).

Il nostro comitato decise (e vale sempre quella decisione) di lavorare,

sempre con autonomia morale e di iniziativa, con quelle forze politiche che

proponevano sul campo le Primarie volontarie di partito o coalizione.

Sul nostro sito (www.perleprimarie.org) ci si può iscrivere al Comitato,

seguendo le istruzioni.

Si rileva anche che recentemente è stato creato un sito (o circolo on line

del PD, realizzato da militanti di base)

http://pdobama.ning.com/group/primariesempre

che si rivolge agli iscritti del PD per realizzare concretamente e

seriamente delle Primarie nel PD o nelle coalizioni alle quali il PD

partecipa.

Come si capisce il nostro Comitato Promotore Nazionale per le Primarie è il

"pioniere", e per quello che ci concerne tale resterà, di tutto il MOVIMENTO

PER LE PRIMARIE in Italia (e forse un domani anche in Europa). Ma non può

restare ancorato solamente al mondo teorico-concettuale, quindi relazionarsi

direttamente con tutti, a viso aperto e con la schiena diritta.

Auguri di buon lavoro.

p. COMITATO PROMOTORE NAZIONALE PER LE PRIMARIE

www.perleprimarie.org - info@perleprimarie.org

Il gruppo di gestione di Bologna

Paolo Orioli

 

AVVISO PER I PROMOTORI E SIMPATIZZANTI DI BOLOGNA

Il prossimo incontro dell'Associazione Bolognese per le Primarie (nata nel

1998 e partecipante al Processo costituente del PD di Bologna) si svolgerà

domani alle ore 19.45 (fino alle 21.45) c/o Osteria Puccini c/o DLF via

Serlio, 25/2 - Bologna. Per informazioni: 349-4587965.

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Primarie del PD: non blindare non sabotare

GIANFRANCO PASQUINO

Non è affatto incoraggiante l’affermazione del Presidente della Commissione Statuto del Partito Democratico, Luciano Vandelli, che, a meno che il Partito faccia un passo indietro, le eventuali primarie non sarebbero "vere". In un certo senso, però, ha autorevolmente ragione. Se gli organismi dirigenti del PD si schierano compatti a sostegno di Cofferati, non ci sarebbe, lo scrivo nel linguaggio più tecnico possibile, più "trippa per gatti". Naturalmente, qualcuno può continuare a pensare che, forse, gli organismi dirigenti del PD non sono davvero compatti a sostegno di Cofferati. Dal canto suo, il sindaco si esibisce in affermazioni di primarie creative, a doppio turno: prima dentro il Pd, poi il vincente contro gli altri eventuali sfidanti esterni (venuti da dove, scelti da chi?). Insomma, siamo arrivati a primarie con regole dettate da un candidato, al momento, dal candidato unico.

Voce dal di fuori del Partito Democratico, la cui mancanza di democraticità denuncia regolarmente, anche come "persona (molto e da tempo) informata dei fatti", Mauro Zani invita l’amico e compagno di molte battaglie Antonio La Forgia a non farsi stritolare nelle primarie blindate. Il rischio è che più che blindate le primarie diventino addirittura improponibili se venerdì 18 luglio aprendo la conferenza programmatica il segretario del PD, Walter Veltroni, dovesse pubblicamente annunciare la sua preferenza per Cofferati. Insomma, potrebbe essere che alla sua prima vera e delicata prova statutaria, il non troppo nuovo partito si trovi con i giochi già fatti, impelagato in meccanismi, incertezze, situazioni che non controlla e, aggiungerei, con insoddisfazioni interne e esterne che teme. Un partito a "vocazione maggioritaria", fin troppe volte ripetuta, deve certamente, in prima battuta, accettare che il suo sindaco in carica, se lo vuole, si ripresenti. I suoi dirigenti mantengono il diritto di esprimere le loro preferenze personali, rinunciando, come gentiluomini e gentildonne, a cercare di impegnare gli iscritti, troppo spesso inclini ad accettare l’imbeccata dall’alto. Ma, a mio modo di vedere, la vocazione maggioritaria va proiettata verso l’esterno garantendo il massimo possibile di partecipazione e di influenza sulle decisioni importanti. In questa chiave, sapendo che alcuni candidati scalpitano e ritenendo corretto che la decisione di quali primarie tenere spetti al PD, con riferimento allo Statuto o con eventuali variazioni allo Statuto, debitamente approvate dagli organismi, la soluzione praticabile sembra essere quella di "primarie aperte promosse dal Partito Democratico".

Quanto aperte e a chi? Il dilemma è: le primarie debbono essere aperte "soltanto" a tutti gli elettori e le elettrici che hanno votato per scegliere i segretari regionale e nazionale del PD il 16 ottobre del 2007, anche se non si sono, ancora, iscritti, oppure a tutti coloro che si dichiareranno elettori potenziali? In entrambi i casi, però, la "blindatura" cadrebbe esclusivamente se i dirigenti rinunciassero ad impegnare il loro potere politico collettivo a favore di un unico candidato. E’ una condizione difficile da osservare, ma non impossibile. Se la situazione è giunta a questo punto, è soprattutto a causa delle oscillazioni del gruppo dirigente del Partito Democratico e delle dichiarazioni dello stesso sindaco. Tagliare il nodo gordiano dei sospetti reciproci e delle ambizioni nascoste, anche a futura memoria, è diventato un esercizio pericoloso. Forse da affidare davvero al corpo elettorale democratico che potrebbe rivelare non disprezzabili doti di saggezza.

Fonte: info@perleprimarie.org

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