Welfare Italia :: Lettere a Welfare :: Il governatore Del Turco in prigione, tangenti per milioni Invia ad un amico Statistiche FAQ
8 Maggio 2024 Mer                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Il governatore Del Turco in prigione, tangenti per milioni
15.07.2008

Il governatore Del Turco in prigione, tangenti per milioni. Scontro Berlusconi-Anm. Antonio Di Pietro è tornata Tangentopoli e IdV prende le distanze dal Pd abruzzeze

Associazione per delinquere, corruzione e concussione per gestione privata nella sanita’. Queste le accuse che hanno portato la Guardia di Finanza di Pescara ad arrestare il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, nell’ambito di una vasta operazione che ha interessato anche le regioni Marche e Lazio.

Oltre al presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, condotto in carcere, sono stati arrestati l’assessore alla Sanita’, Bernardo Mazzotta, il segretario generale della presidenza, Lamberto Quarta, l’assessore Antonio Boschetti, l’ex assessore alla Sanità del centrodestra Vito Domenici e l’ex presidente della finanziaria regionale Masciarelli.

Secondo quanto si è appreso l’inchiesta sarebbe la seconda parte di quella avviata due anni fa sulla cartolarizzazione dei debiti della sanità abruzzese per la quale finì in carcere Masciarelli, ex presidente della Finanziaria regionale ritenuto l’artefice di un sistema per un pagamento di tangenti.

Le reazioni politiche "Sì, ho sentito e mi sembra una cosa molto strana che ci sia una decapitazione completa, quasi una retata nei confronti di un intero governo di una regione. Ho sentito anche il teorema accusatorio. Conoscendo l’attuale situazione della accusa in Italia sapete come la penso...", commenta a caldo Silvio Berlusconi, al termine di un pranzo offerto da Nicolas Sarkozy ai capi di Stato e di Governo invitati per il vertice Euromed. Questa volta è toccato alla sinistra?, incalza il premier un cronista. "Non ha - spiega - nessuna importanza per me, colpisca questo o quest’altro, ma molto spesso - osserva Berlusconi - i teoremi accusatori sono teoremi che alla fine non vengono confermati". E Berlusconi ricorda l’esito del processo per reato ambientale commesso in Sardegna: "Secondo l’esito del tribunale di Tempio Pausania sono stato assolto perché il fatto non sussiste. La stessa cosa è successa per Telecinco in Spagna: anche in quel caso la Corte suprema ha assolto tutti i nostri dirigenti perché il fatto non sussiste".

La generica accusa alla magistratura inquirente di procedere per teoremi non corrisponde" ad un metodo di critica "informata e fondata sulla conoscenza degli atti" e "finisce per gettare discredito all’istituzione giudiziaria nel suo complesso", replica il segretario dell’Anm, Giuseppe Cascini.

"Da oggi l’Italia dei valori chiude definitivamente ogni raporto con l’attuale gruppo dirigente del Pd in Abruzzo", dichiara l’on. Carlo Costantini, che preannuncia da parte del partito una mozione di sfiducia e il ritiro della rappresentanza in giunta regionale. Da poco l’Idv è entrata in giunta, con Augusto di Stanislao (al quale Del Turco aveva dato la delega alla Formazione). La mozione di sfiducia - ha spiegato Costantini - sara’ presentata "tra oggi e domani", e per farlo e’ necessaria la sottoscrizione di un quinto dei consiglieri. Deve essere approvata, invece, dalla meta’ piu’ uno dei consiglieri. Poco importa, per il parlamentare, se arriveranno o meno le dimissioni di Del Turco. Sempre Costantini ha parlato di "una politica abruzzese marcia" e ha ringraziato la magistratura che ha "avuto il merito di far emergere un sistema di illegalità che aveva irrimediabilmente inquinato le istituzoni regionali. Il ringraziamento - ha aggiunto - è ancora più forte in un momento di forte attacco della politica alla magistratura".

"E’ tornata tangentopoli"

Così Antonio Di Pietro ha commentato l’arresto di Ottaviano Del Turco a margine di un seminario al residence di Ripetta sulle riforme. "E’ difficile invece - ha aggiunto l’ex pm - che torni mani pulite dal momento che in Parlamento si fanno le leggi per non fare i processi e invece di occuparsi della giustizia si occupa di fermare la giustizia". Secondo il leader dell’Idv, "al di là della responsabilita’ penale di cui si occupera’ il giudice, in Abruzzo c’è la necessita’ di un ricambio generazionale della classe politica per che’ questo sistema politico non ha nulla da invidiare a quello della prima repubblica. L’unica differenza- sottolinea Di Pietro - e che allora si vergognavano quando venivano scoperti, oggi la prima cosa che si fa, come ha fatto Berlusconi, e’ attaccare la magistratura che fa il suo dovere".

Sono complessivamente dieci le persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara sulla seconda parte delle indagini sulla cartolarizzazione di un miliardo di euro dei debiti della sanita’ regionale. Secondo l’accusa vi sarebbero stati movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro, di cui 12,8 gia’ consegnati.

I principali reati contestati alle dieci persone arrestate e alle 25 indagate sono associazione per delinquere, concussione, corruzione, riciclaggio, truffa, falso e abuso d’ufficio. Gli arresti sono stati eseguiti durante la notte.

In carcere sono finiti: il presidente della Giunta regionale, ex presidente della Commissione Antimafia ed ex ministro delle Finanza, Ottaviano Del Turco (in mattinata era ancora nella casa di Collelongo con la Guardia di Finanza che stava effettuando le perquisizioni), il segretario generale della Presidenza della Giunta regionale ed ex segretario regionale socialista, Lamberto Quarta, il neo assessore alle Attivita’ Produttive, Antonio Boschetti (Pd), il capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone, l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, e Gianluca Zelli.

Agli arresti domiciliari l’assessore alla Sanita’, Bernardo Mazzocca (Pd), il suo segretario particolare Angelo Bucciarelli, l’ex presidente della Finanziaria regionale, Giancarlo Masciarelli, gia’ arrestato due anni fa, l’ex assessore alla Sanita’ del centrodestra Vito Domenici, all’epoca Fi oggi consigliere regionale Pdl.

E’ stato inoltre eseguito un provvedimento di divieto di dimora a Pescara nei confronti del direttore generale dell’azienda sanitaria regionale, Francesco Di Stanislao.

Alla base dei dieci arresti (con i 25 indagati le persone coinvolte sono in tutto 35) ci sarebbe la collaborazione importante di uno degli indagati, l’imprenditore della sanita’, Vincenzo Angelini, amministratore della casa di cura Villa Pini d’Abruzzo di Chieti e proprietario della Sanatrix dell’Aquila, danneggiato dalla concussione: grazie all’aiuto fornito nelle indagini nei suoi confronti il Gip, Maria Michela Di Fine, non ha ritenuto di disporre la misura cautelare richiesta dal pool della Procura, coordinato dal procuratore capo Nicola Trifuoggi.

La Procura di Pescara ha potuto contare su "buone collaborazioni", nell’inchiesta sulla cartolarizzazione, sia all’interno della Regione Abruzzo che nel mondo della sanità. Hanno collaborato, ha detto il procuratore della Repubblica, Nicola Trifuoggi, il manager della Asl di Pescara, e il vice presidente della Regione Abruzzo. Per quanto riguarda i 15 milioni di euro di tangenti pagati "per qualcuno si sa come sono stati investiti". Trifuoggi ha parlato di "acquisti di case o di somme versate su conti correnti, con cifre che non dovrebbero stare su un conto corrente". "La Procura - ha detto - è intervenuta per evitare che i 15 milioni diventassero 20".

Trifuoggi ha ricostruito in conferenza stampa le tangenti chieste dall’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, sotto la minaccia di non versare le somme assicurate ad Angelini. Mensilmente, ha spiegato, sono stati pagati a Conga 100mila euro, sistematicamente, per un totale di 1.800.000 euro in 18 mesi. Proprio Conga avrebbe detto: "Siccome ogni mese ti do tanti soldi, ogni mese mi devi dare 100 mila euro, altrimenti io non te li do". La "botta finale" - come l’ha definita Trifuoggi - era legata alla cartolarizzazione. Angelini ha ceduto un credito ad una banca straniera con l’impegno che la Regione avrebbe pagato la banca entro marzo 2005. In quella occasione intervenne Conga e chiese 5 milioni ad Angelini, minacciandolo di non certificare i crediti dell’imprenditore, mettendolo in difficoltà e nella impossibilità di restituire il dovuto. Gli ultimi 550mila euro, Angelini se li è risparmiati, perché è cambiata la giunta regionale e Conga è stato "defenestrato, come tutti gli altri manager, col sistema dello spoil system". Commentando poi l’entità delle tangenti, Trifuoggi ha detto che le "cifre stupefacenti" riportate sul comunicato della Procura di stamani "non sono errori di stampa". Si parla di circa 6 milioni a Del Turco, Quarta, Cesarone e altri, oltre 6 milioni a Conga, e altri tre chiesti e non versati o versati in minima quantità ad altre persone, non destinatarie di misura cautelare.

"Un filone delle indagini sulla sanità concluso, il resto prosegue". Il procuratore ha specificato che sono "molti i filoni ancora aperti, come quello della Deuteske Bank, e contiamo di definirlo al piu’ presto chiarendo le posizioni degli assessori".

Dopo aver saputo delle indagini della Procura di Pescara, il presidente della giunta regionale abruzzese, Ottaviano Del Turco, chiese un incontro al procuratore della Repubblica de L’Aquila passando attraverso un comune amico. Di quella richiesta il procuratore dell’Aquila informò subito il procuratore della Repubblica di Pescara, Trifuoggi, chiedendogli se andare o meno. Trifuoggi diede subito l’ok, e l’incontro ci fu, a casa di quel comune amico, un pomeriggio, fino alle 19. Alle 19.05 il procuratore della Repubblica dell’Aquila informo’ il collega pescarese, il giorno dopo gli inviò una relazione e ora quel documento è allegato agli atti. A ricostruire l’episodio è lo stesso procuratore della Repubblica di Pescara Trifuoggi, ricostruendo le vicende che hanno portato all’arresto di Del Turco.

La legge prevede che in caso di arresto del presidente di una Regione il ministero degli Affari regionali, di concerto con il ministero dell’Interno, presenti al Consiglio dei ministri un Dpcm di sospensione. La sospensione, in base alla legge, dura per tutto il tempo della misura cautelativa. Un eventuale commissariamento deve essere deciso dal Consiglio dei ministri sempre su proposta dei due ministeri.

Fonte: http://www.agoramagazine.it:80/agora/spip.php?article3677

Welfare Italia
Hits: 1798
Lettere a Welfare >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti