In un momento di forte recessione e di declino economico come l’attuale, 1500 assunzioni all’Enel nei prossimi diciotto mesi rappresentano una prima "boccata di ossigeno" di non poco conto. E’ il commento "a caldo" di Giacomo Berni, segretario generale Fnle-Cgil, alla firma del Protocollo d’intenti tra i vertici dell’Enel e i sindacati di categoria Fnle-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem-Uil. "Se a questo si aggiunge – prosegue Berni – la sospensione del provvedimento generalizzato di esodo incentivato alla pensione (oltre 10.000 uscite negli ultimi cinque anni), l’inversione di tendenza può rappresentare una buona prospettiva di sviluppo".
Il "Protocollo d’intenti" firmato l’8 luglio scorso prevede l’assunzione di giovani operai e tecnici con contratto di formazione–lavoro che andranno a potenziare, prevalentemente, la rete di distribuzione.
E’ evidente, insistono i sindacati, che i 1500 nuovi posti di lavoro annunciati rappresentano solo un primo risultato da consolidare con ulteriori immissioni di personale, con il reimpiego di quello esistente e con la formazione.
Tale impegno sarà costantemente verificato, tanto a livello nazionale che territoriale, con scadenze definite e attraverso azioni di monitoraggio, sulla base dei documenti organizzativi delle diverse società del Gruppo e delle attività che servono per mantenere un connotato industriale all’impresa.
Non meno importante è che il Gruppo Enel si sia dichiarato pronto alla sollecita ripresa dei confronti già nel mese di luglio, in particolare nelle aree della Distribuzione e Produzione, su quattro temi strategici: attività distintive, reperibilità , progettazione, attività commerciali.
Alla luce di quanto emergerà dalle verifiche congiunte azienda-sindacati, si definiranno gli interventi necessari a far fronte a situazioni di criticità , localmente riscontrate.
La cornice del quadro sembra delineata ed ora, per il sindacato, si tratta di far quadrare tutti i tasselli del mosaico.
Cinque i temi su cui si concentra l'attenzione sindacale: il mantenimento effettivo delle attività interne, ovvero assunzioni, reimpiego e formazione; scongiurare cessioni di nuovi rami d’azienda; il rispetto delle regole contrattuali e del sistema di relazioni sindacali; la definizione del contratto aziendale, con particolare attenzione alla valorizzazione del "premio di risultato"; il rinnovo in tempi rapidi del biennio economico contrattuale.
A proposito di quest’ultimo importante problema, la trattativa per il rinnovo del contratto unico del settore elettrico (firmato il 24 luglio 2001) si è formalmente aperta il 17 giugno scorso.
Il sindacato chiede un rinnovo in tempi brevi del contratto, scaduto il 30 giugno, a tutela del reale potere di acquisto dei salari. A fine luglio scadrà la "moratoria" che, in base alle regole sugli assetti contrattuali, impedisce alle parti di assumere iniziative unilaterali o procedere ad azioni dirette.
Per tutti è importante evitare l'apertura di una fase conflittuale che, anche in considerazione dell’attuale abbisogno energetico, potrebbe causare danni e disagi alla collettività .
Carlo Casali
Responsabile relazioni esterne Fnle Cgil
da www.fondazionedivittorio.it