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Progetto Strategico Speciale Valle del fiume Po
28.07.2008

Progetto Strategico Speciale “Valle del fiume Po” discusso all’Autorità di Bacino. “Comitato di Consultazione: tutti i portatori di interessi saranno rappresentati” Rappresentanze di On lus, Associazioni del Terzo settore, Fondazioni e Banche all’interno del Comitato Consultivo

Il progetto “Valle del fiume Po” è stato l’argomento principale affrontato nel corso della riunione a Parma del Comitato di Consultazione dell’Autorità di Bacino, coordinato da Giuseppe Torchio.

Presenti anche Pietro Galavotti di Confapi, Marco Benati di Confagricoltura, Roberto Roberti Lega Nazionale Cooperative, Valentina Parco del Parco Ticino, Luigi Luccarini (Cgil Emilia Romagna) e Pier Achille Lanfranchi per Anci.

All’ordine del giorno l’allargamento del Comitato di Consultazione dell’Autorità di Bacino ad altre realtà pubbliche e private nonchè la sua istituzionalizzazione, in vista anche dell’approvazione del progetto per il Po, finanziato da fondi Fas (delibera Cipe dello scorso aprile), ad oggi confermati all’interno delle dotazioni finanziarie previste, pari a 180 milioni di euro.

Come ha precisato il presidente Torchio: “Occorre ora procedere celermente per l’attuazione dei progetti attesi dalle comunità locali, anche per quanto riguarda la difesa del suolo che, per quanto ci riguarda, prevede interventi nel medio tratto cremonese-casalasco, oltre naturalmente alle azioni in ambito turistico-ambientale-culturale, senza tralasciare la difesa idraulica e l’aspetto di navigazione interna. Progetti ed altre iniziative che necessariamente dovranno rivolgersi con riferimento, inoltre, ad altri fonti di finanziamento come Por, Fesr, Fas per la quota complessiva degli stessi Fas spettanti alle diverse regioni insieme alle rimanenze, per la Regione Lombardia, delle legge 380 e 413”.

Marco Benati, Confagricoltura, a tal proposito, ha condiviso l’dea dell’allargamento del Comitato, anche per quanto riguarda il sistema bancario ed associazionistico, nonché le Fondazioni, integrando i processi di governance ai progetti di difesa del suolo.

“La progettualità della Valle Fiume Po non può riguardare solo la cultura - ha continuato Benati - il turismo e la rinaturazione, ma anche il discorso di navigazione interna, dell’irrigazione, di produzione di energia pulita, bilancio idrico, quindi di sviluppo in generale; ecco perché tale complesso di azioni va integrata, come risposta anche agli attori economici del territorio”.

A tal proposito il coordinatore Torchio ha evidenziato come sia necessario “rendere a tutti gli effetti operativo il Comitato di consultazione per rappresentare i requisiti dei portatori d’interessi con la partecipazione diretta ai processi decisionali e di governance nei percorsi parlamentari.

Un Comitato allargato e istituzionalizzato consente di procedere con proposte operative nelle sedi decisionali, con la presenza dei più rilevanti attori sociali, comprese le Fondazioni Bancarie”.

Nello specifico, anche per rispondere pienamente agli indirizzi del CIPE, il Comitato dovrà essere integrato da rappresentanti di  istituti di credito e di fondazioni bancarie e non, del “terzo settore”, del volontariato e del “no-profit”.

Sarà data giusta rappresentanza alle associazioni di promozione del principio di pari opportunità. Per le peculiarità del progetto potranno essere promosse articolazioni territoriali o per tematiche specifiche del comitato di consultazione, così da favorire il coinvolgimento di una pluralità di soggetti rappresentativi del partenariato socio-economico locale o di soggetti interessati alle tematiche del PSS e non rappresentati nel comitato di consultazione.

Infatti il Comitato di Consultazione dal ’94 è composto attualmente dai rappresentanti di:

•associazioni degli Enti locali (ANCI, UPI, UNCEM),

•associazioni dell’imprenditoria agricola e industriale (CONFAGRICOLTURA, CIA, COLDIRETTI, CONFINDUSTRIA, CONFAPI, ConfServizi),

•sindacati (CGIL, CISL, UIL),

•associazioni ambientaliste (WWF, LIPU, LEGAMBIENTE),

•parchi naturali (Parco Ticino e Parco del Po e dell’Orba),

•cooperazione (Lega Nazionale cooperative e Confederazione Italia Cooperative),

•Consorzi di bonifica, ENEL.

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