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Per la salvezza dei beni culturali in Iraq |
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15.04.2003
E' stata accolta dal Governo e approvata dalla Camera nella seduta di oggi la risoluzione presentata dai Democratici di Sinistra per la salvezza dei beni culturali in Iraq. Ecco il testo della risoluzione: Risoluzione in Aula La Camera, premesso che: Ø In diretta televisiva, nelle ore immediatamente successive alla caduta di Bagdad, i network ci mostravano il caos e la confusione in cui la capitale iraquena e altre città importantissime sono piombate. Saccheggi, regolamenti di conti e violenze. Ø La totale mancanza di controllo ha reso possibile atti vandalici che hanno avuto come obiettivo anche i più importanti musei e biblioteche dell’Iraq. Saccheggi che hanno colpito al cuore la storia e i tesori di un paese dalle enormi ricchezze archeologiche.. Ø In queste ore, da più parti, sono giunti gli appelli di autorità culturali e scientifiche affinché vengano fermati i saccheggi e, anche se tardivamente, recuperati i tesori sottratti. Ø Koichiro Matsuura, il direttore generale dell’Unesco, è intervenuto in prima persona chiedendo all’amministrazione americana azioni concrete per evitare la vendita illegale e clandestina dei tesori trafugati sia nel Museo Archeologico di Bagdad che in quelli di Mosul e Bassora. Ø Il ministro Urbani assicura che l’Italia è "pronta a rimboccarsi le maniche per lavorare ad un progetto comune". Ø L’Italia invierà il direttore generale per l’archeologia Giuseppe Proietti ad una riunione urgente dell’Unesco. Ø nelle ore immediatamente precedenti al ‘sacco’ di Baghdad, l’Università degli Studi Arabo Islamici e del Mediterraneo di Napoli, in base all’articolo 7 della Convenzione dell’Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato – ratificata dal nostro paese nel 1958 con L. 279/1958 - ha promosso un progetto di monitoraggio del patrimonio culturale dell’Iraq. Tra i vari obiettivi dell’iniziativa dell’Orientale anche l’elaborazione di una banca dati dei beni trafugati per agevolare l’opera, delicatissima a questo punto, di recupero. Ø il nostro paese già nel passato è stato teatro di conflitti, vittima esso stesso di saccheggi di guerra, e di gravi catastrofi naturali. In quelle occasioni l’aiuto della comunità scientifica internazionale è stato assolutamente fondamentale per evitare lo sgretolamento e la dispersione del nostro patrimonio culturale. Ø il nostro paese, anche in vista del ruolo propulsivo che gli sarà attribuito per il prossimo semestre di presidenza dell’UE, ha, tra gli altri, il dovere morale e scientifico di intervenire non solo con aiuti finanziari ma anche offrendo le risorse professionali, scientifiche e tecnologiche di cui è ricco Ø diversi archeologi italiani hanno già espresso la volontà di partire alla volta dell’Iraq. Ø Si impegna il Governo Ø a sostenere concretamente gli appelli dell’UNESCO e a farsi promotore e coordinatore esso stesso di iniziative e interventi diretti alla salvaguardia del patrimonio culturale dell’Iraq, un paese ferito dalla guerra e colpito in ciò un popolo ha di più prezioso: la propria identità culturale e la memoria del proprio passato. Grignaffini, Chiaromonte, Carli, Innocenti, Sasso, Capitelli, Melandri, Tocci, Martella, Ruzzante, Montecchi, Lolli, Agostini.
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