19.08.2003
IMMUNITA’ COME RIFORMA La Cirami ho constatato che non serve a me imputato, tutti sanno: l’ho proposta, per levarmi dalla costa il puntello Cesarone che mi pressa anche il calzone, minacciandomi le sfere che ho mostrato ben di avere, combattendo contro tutto quel che reputo di brutto, contro il popolo coglione della mia televisione;
contro i rossi magistrati che ho testè desautorati;
contro la costituzione scritta dal signor Baffone;
contro il Papa e i pacifisti perché solo populisti;
contro il capo dello stato ché mi ha boicottato.
Ho ideali assai più alti sono il mago degli appalti, se propongo distruzione vedo già ricostruzione, colgo quindi grandi affari non per me e i miei compari, ma pel popolo sovrano che mi vota chiavi in mano rimettendo al mio volere quel che è meglio non sapere.
Ma per il quieto operare nella scelta del da fare voglio la tranquillità di una sana immunità dal pregresso e pel futuro sì da essere sicuro che se perdo il mio mandato un’ elezione a deputato od oppure a senatore mi risparmi il disonore di processi e di condanne, per sentenze fatte a spanne, e far sì che quindi eviti la condanna anche di Previti.
Se poi tutti gli indagati vorran fare i candidati spero tanto siano eletti per correggere i difetti ed il sovraffollamento del carcerario mandamento: "riciclo dei penitenziari a, per anziani, cronicari".
Spiegheremo sì alla gente l’obiettivo preminente che non è di farla franca, come sbraiteranno a manca, ma il lavoro, invero enorme, per varare due riforme.
PENNAdOCA 06.05.2003
Welfare Italia
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