"Temo che di fronte a una terribile crisi, che il governo non riesce a controllare, si usino le riforme come diversivo". Pierluigi Castagnetti, presidente dei deputati della Margherita, non crede che la Casa delle Libertà abbia la reale intenzione di avviare una stagione di riforme.
Tuttavia, essendo le riforme "temi molto seri", in una intervista a 'L'Unità', Castagnetti sottolinea come l'opposizione sia "disponibile al dialogo e alla collaborazione con la maggioranza perche' le istituzioni sono di tutti e ci preme evitare rotture, che già si annunciano".
L'esponente Dielle pone alcune condizioni al dialogo: "La prima: rinuncino alla commissione Bondi che mette in discussione il principio di separazione dei poteri e l'indipendenza dei giudici.
La seconda: Facciano proposte aperte e non blindate. Partire dalla proposta dell'Ulivo sulla Camera delle Regioni e dal testo Bassanini sul federalismo fiscale dimostrerebbe nei fatti l'apertura verso l'opposizione. Infine, chiediamo di inserire nella discussione i temi del conflitto di interessi e del riassetto raditelevisvo".
Riguardo poi ai 'quattro saggi' della Casa delle Libertà riuniti in Cadore, Castagnetti ritiene che si tratti "di un gruppo di lavoro interno alla Cdl, con l'unico scopo - se si riesce - di abbozzare una proposta per le segreterie dei partiti di maggioranza".