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| Intervista a Luciana Sbarbati, Segretario MRE |
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14.10.2008
 Intervista a Luciana Sbarbati, Segretario nazionale del Movimento Repubblicani Europei -
Dal settimanale *Monviso* dell'11/10/2008, n. 39, pag. 10. - Intervista a cura di Claudio Nuti
1) Segretario l'MRE nacque nel tentativo di evitare che la cultura repubblicana venisse contaminata dalla destra liberista di Berlusconi. Non pensa che l'idea del partito democratico tanto cara a Ugo La Malfa sia cosa diversa rispetto all'attuale PD, di Veltroni ?
Certamente, e credo di averlo detto fino alla nausea e di aver combattuto spesso sola per evitare che il PD fosse esclusivamente un patto di potere tra DS e DL per salvaguardare le loro nomenclature ed evitare di disintegrarsi con un estenuante braccio di ferro. Si è voluto *sterzare* dal progetto originario lanciato da Prodi con l'Ulivo, compiendo un grave errore, penalizzando e marginalizzando le forze laiche. I socialisti hanno preferito andarsene. Io sono testarda!
2) Perché non dar vita in vista delle elezioni europee ad una lista laica e repubblicana, aperta ad esempio al partito socialista di Nencini?
Le opzioni sono tutte aperte, tenendo presente quale sarà la legge elettorale.
3) Recentemente ho avuto modo di intervistare lo storico Paolo Soddu, che da pochi mesi ha dato alle stampe *Ugo La Malfa, il profilo di un riformista moderno*. L'MRE ne rivendica il testamento politico esattamente come il PRI. Chi commette l'errore?
Credo che sia il PRI che l'MRE possano appieno rivendicare il testamento politico di Ugo La Malfa. Il problema è come si intende vivificarlo entro un contesto che ne ricomprenda i valori cardine. Oggi con questo bipolarismo che vuole essere bipartitismo, credo che per tutti sia molto difficile far passare il nostro messaggio.
4) L'On Nucara ha dichiarato al Monviso che il pensiero repubblicano ha sempre lavorato per dar vita in Italia ad una moderna sinistra democratica ben diversa da quella attuale, ancora prigioniera del passato. On. Sbarbati crede si possa porre fine alla diaspora repubblicana?
Se c'è una volontà sincera liberata dai rancori e con la necessaria intelligente umiltà , ne vale la pena non per noi singoli ma per il nostro Paese sì.
5) Quando si svolgerà il prossimo congresso dell'MRE? Proporrà lo scioglimento del movimento nel Partito Democratico?
Assolutamente no. D'altra parte siamo alleati del PD e non abbiamo contrattato con Veltroni nessuno scioglimento. Sia io che il senatore Musi ci muoviamo nel gruppo PD con la dovuta autonomia ma anche con lealtà .
6) Segretario nel 1994 molti dirigenti storici dell'Edera abbandonarono il partito. Penso a Meccanico, Bogi, Enzo Bianco e successivamente Visentini. Se le chiedessi l'errore politico principale compiuto dal PRI tra il 1992 e il 1994 su cosa si soffermerebbe?
Sulla scelta improvvida di abbracciare Mario Segni e il centro inesistente, nel momento in cui si stava affermando il bipolarismo, che avrebbe dovuto vedere il PRI nell'area politica che gli era più congeniale: quella di centrosinistra, essendo stato il PRI il partito della sinistra storica italiana non marxista.
7) Il Monviso è un settimanale torinese, terra che tanto ha contributo all'Unità d'Italia e ai moti risorgimentali. Qual è lo stato di salute del MRE in Piemonte? Perché non svolgere a Torino il Congresso nazionale?
Ci sono molti repubblicani che simpatizzano con l'MRE, ma noi siamo un movimento e non c'è l'organizzazione capillare di un partito. Il segretario è l'avv. Emilio Lombardi, che opera con serietà da sempre con molti altri amici. Torino non si è candidata ad ospitare il Congresso.
8) Da Professoressa, come valuta il ritorno all'insegnante unico fortemente voluto dal Ministro Gelmini?
Bene, perché sostenni la cosa quando furono introdotti i moduli, ma parlerei di insegnante prevalente a 24 ore, più le ore di inglese o latra lingua, educazione fisica e musica. Per cui credo ci sia un grande bluff su questa tanto declamata *riforma*, ma avrei bisogno di parlarne a lungo, poichè troppi parlano senza conoscere né la scuola né i problemi padagogici e organizzativi.
9) Come uscire dalla recessione economica in atto? La convincono le proposte di Tremonti?
Tremonti deve essere più umile e coerente. Comunque, al di là del terrorismo che spesso ha fatto di recente deve rispondere di una cosa. Forza Italia o meglio il PdL ha fatto del mercato e delle sue regole il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale. Ora con il decreto sull'Alitalia si rompono le regole, si fa una deroga privilegiando una azienda in crisi con la scusa della *italianità *. E le altre? Non è un pericoloso precedente? Non si alterano le regole del mercato del lavoro proteggendo alcuni lavoratori e lasciando tanti altri al loro destino? Si dica allora che si torna allo Stato lasciando il mercato o se invece non è ora di comprendere meglio che nell'era della globalizzazione a poco servono i protezionismi e che occorre ripensare anche nuove regole dentro una nuova collaborazione Stato-mercato.
10) Segretario cosa pensa della riforma della legge elettorale in vista delle europee?
Penso che bipolarismo non vuol dire bipartitismo e che semplificazione non vuol dire velleità di far fuori voci che non si intonano con il coro. La reductio ad unum che Berlusconi e Veltroni stanno proponendo in perfetto accordo mi trova contraria, specie se viene meno anche la preferenza e se non si rispettano i diritti delle minoranze
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