RICHIESTA PULIZIA ALVEO DEL SANSOBBIA. LEGAMBIENTE LIGURA, POLETTI: "LA VEGETAZIONI IN ALVEO E’ POSITIVA. PRIMA DI INIZIARE COL TAGLIO OCCORRONO VERIFICHE". Legambiente ritiene d’intervenire in merito alle richieste, sulla stampa duramente di avviare lavori di pulizia dell’alveo del Sansobbia, ad Albissola Marina e Albissola Superiore, per scongiurare eventuali fenomeni alluvionali.
"Tranne che in alcuni casi, la vegetazione in alveo ha una funzione positiva", spiega Alessandro Poletti, responsabile difesa suolo di Legambiente Liguria. " Soli in rari casi esercita una pericolosa funzione ostruttiva, ad esempio nel caso della crescita di alberi di alto fusto che crollando possono creare un effetto diga. Non sempre c’è bisogno di tagliarli: talora basta una potatura che ne riduca l’altezza e ne impedisca il crollo. Per quel che riguarda la vegetazione erbacea o arbustiva, tra cui va inserita la Canna, solo se la sezione dell’alveo è molto strozzata da opere di regimazione idraulica non corrette, può fare massa, in tutti gli altri casi ha un effetto rallentante sulle piene che previene le alluvioni, non le provoca. Il vero pericolo è l’aumento della corrivazione delle acque con aumento e accelerazione dei picchi di piena, come facilmente dimostrabile con opportuni grafici".
Riguardo alla situazione specifica delle Canne bisogna fare attenzione: "Occorre distinguere le tre tipologie di Canna presenti nei nostri fiumi e torrenti", riprende Poletti, "la Cannuccia di palude (Phragmites australis) spesso associata con Typha latifolia , autoctone e presenti vicino all’acqua e la Canna australiana (Arundo donax), alloctona, infestante, e presente soprattutto sugli argini; nel caso delle prime due specie, andrebbe evitato lo sfalcio, anche annuale, mentre per la seconda riteniamo sia opportuno".
Legambiente chiede che prima di programmare il taglio della vegetazione nel Sansobbia, e comunque per tutti i progetti futuri d’intervento anche negli altri torrenti Savonesi, si controlli la situazione in sito: "Occorre verificare se esistano o meno situazioni di gravità estrema come quelle sopra esemplificate. Se non sussistono bisogna che si fermi o non si effettui proprio il taglio della vegetazione in alveo. Quanto agli argini di piena, se naturali, la vegetazione, fatto salvo qualche esemplare pericolante, andrebbe sempre preservata. Quando si interviene su un corso d’acqua bisogna sempre ricordarsi come esso sia un ecosistema".
A proposito lamentele degli Amministratori locali, circa il fatto che si trovino troppi impedimenti nelle autorizzazioni per quanto riguarda la tutela dei nidi, della flora e della fauna, e per il trattamento dei rifiuti che derivano dal tagli degli arbusti, si esprime infine soddisfazione: il fatto che ci si lamenti di tale realtà significa che c’è qualcuno che sovrintende efficacemente al corretto funzionamento delle azioni svolte.
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