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Università, tutta Italia contro la 133.
19.10.2008

Università, tutta Italia contro la 133. Forse abituati dall'informazione corrente si affrontano argomenti anche importanti sulla base di luoghi comuni.Il dl 133 per la parte relativa l'Università porta 3 cambiamenti fondamentali che toccano anche garanzie costituzionali sull'autonomia universitaria, la libertà di ricerca, il diritto allo studio. Si tratta 1) del taglio dei finanziamenti ordinari per qualcosa come il 19%. E' una riduzione generalizzata, priva di giustificazioni, se non altro per quegli Atenei che dal 1998 rispettano i limiti di spesa imposti dalle normative dei vari governi succedutisi. Considerato che molti Atenei sono tali solo sulla carta in quanto generati da mere richieste localistiche, si poteva procedere in maniera selettiva utilizzando i risultati delle prime valutazione prodotte dalla or estinta Commissione di valutazione della ricerca. Il taglio comporterà una riduzione della qualità della didattica, dei servizi e benefici per gli studenti e un incremento delle tassa (almeno 5 volte per i valori massimi e 15 volte per i valori minimi di oggi).2)del blocco del ricambio del personale. Tutti guardano gli aspetti legati al nepotismo, quando il problema è il ricambio di intere classi anagrafiche. Occorre tenere a mente che lo standard medio di dottorandi, assegnisti e ricercatori è andato crescendo in questi anni e che i migliori contributi alla ricerca si hanno in età giovanile. Con il blocco del ricambio si impedisce la promozione di molti giovani bravi, favorendone la demotivazione se non la fuga verso altri paesi.Infine, 3), l'ipotesi di università fondazioni è una foglia di fico per nascondere il maltolto. Solo in certe regioni potranno essere resi disponibili i finanziamenti necessari. A fronte della perdita/cessione di beni demaniali èfacile pensare a limitazioni della ricerca, soprattutto quella di base, che di solito apre la strada agli aspetti applicativi. in pratica si apre la strada alla scomparsa dell'Università in Italia, al di là dei suoi demeriti.

fonte: http://www.perlulivo.it/forum/viewtopic.php?p=3816#p3816

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