SIAMO TUTTI SAVIANO": LA SOLIDARIETA' DELL'UISP AL GIOVANE AUTORE DI "GOMORRA". LO SPORT SOCIALE E PER TUTTI PER LA LEGALITA' E CONTRO CAMORRA E MAFIA . L'Uisp esprime solidarietà allo scrittore Roberto Saviano che è stato condannato a morte dalla camorra e dal clan dei casalesi. Si moltipliano in tutta Italia appelli, iniziative e manifestazioni di solidarietà da parte di associazioni, gruppi di cittadini e istituzioni, a cominciare dalla Presidenze della Repubblica.
Riportiamo un breve passaggio di "Gomorra" con il quale apriamo questa edizione di Uispnet: è il tributo dell'Uisp al coraggio e all'impegno sociale di Roberto Saviano. Siamo tutti Saviano, lo sport sociale e per tutti è per la legalità , la giustizia sociale e contro tutte le mafie.
[...] Io so e ho le prove. Io so come hanno origine le economie e dove prendono l'odore. L'odore dell'affermazione e della vittoria. Io so cosa trasuda il profitto. Io so. E la verità della parola non fa prigionieri perché tutto divora e di tutto fa prova. E non deve trascinare controprove e imbastire istruttorie. Osserva, soppesa, guarda, ascolta. Sa. Non condanna in nessun gabbio e i testimoni non ritrattano. Nessuno si pente. Io so e ho le prove. Io so dove le pagine dei manuali d'economia si dileguano mutando i loro frattali in materia, cose, ferro, tempo e contratti. Io so. Le prove non sono nascoste in nessuna pen-drive celata in buche sotto terra. Non ho video compromettenti in garage nascosti in inaccessibili paesi di montagna. Né possiedo documenti ciclostilati dei servizi segreti. Le prove sono inconfutabili perché parziali, riprese con le iridi, raccontate con le parole e temprate con le emozioni rimbalzate su ferri e legni. Io vedo, trasento, guardo, parlo, e c osì testimonio, brutta parola che ancora può valere quando sussurra: "È falso" all'orecchio di chi ascolta le cantilene a rima baciata dei meccanismi di potere. La verità è parziale, in fondo se fosse riducibile a formula oggettiva sarebbe chimica. Io so e ho le prove. E quindi racconto. Di queste verità . […]
Cerco sempre di calmare quest'ansia che mi prende ogni volta che cammino, ogni volta che salgo scale, prendo ascensori, quando struscio le suole su zerbini e supero soglie. Non posso fermare un rimuginio d'anima perenne su come sono stati costruiti palazzi e case. E se poi ho qualcuno a portata di parola riesco con difficoltà a trattenermi dal raccontare come si tirano su piani e balconi sino al tetto. (... Una vera perversione. Non riesco proprio a scordarmi come funziona il ciclo del cemento quando vedo una rampa di scale, e non mi distrae da come si mettono in torre le impalcature il vedere una verticale di finestre. Non riesco a far finta di nulla.
fonte UISP