L'ALLEANZA DELLE CIVILTÀ, L'EUROPA PROTAGONISTA NEL DIALOGO TRA LE CULTURE. Jorge Sampaio, già presidente e leader socialista del Portogallo, oggi Alto rappresentante dell'ONU per l'Alleanza delle civiltà , è intervenuto mercoledì in una seduta solenne del Parlamento Europeo.
Nell'anno europeo per il dialogo interculturale, la presenza di Sampaio è stata un'occasione per riaffermare l'importanza dell'iniziativa avviata dalle Nazioni Unite nel 2005, su proposta del premier turco Erdogan e del primo ministro spagnolo Zapatero.
"L'Alleanza delle civiltà rappresenta la risposta alla sfida legata alla globalizzazione, all'aumento dell'immigrazione e all'11 settembre", ha proclamato Jorge Sampaio davanti agli europarlamentari; essa sola può offrire una soluzione "alla enorme diversità etica, culturale e religiosa delle nostre società ed alle sempre maggiori difficoltà che riscontriamo vivendo insieme".
L'Alto rappresentante per l'Alleanza delle civiltà ha letto una breve dichiarazione del Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ha ricordato il ruolo ed il contributo storico dell'Europa nel dialogo tra le culture. E' proprio in questo Continente che, oggi, "esistono opportunità di riconciliazione e cooperazione" e per far sì che "la tolleranza interculturale, il dialogo, il rispetto e la comprensione divengano i pilastri del mondo migliore che stiamo cercando di realizzare".
Nel 2008 sono già intervenuti nell'Aula di Strasburgo, prima di Jorge Sampaio, altri oratori e personalità di alto profilo selezionate per il loro contributo al dibattito tra le culture, quali il patriarca ecumenico Bartolomeo I, il Gran Muftì di Siria, la relatrice delle Nazioni Unite sulla libertà religiosa.
Rivolgendosi al Presidente Poettering, Jorge Sampaio ha manifestato il proprio apprezzamento per l'iniziativa dell'Anno europeo del dialogo interculturale promossa del Parlamento Europeo, auspicando che prosegua dopo il 2008 ed ha indicato l'Unione per il Mediterraneo come un altro campo in cui l'Alleanza delle civiltà è ansiosa di partecipare.
Proprio nel Mediterraneo, Sampaio ha identificato il luogo prioritario in cui tentare di risolvere il problema più urgente per la convivenza tra le popolazioni europee e le altre culture. La questione più urgente, ha ammonito Sampaio, è la presenza delle minoranze musulmane in Europa, questione che però non può essere solo ridotta al dialogo tra l'Islam e l'Occidente, ma che chiama in causa l'Europa e la necessità di individuare concrete politiche di integrazione.
Urge "un cambiamento di mentalità tra comunità divise", ha concluso Sampaio, ma anche sviluppare "una governance democratica della diversità culturale", e cioè far sì che si rafforzi in un'Europa una forte identità comune basata in primo luogo sui diritti, su una diversità culturale che vada di pari passo con la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, parità di opportunità , solidarietà economica e coesione sociale.
Francesco Cerasani
fonte: http://www.delegazionepse.it/canali.asp?id=11373