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Appello per la Colombia
25.10.2008

Appello per la Colombia inviato a: Presidenza della Repubblica di Colombia, Vicepresidenza della Repubblica di Colombia, Difensore del Popolo, Ministero di Affari Esteri della Repubblica di Colombia, Dipartimento Amministrativo di Sicurezza - DAS -

CC:

Stampa Nazionale

Colombiana

Stampa Internazionale

Corpo Diplomatico accreditato in

Colombia

Lettera aperta.

Noi che sottoscriviamo il presente

documento, ci dirigiamo a tutti voi col fine di esprimere la nostra

profonda preoccupazione rispetto alla situazione che è si è venuta a

creare a causa dell'espulsione della cittadina tedesca Friederike

Müller, il giorno 2 ottobre, l'espulsione di due cittadini francesi il

giorno 14 ottobre ed i fatti che ne sono conseguiti

Noi,

organizzazioni della Rete Europea e Americana di Solidarietà con la

Colombia, osservatori, giornalisti, cooperanti e persone solidali che

col loro lavoro e presenza al fianco delle vittime, sviluppiamo

attività di protezione dei Diritti Umani, di accompagnamento ed azioni

umanitarie in differenti regioni del territorio colombiano, nel pieno

rispetto della legge e del regime costituzionale.

Siamo profondamente

preoccupati per il fatti e quanto si è generato.

I FATTI:

1-

L'attivista per la difesa dei Diritti Umani CHRISTINE FRIEDERIKE

MÜLLER, Investigatrice e Comunicatrice sociale, è arrivata in Colombia

per realizzare lavori di documentazione e ricevere un'abilitazione

relazionata con la situazione socioeconomica e dei Diritti Umani nel

paese. Il giorno primo ottobre 2008, alle 17:30 Christine è stata

arrestata da agenti del Dipartimento Amministrativo di Sicurezza -Das-,

ed è stata espulsa dal paese il giorno 2 ottobre alle 13:40. Il Das ha

giustificato l'espulsione argomentando che Müller stava "partecipando

ad una manifestazione di protesta dei lavoratori della Canna da

Zucchero dei zuccherifici del Valle del Cauca". Nella sua versione

libera Müller ha dichiarato che non stava partecipando a nessuna

attività politica, ma si trovava nella piazza dove si realizzava la

manifestazione per documentare i fatti come accompagnatrice di una

Organizzazione Colombiana per i Diritti Umani.

2- A partire dal

giorno 2 Ottobre 2008 abbiamo denunciato a livello nazionale ed

internazionale, al corpo diplomatico e all'opinione pubblica, l'arresto

e la sua espulsione ingiustificata. Più di 65 organizzazioni e più di

200 persone hanno firmato una petizione di protesta internazionale,

esprimendo la loro preoccupazione rispetto alla situazione.

3- Il

giorno 6 ottobre 2008 i collettivi e le organizzazioni che compongono

la Rete di Solidarietà, sono state minacciate di morte attraverso un

messaggio di posta elettronica inviata dal gruppo paramilitare "Aquile

Nere - Blocco Dissidente AUC-", nel quale si dice: "O Tacciono O li

facciamo Tacere; o vogliono avere la stessa sorte di quei figli di

puttana" ed elenca un gran numero di sindacalisti e difensori di

Diritti Umani assassinati nell'anno in corso. Il comunicato dichiara

obiettivo militare tutti i gruppi che fanno parte della Rete Europea di

Solidarietà con la Colombia, citandoli uno ad uno.

4- Il giorno

13 Ottobre 2008 alle 12:45 sono stati arrestati DAMIEN FELLOUS, che ha

realizzato un'indagine sui lavoratori dell'Industria della Canna da

Zucchero, ed altri due cittadini francesi che lo stavano accompagnando.

I tre francesi sono stati arrestati nella fabbrica Centrale Tumaco

(Palmira). Questi cittadini francesi sono stati privati della loro

libertà senza rispettare le regole più elementari del diritto moderno e

violando il dovuto processo. Mentre DAMIEN FELLOUS è stato liberato, i

suoi compagni sono stati espulsi dal paese il giorno 14 ottobre 2008

negando il diritto ad un traduttore, benché non parlassero spagnolo,

con la stessa argomentazione ed accusa usata per Frederike Müller

5-

Il giorno 18 ottobre, alle 18.30 durante un operativo congiunto della

SIPOL e la SIJIN è stato arrestato Massimo BOLDRINI, fotoreporter del

Settimanale italiano "Carta", nella fabbrica Providencia e condotto

nella caserma della SIJIN. E' stato mantenuto in stato di arresto fino

alle 20.30, e successivamente rilasciato in libertà dopo aver

comprovato il suo stato legale.

6- Il 19 ottobre alle 11.30, in un

posto di blocco ubicato a 2 chilometri dell'entrata della fabbrica

Centrale Tumaco, nel municipio di Palmira, Massimo Boldrini è stato

fermato nuovamente da una unità dell'Esercito Nazionale che ha

proceduto a esigere la sua identificazione; i suoi dati sono stati

consegnati a personale civile non identificato che li ha annotati in un

quaderno. Alle 12.45, all'uscita dello stabilimento, il personale

civile si è rifiutato di identificarsi, ragione per la quale il

cittadino italiano si è comunicato con un funzionario della SIPOL per

denunciare il fatto. Alcuni minuti dopo la SIPOL ha inviato un agente

al posto di blocco dell'Esercito misto con personale civile, che invece

di identificare l'individuo vestito di civile, ha permesso che lo

stesso togliesse i dati dell'italiano dal quaderno ed uscisse

rapidamente dalla zona a bordo di un veicolo di Palmira targato PLQ

436. Considerando agli antecedenti criminali che esistono nella

regione per la presenza di bande paramilitari, questa situazione è

preoccupante.

7- Il 18 Ottobre il presidente colombiano, Álvaro

Uribe, durante un discorso pubblico nel paese di Quetame, ha accusato

l'operatrice tedesca per i Diritti Umani ed i cittadini francesi

espulsi, di essere arrivati in Colombia per stimolare la violenza:

"Questi signori stranieri dovevano restare in prigione, non li avremmo

dovuti deportare; li avremmo dovuti giudicare e mettere in prigione

perché sono responsabili di istigare la violenza"; ed ha aggiunto che

"qui, in Colombia, sono apologi del delitto e all'estero deformano la

verità."

CONSIDERIAMO CHE:

La Colombia è immersa in una

drammatica spirale di violenza che colpisce tutti i settori della

società; colpisce le fondamenta stesse dello Stato e colpisce l'intera

comunità internazionale. In queste circostanze, un fattore di

protezione per la popolazione civile, per i movimenti sociali, e

soprattutto per i difensori dei DDHH, lo costituiscono quelle persone

che da tutte le parti del mondo accompagnano ed appoggiano in qualità

di cooperanti od osservatori le attività relazionate ai Diritti Umani e

al rispetto del diritto Internazionale Umanitario. In questo senso, la

Rete Europea e Americana di Solidarietà con la Colombia, sviluppa le

sue attività già da oltre 15 anni. L'azione della Rete, come delle

organizzazioni che la compongono, non solo è legittima ma necessaria;

per questo, le azioni di accompagnamento, le missioni umanitarie, gli

eventi educativi e di appoggio tecnico, sono stati riconosciuti con

immenso valore da parte delle comunità contadine ed urbane in tutto il

paese.

Ma aldilà di discutere sulla legalità delle espulsioni, ci

preoccupa che nel futuro, gli e le accompagnatori internazionali, che

realizzano attività relazionate con la difesa dei Diritti Umani in

Colombia, possano essere colpiti da accuse infondate e da atti

giudiziari arbitrari. Consideriamo che nonostante i proclami

governativi in favore dei Diritti Umani, esiste una distanza enorme tra

gli accordi sottoscritti e la realtà e che i fatti, sopra menzionati,

evidenziano l'intenzionalità di restringere le attività dei cooperanti

e degli osservatori internazionali.

IN CONSEGUENZA DI CIO' E DATA

LA GRAVITÀ DEL TEMA, IN MANIERA RISPETTOSA SOLLECITIAMO LE AUTORITÀ

COLOMBIANE A:

a. Un pronunciamento nel quale si riconosca

pubblicamente ed inequivocabilmente il ruolo fondamentale che

esercitano i difensori dei Diritti Umani, gli osservatori, i

giornalisti, i cooperanti e le persone solidali con le comunità e le

organizzazioni colpite dalla persistente violenza nel paese.

b. Un

pronunciamento dove si riconosca pubblicamente che l'esercizio della

protezione e promozione dei Diritti Umani è un'azione legittima e che è

protesa all'ampliamento dei diritti e le garanzie di tutte le

persone.

c. Appoggio e rispetto al lavoro sviluppato dalle

organizzazioni di accompagnamento e agli osservatori internazionali.

d. Offrire garanzie per i cittadini stranieri che realizzano attività

umanitarie e di accompagnamento in Colombia.

e. Una spiegazione da

parte del Governo colombiano delle arbitrarietà alle quale sono stati

sottommessi la tedesca ed i due francesi durante il tempo in cui sono

stati mantenuti nelle installazioni del D.A.S.

f. Una revisione

critica di questo caso e delle successive dichiarazioni del Governo;

una rettifica delle disposizioni che proibiscono l'entrata nel paese

per sette e cinque anni rispettivamente, così come un risarcimento per

i danni sofferti.

RISPETTUOSAMENTE :

ASSOCIATION FRANCE AMÉRIQUE

LATINE AFAL- COMITÉ COLOMBIA-LYON (FRANCIA)

COLECTIVO AYNI DE BRUSELAS

(BELGICA)

COLECTIVO GINEBRINOS DE SOLIDARIDAD CON LOS PUEBLOS

COLOMBIANOS -GINEBRA (SUIZA)

COLECTIVO SOLIDARITÉ COLOMBIA (SUIZA

FRANCESA)

COLECTIVO DE SOLIDARIDAD BELGO-ANDINOAMERICANO- AYNI (BÉGICA)

COLECTIVO REVISTA RESISTENCIAS (GRECIA)

COLOMBIA SOLIDARITY CAMPAIGN

(BRETAÑA)

COLOMBIA SOLIDARITY NETWORK (IRLANDA)

COMITÉ DE SOLIDARIDAD

CARLOS FONSECA (ITALIA)

CONFEDERACIÓN COBAS (ITALIA)

CENTRO REGIONAL DE

INICIATIVA PARA LA COOPERACION –CRIC –(ITALIA)

CONFEDERATION NATIONALE

DU TRAVAIL CNT (FRANCIA)

ESPACIO BRISTOL-COLOMBIA, (INGLATERRA)

GRUPO

DE APOYO (SUIZA ALEMANA)

KOLUMBIEN KAMPAGNE BERLÍN (ALEMANIA)

SOLIDARIDAD CON COLOMBIA DE LA REGIÓN BERNA- SOLICOL (SUIZA)

TRIBUNAL

INTERNACIONAL DE OPINIÓN SB-PARIS (FRANCIA)

EN EL ESTADO ESPAÑOL:

ASOCIACIÓN INTERNACIONALISTA PAZ Y SOLIDARIDAD - AISPAZ (LEÓN)

ASOCIACIÓN PAZ CON DIGNIDAD

CENTRO DE DOCUMENTACIÓN Y SOLIDARIDAD CON

AMÉRICA LATINA Y ÁFRICA-CEDSALA (VALENCIA)

COLECTIVO DE COLOMBIANOS

REFUGIADOS EN ESPAÑA - COLREFE

COLECTIVO COLICHE

COMITÉ DE

SOLIDARIDAD CON AMÉRICA LATINA - COSAL-XIXÓN (ASTURIES)

CONFEDERACIÓN

GENERAL DEL TRABAJO (CGT)

COORDINADORA ARAGONESA DE SOLIDARIDAD CON

COLOMBIA - CASCOL (ARAGÓN)

KOMITE INTERNAZIONALISTAK (PAÍS VASCO)

SODEPAU (VALENCIA)

EN AMERICA:

PROYECTO DE ACOMPAÑAMIENTO Y

SOLIDARIDAD CON COLOMBIA -PASC (CANADÁ)

FRENTE POPULAR DARÍO SANTILLÁN

(ARGENTINA)

PAÑUELOS EN REBELDÍA (ARGENTINA)

PRINCIPIO ESPERANZA

(ARGENTINA)

AGENCIA PUEBLOS EN PIE (ECUADOR)

ALTERNATIVA PATRIÓTICA Y

POPULAR (PANAMÁ)

ASOCIACIÓN COLOMBO-VENEZOLANA "LA ESPADA DE BOLÍVAR"

(VENEZUELA)

RED MEXICO-COLOMBIA (MEXICO)

Bogotà, 22 Ottobre di 2008

fonte: vientosdelsur vientosdelsur@vientosdelsur.org

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