Appello per la Colombia inviato a: Presidenza della Repubblica di Colombia, Vicepresidenza della Repubblica di Colombia, Difensore del Popolo, Ministero di Affari Esteri della Repubblica di Colombia, Dipartimento Amministrativo di Sicurezza - DAS -
CC:
Stampa Nazionale
Colombiana
Stampa Internazionale
Corpo Diplomatico accreditato in
Colombia
Lettera aperta.
Noi che sottoscriviamo il presente
documento, ci dirigiamo a tutti voi col fine di esprimere la nostra
profonda preoccupazione rispetto alla situazione che è si è venuta a
creare a causa dell'espulsione della cittadina tedesca Friederike
Müller, il giorno 2 ottobre, l'espulsione di due cittadini francesi il
giorno 14 ottobre ed i fatti che ne sono conseguiti
Noi,
organizzazioni della Rete Europea e Americana di Solidarietà con la
Colombia, osservatori, giornalisti, cooperanti e persone solidali che
col loro lavoro e presenza al fianco delle vittime, sviluppiamo
attività di protezione dei Diritti Umani, di accompagnamento ed azioni
umanitarie in differenti regioni del territorio colombiano, nel pieno
rispetto della legge e del regime costituzionale.
Siamo profondamente
preoccupati per il fatti e quanto si è generato.
I FATTI:
1-
L'attivista per la difesa dei Diritti Umani CHRISTINE FRIEDERIKE
MÜLLER, Investigatrice e Comunicatrice sociale, è arrivata in Colombia
per realizzare lavori di documentazione e ricevere un'abilitazione
relazionata con la situazione socioeconomica e dei Diritti Umani nel
paese. Il giorno primo ottobre 2008, alle 17:30 Christine è stata
arrestata da agenti del Dipartimento Amministrativo di Sicurezza -Das-,
ed è stata espulsa dal paese il giorno 2 ottobre alle 13:40. Il Das ha
giustificato l'espulsione argomentando che Müller stava "partecipando
ad una manifestazione di protesta dei lavoratori della Canna da
Zucchero dei zuccherifici del Valle del Cauca". Nella sua versione
libera Müller ha dichiarato che non stava partecipando a nessuna
attività politica, ma si trovava nella piazza dove si realizzava la
manifestazione per documentare i fatti come accompagnatrice di una
Organizzazione Colombiana per i Diritti Umani.
2- A partire dal
giorno 2 Ottobre 2008 abbiamo denunciato a livello nazionale ed
internazionale, al corpo diplomatico e all'opinione pubblica, l'arresto
e la sua espulsione ingiustificata. Più di 65 organizzazioni e più di
200 persone hanno firmato una petizione di protesta internazionale,
esprimendo la loro preoccupazione rispetto alla situazione.
3- Il
giorno 6 ottobre 2008 i collettivi e le organizzazioni che compongono
la Rete di Solidarietà, sono state minacciate di morte attraverso un
messaggio di posta elettronica inviata dal gruppo paramilitare "Aquile
Nere - Blocco Dissidente AUC-", nel quale si dice: "O Tacciono O li
facciamo Tacere; o vogliono avere la stessa sorte di quei figli di
puttana" ed elenca un gran numero di sindacalisti e difensori di
Diritti Umani assassinati nell'anno in corso. Il comunicato dichiara
obiettivo militare tutti i gruppi che fanno parte della Rete Europea di
Solidarietà con la Colombia, citandoli uno ad uno.
4- Il giorno
13 Ottobre 2008 alle 12:45 sono stati arrestati DAMIEN FELLOUS, che ha
realizzato un'indagine sui lavoratori dell'Industria della Canna da
Zucchero, ed altri due cittadini francesi che lo stavano accompagnando.
I tre francesi sono stati arrestati nella fabbrica Centrale Tumaco
(Palmira). Questi cittadini francesi sono stati privati della loro
libertà senza rispettare le regole più elementari del diritto moderno e
violando il dovuto processo. Mentre DAMIEN FELLOUS è stato liberato, i
suoi compagni sono stati espulsi dal paese il giorno 14 ottobre 2008
negando il diritto ad un traduttore, benché non parlassero spagnolo,
con la stessa argomentazione ed accusa usata per Frederike Müller
5-
Il giorno 18 ottobre, alle 18.30 durante un operativo congiunto della
SIPOL e la SIJIN è stato arrestato Massimo BOLDRINI, fotoreporter del
Settimanale italiano "Carta", nella fabbrica Providencia e condotto
nella caserma della SIJIN. E' stato mantenuto in stato di arresto fino
alle 20.30, e successivamente rilasciato in libertà dopo aver
comprovato il suo stato legale.
6- Il 19 ottobre alle 11.30, in un
posto di blocco ubicato a 2 chilometri dell'entrata della fabbrica
Centrale Tumaco, nel municipio di Palmira, Massimo Boldrini è stato
fermato nuovamente da una unità dell'Esercito Nazionale che ha
proceduto a esigere la sua identificazione; i suoi dati sono stati
consegnati a personale civile non identificato che li ha annotati in un
quaderno. Alle 12.45, all'uscita dello stabilimento, il personale
civile si è rifiutato di identificarsi, ragione per la quale il
cittadino italiano si è comunicato con un funzionario della SIPOL per
denunciare il fatto. Alcuni minuti dopo la SIPOL ha inviato un agente
al posto di blocco dell'Esercito misto con personale civile, che invece
di identificare l'individuo vestito di civile, ha permesso che lo
stesso togliesse i dati dell'italiano dal quaderno ed uscisse
rapidamente dalla zona a bordo di un veicolo di Palmira targato PLQ
436. Considerando agli antecedenti criminali che esistono nella
regione per la presenza di bande paramilitari, questa situazione è
preoccupante.
7- Il 18 Ottobre il presidente colombiano, Álvaro
Uribe, durante un discorso pubblico nel paese di Quetame, ha accusato
l'operatrice tedesca per i Diritti Umani ed i cittadini francesi
espulsi, di essere arrivati in Colombia per stimolare la violenza:
"Questi signori stranieri dovevano restare in prigione, non li avremmo
dovuti deportare; li avremmo dovuti giudicare e mettere in prigione
perché sono responsabili di istigare la violenza"; ed ha aggiunto che
"qui, in Colombia, sono apologi del delitto e all'estero deformano la
verità."
CONSIDERIAMO CHE:
La Colombia è immersa in una
drammatica spirale di violenza che colpisce tutti i settori della
società; colpisce le fondamenta stesse dello Stato e colpisce l'intera
comunità internazionale. In queste circostanze, un fattore di
protezione per la popolazione civile, per i movimenti sociali, e
soprattutto per i difensori dei DDHH, lo costituiscono quelle persone
che da tutte le parti del mondo accompagnano ed appoggiano in qualità
di cooperanti od osservatori le attività relazionate ai Diritti Umani e
al rispetto del diritto Internazionale Umanitario. In questo senso, la
Rete Europea e Americana di Solidarietà con la Colombia, sviluppa le
sue attività già da oltre 15 anni. L'azione della Rete, come delle
organizzazioni che la compongono, non solo è legittima ma necessaria;
per questo, le azioni di accompagnamento, le missioni umanitarie, gli
eventi educativi e di appoggio tecnico, sono stati riconosciuti con
immenso valore da parte delle comunità contadine ed urbane in tutto il
paese.
Ma aldilà di discutere sulla legalità delle espulsioni, ci
preoccupa che nel futuro, gli e le accompagnatori internazionali, che
realizzano attività relazionate con la difesa dei Diritti Umani in
Colombia, possano essere colpiti da accuse infondate e da atti
giudiziari arbitrari. Consideriamo che nonostante i proclami
governativi in favore dei Diritti Umani, esiste una distanza enorme tra
gli accordi sottoscritti e la realtà e che i fatti, sopra menzionati,
evidenziano l'intenzionalità di restringere le attività dei cooperanti
e degli osservatori internazionali.
IN CONSEGUENZA DI CIO' E DATA
LA GRAVITÀ DEL TEMA, IN MANIERA RISPETTOSA SOLLECITIAMO LE AUTORITÀ
COLOMBIANE A:
a. Un pronunciamento nel quale si riconosca
pubblicamente ed inequivocabilmente il ruolo fondamentale che
esercitano i difensori dei Diritti Umani, gli osservatori, i
giornalisti, i cooperanti e le persone solidali con le comunità e le
organizzazioni colpite dalla persistente violenza nel paese.
b. Un
pronunciamento dove si riconosca pubblicamente che l'esercizio della
protezione e promozione dei Diritti Umani è un'azione legittima e che è
protesa all'ampliamento dei diritti e le garanzie di tutte le
persone.
c. Appoggio e rispetto al lavoro sviluppato dalle
organizzazioni di accompagnamento e agli osservatori internazionali.
d. Offrire garanzie per i cittadini stranieri che realizzano attività
umanitarie e di accompagnamento in Colombia.
e. Una spiegazione da
parte del Governo colombiano delle arbitrarietà alle quale sono stati
sottommessi la tedesca ed i due francesi durante il tempo in cui sono
stati mantenuti nelle installazioni del D.A.S.
f. Una revisione
critica di questo caso e delle successive dichiarazioni del Governo;
una rettifica delle disposizioni che proibiscono l'entrata nel paese
per sette e cinque anni rispettivamente, così come un risarcimento per
i danni sofferti.
RISPETTUOSAMENTE :
ASSOCIATION FRANCE AMÉRIQUE
LATINE AFAL- COMITÉ COLOMBIA-LYON (FRANCIA)
COLECTIVO AYNI DE BRUSELAS
(BELGICA)
COLECTIVO GINEBRINOS DE SOLIDARIDAD CON LOS PUEBLOS
COLOMBIANOS -GINEBRA (SUIZA)
COLECTIVO SOLIDARITÉ COLOMBIA (SUIZA
FRANCESA)
COLECTIVO DE SOLIDARIDAD BELGO-ANDINOAMERICANO- AYNI (BÉGICA)
COLECTIVO REVISTA RESISTENCIAS (GRECIA)
COLOMBIA SOLIDARITY CAMPAIGN
(BRETAÑA)
COLOMBIA SOLIDARITY NETWORK (IRLANDA)
COMITÉ DE SOLIDARIDAD
CARLOS FONSECA (ITALIA)
CONFEDERACIÓN COBAS (ITALIA)
CENTRO REGIONAL DE
INICIATIVA PARA LA COOPERACION –CRIC –(ITALIA)
CONFEDERATION NATIONALE
DU TRAVAIL CNT (FRANCIA)
ESPACIO BRISTOL-COLOMBIA, (INGLATERRA)
GRUPO
DE APOYO (SUIZA ALEMANA)
KOLUMBIEN KAMPAGNE BERLÍN (ALEMANIA)
SOLIDARIDAD CON COLOMBIA DE LA REGIÓN BERNA- SOLICOL (SUIZA)
TRIBUNAL
INTERNACIONAL DE OPINIÓN SB-PARIS (FRANCIA)
EN EL ESTADO ESPAÑOL:
ASOCIACIÓN INTERNACIONALISTA PAZ Y SOLIDARIDAD - AISPAZ (LEÓN)
ASOCIACIÓN PAZ CON DIGNIDAD
CENTRO DE DOCUMENTACIÓN Y SOLIDARIDAD CON
AMÉRICA LATINA Y ÁFRICA-CEDSALA (VALENCIA)
COLECTIVO DE COLOMBIANOS
REFUGIADOS EN ESPAÑA - COLREFE
COLECTIVO COLICHE
COMITÉ DE
SOLIDARIDAD CON AMÉRICA LATINA - COSAL-XIXÓN (ASTURIES)
CONFEDERACIÓN
GENERAL DEL TRABAJO (CGT)
COORDINADORA ARAGONESA DE SOLIDARIDAD CON
COLOMBIA - CASCOL (ARAGÓN)
KOMITE INTERNAZIONALISTAK (PAÍS VASCO)
SODEPAU (VALENCIA)
EN AMERICA:
PROYECTO DE ACOMPAÑAMIENTO Y
SOLIDARIDAD CON COLOMBIA -PASC (CANADÁ)
FRENTE POPULAR DARÍO SANTILLÁN
(ARGENTINA)
PAÑUELOS EN REBELDÍA (ARGENTINA)
PRINCIPIO ESPERANZA
(ARGENTINA)
AGENCIA PUEBLOS EN PIE (ECUADOR)
ALTERNATIVA PATRIÓTICA Y
POPULAR (PANAMÁ)
ASOCIACIÓN COLOMBO-VENEZOLANA "LA ESPADA DE BOLÍVAR"
(VENEZUELA)
RED MEXICO-COLOMBIA (MEXICO)
Bogotà, 22 Ottobre di 2008
fonte: vientosdelsur vientosdelsur@vientosdelsur.org