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E' emergenza per le comunità italiane all'estero
7.12.2008

DALL'ASSEMBLEA PLENARIA DEL CGIE: E' "EMERGENZA" PER LE COMUNITA' ITALIANE ALL'ESTERO" E’ "emergenza" per le comunità italiane all’estero!  Una condizione non nuova per i nostri connazionali oltreconfine ma che attualmente risulta "degenerata". Hanno rilevato non pochi esponenti del CGIE.

Pressoché unanime nelle sue diverse componenti politiche e di pensiero, il Consiglio Generale degli Italiani all’estero ha espresso nel corso della prima giornata di lavoro dell’ultima Assemblea Plenaria dell’anno: disagio, sofferenza, rancore per il trattamento riservato dal Governo ad una delle componenti non minoritarie della società italiana.

Una rappresentanza del nostro Paese che vivrà in prima linea, oltre che sulla propria pelle le conseguenze di quella che è stata definita una necessaria "razionalizzazione" della manovra di bilancio. Una decurtazione che agli italiani oltreconfine è costata ben il 66% dei fondi stanziati dalla Finanziaria 2008 e probabilmente il futuro collegamento delle comunità con il Paese, che potrebbe preludere al definitivo distacco.

Nessuno sconto né dalla maggioranza né dall’opposizione per l’assenza dell’esponente dell’esecutivo, pur in una situazione così complessa. Mentre incredulità e disagio sono stati espressi per la sintetica relazione di Governo, definita da molti scarna di contenuti e di prospettive, che è stata demandata alla lettura del Direttore Generale per gli Italiani all’Estero del Mae, Ministro Plenipotenziario Carla Zuppetti.

Ma se unanime è stata la protesta, differenziata è risultata la lettura.

Taluni, fra gli esponenti del centro destra, come il consigliere Carlo Consiglio, hanno definito la situazione "conseguenza di un intervento "burocratico", che ha dato buona prova di sé per non abbandonare i propri privilegi" giacchè il Governo "ha operato tagli complessivi ai capitoli dei dicasteri, non entrando nel merito delle diverse "voci" di spesa."

In prospettiva, posto come dato di fatto che il Governo non intende arretrare dalle proprie posizioni - acclarato dallo stesso intervento del Sottosegretario Sen, Alfredo Mantica - per l’esponente della maggioranza "si potrebbero anche accettare, ma non giustificare, i tagli all’assistenza medica, poiché dovrebbe essere il Paese di residenza a fornire tale assistenza ai propri cittadini, così come avviene in Italia. Ma è indubbio, per Consiglio, che i tagli operati sui corsi di insegnamento della lingua e cultura italiana nel mondo comporterebbero in futuro la perdita del collegamento con le comunità. "La lingua e la cultura italiana sono un formidabile collante, se venissero meno anche le associazioni ne risentirebbero fortemente e con esse i benefici che derivano allo stesso Governo ed al nostro Paese." "Se tagli ci devono essere – ha concluso l’esponente del centro –destra- si riducano i finanziamenti a quelle testate d’informazione che hanno mostrato di non saperne usufruire migliorando il proprio prodotto a beneficio dell’informazione alla comunità !"

Imputa direttamente al Governo la scelta di incidere negativamente sul bilancio degli italiani all’estero, invece, il centro-sinistra, come il consigliere Mario Castellengo, per il quale "Si tratta di una mancanza di volontà politica, che va ben oltre i "tagli" a quei pochi benefici di cui godevano gli italiani all’estero. Il dato è evidente anche per altre decisioni: aver negato l’assegno sociale agli immigrati ha tolto la possibilità ai nostri vecchi emigrati di rientrare in patria dove avrebbero potuto godere dell’assistenza sanitaria." Dunque, "non si tratta di un problema economico ma di una precisa volontà politica. D’altra parte, afferma, lo ha evidenziato lo stesso Sottosegretario allorché ha parlato di una comunità ormai profondamente cambiata ed ai cui figli non interessa più l’Italia"

Infine, per l’esponente del centro-sinistra " se Berlusconi avesse voluto, avrebbe tentato di rimediare, come ha fatto per la scuola cattolica. Dunque, è possibile rimediare. E se ciò avvenisse, rappresenterebbe un segnale positivo, che avrebbe un "peso" importante per la comunità. Soprattutto se ciò avvenisse sul fronte dell’assistenza agli anziani."

E Castellengo ha aggiunto "Pur di risolvere questo problema sono disponibile a collaborare con il Sottosegretario in un sistema di larghe intese, del quale facciano parte deputati del centro-destra e del centro-sinistra, del CGIE, dei Comites, del mondo dell’associazionismo, per una approfondita riflessione sulla razionalizzazione dei capitoli di spesa per gli italiani all’estero". Nel frattempo, pero’, è necessario assumere una posizione netta nei confronti del Governo. E Castellengo ha chiesto al CGIE di manifestare davanti alla Camera dei Deputati il 10 mattina, in concomitanza con l’iniziativa dei sindacati dei pensionati nel mondo, a chiusura della cerimonia inaugurale della Conferenza mondiale dei Giovani italiani all’estero.

Presenti all'Assemblea Plenaria del CGIE molti dei parlamentari della Circoscrizione Estero ed anche un esponente della Lega. Parlamentari di entrambi gli schieramenti hanno presentato all’Assemblea un report sul quadro degli interventi per gli italiani all'estero nell'attuale legislatura. Il report della maggioranza a firma degli on.li Di Biagio, Romagnoli, Picchi, Angeli, Berardi; e degli on.li Fedi, Bucchino, Narducci, Garavini, Porta e Farina per l’opposizione.

 

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