8.12.2008
LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI: UNA OCCASIONE MANCATA di Renzo Penna Il Coordinamento delle Agende 21 Locali - insieme a Federambiente, Legambiente, Osservatorio Nazionale dei Rifiuti, Associazione dei Comuni Virtuosi e con il sostegno dell'Unesco - sta promuovendo in tutto il Paese la "Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti", dal 22 al 30 novembre '08. Del Coordinamento, da due anni, fa parte anche la Provincia di Alessandria che, nel novembre del 2006, ha deliberato la formazione del Piano di Azione per la Sostenibilità Ambientale della Provincia e l'istituzione del Forum Ambientale di Agenda 21. L'iniziativa della "Settimana" è particolarmente importante perché il tema della gestione dei rifiuti - nonostante l'accresciuta conoscenza della sua problematicità per il rilievo mediatico assunto dalla crisi di Napoli e della Campania e che, da ultimo, rischia di interessare Roma e il Lazio - risulta tutt'altro che risolto. Se nel Piemonte e nelle regioni del Nord sta crescendo il numero di cittadini che, messi in grado di praticare a domicilio la Raccolta Differenziata, hanno permesso di raggiungere, nel 2007, percentuali medie superiori al 40%, siamo, anche al nord, ancora molto lontani da realizzare un sistema di produzione e di distribuzione capace di generare, a monte, meno rifiuti. La tendenza, anzi, registra un aumento dei rifiuti. Le conseguenze immediate riguardano uno spreco di risorse - molte delle quali sono limitate - e la produzione di circa il 50% delle emissioni dei gas serra responsabili dei cambiamenti climatici. Per questo diventa urgente un impegno, ai diversi livelli, per promuovere la prevenzione nella produzione dei rifiuti e il riciclaggio, per il quale l'Unione Europea pone l'obiettivo al 2020 del 50% sul totale della produzione urbana dei rifiuti. E' un impegno che richiede la messa in discussione di un consolidato modello dei consumi e la modifica di uno stile di vita. Il programma della "Settimana" presenta numerosi suggerimenti per i comportamenti personali volti alla riduzione dei rifiuti e consigli per ridurli sul lavoro, a scuola e nei diversi locali pubblici. Inoltre, sollecita le Amministrazioni locali ad adottare iniziative capaci di favorire e incidere sulla riduzione dei rifiuti. Se la media annua, a persona, è stata nel 2007 in Piemonte pari a 516 kg, la provincia di Alessandria con 588 kg - oltre 1,6 kg al giorno - si è confermata quella che produce più rifiuti nella regione. Molti più di Asti (426 kg), di Novara (482 kg) e persino di Torino (518). Quali le cause? Probabilmente sono influenzate da una situazione strutturale della provincia che vede, in rapporto agli abitanti, una maggiore presenza di centri di distribuzione commerciale e di logistica, ma certamente dovute anche a modelli di gestione e modalità di raccolta che si basano, ancora troppo, sui grandi contenitori stradali e poco sulla raccolta domiciliare. E questo mentre il Comune di Alessandria, che con il sistema "porta a porta" ha raggiunto lo scorso anno il 50% di raccolta differenziata e ridotto produzione di rifiuti e conferimenti in discarica, ha deciso di tornare indietro rimettendo sulla strada i contenitori. Quindi una buona occasione, quella della "Settimana Europea", per sensibilizzare i cittadini e per discutere tra esperti, responsabili della gestione e amministratori. Una riduzione, a monte, nella produzione dei rifiuti e, a valle, da parte dei consumatori, rappresenta, infatti, un elemento strategico non solo dal punto di vista ambientale, ma che incide sui costi e sui bilanci dei Comuni e, conseguentemente, su quelli dei cittadini. Una occasione che, nonostante l'indubbio interesse, non è stata, sin qui, adeguatamente colta e valorizzata dalle amministrazioni della nostra provincia.
fonte: Ambiente liguria
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