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Debat public sulla Gronda di Ponente
14.12.2008

"DEBAT PUBLIC" SULLA GRONDA: un atto concreto di democrazia oppure un'abile operazione di marketing politico?
Il giorno 13 Dicembre 2008, presso l'ex scuola di Vesima, si è tenuto un seminario sulla Gronda di Ponente per fare il punto della situazione in attesa dell'inizio del "Debat Public" proposto dalla Giunta Vincenzi.
All'incontro hanno partecipato gli abitanti del Ponente Genovese, i Comitati firmatari del presente documento, Italia Nostra e molte delle personalità politiche da sempre schierate a difesa del territorio e dell'ambiente.
Ancora una volta si è rimarcata la posizione estremamente critica riguardo la volontà di Comune, Provincia e Regione di affrontare i problemi trasportistici della città proponendo la costruzione di una nuova autostrada in mezzo ai quartieri, incuranti degli enormi problemi creati da quella esistente, anziché puntare sull'unica soluzione che, realisticamente, consentirebbe di ridurre in maniera considerevole il numero di TIR e di auto in transito sulle nostre strade, ossia il trasporto ferroviario.
Come dimenticare, infatti, che circa l'80 % delle merci viaggia su camion, che la bretella ferroviaria di Prà non viene assolutamente utilizzata, che il Porto di Genova è uno dei pochi al mondo a non avere le rotaie sulle banchine oppure che basterebbero 2.400 metri di binari per consentire alle Ferrovie di movimentare oltre 100 treni merci al giorno?
Apprezziamo comunque il tentativo della Sindaco di coinvolgere finalmente la cittadinanza nelle scelte strategiche sul futuro della città, attuando un percorso conoscitivo che consenta di recepire critiche, perplessità e proposte da parte degli abitanti.
Ci chiediamo, tuttavia, a quali risultati possa portare un "debat public" che nasce già monco, in quanto è stata praticamente cancellata l'opzione "zero" ("la Gronda si deve fare!" ha tuonato la Sindaco) e l'unico punto ancora da definire è quello relativo alla posizione del nuovo Ponte Morandi (ossia l'attraversamento del Polcevera).
Ci chiediamo quale importanza possano avere la nostra opinioni, raccolte in fretta e furia nell'arco di poco più di 20 giorni e comunque espresse su di un percorso autostradale già definito per il 90%, sul quale le Amministrazioni locali si sono pronunciate più volte in maniera assolutamente favorevole e con decisioni frutto di riunioni certamente più partitiche che non partecipate.
Ci chiediamo se il "Debat Public" sia finalmente l'occasione per ottenere le risposte alle molte domande rivolte inutilmente ai nostri amministratori in questi ultimi quattro anni: i dati sui flussi veicolari che giustificano questo nuovo scempio, l'impatto delle strade di cantiere, le gravi implicazioni connesse alla presenza di amianto nelle nostre montagne, l'ubicazione delle aree nelle quali spostare le persone sfrattate, la collocazione dello "smarino", le modalità di calcolo degli indennizzi economici, le tempistiche di insonorizzazione delle autostrade A10 e A26 (Vesima, Crevari, Fabbriche, Voltri, ecc).
Ma certamente parteciperemo al dibattito ed affermeremo con forza le nostre idee, sfruttando al massimo quel poco spazio che ci viene concesso per far sentire la nostra voce, per difendere il nostro territorio e per far capire all'intera città che questa strategia non può avere nessun futuro.
Di certo non avvalleremo o giustificheremo scelte politiche già prese da tempo e all'interno di stanze chiuse anziché dopo un confronto serio con i cittadini.
COMITATO DI VESIMA - COMITATO DIFESA DELLE VALLI DI VOLTRI - COMITATI DI VIA PIETRA LIGURE E VENTIMIGLIA - COMITATO DI PRA' PALMARO - COMITATO QUARTIERE RISVEGLIO - COMITATO SERRA DI PANIGARO -COMITATO ANTIGRONDA VALPOLCEVERA - COMITATO VIA AVIO, MOLTENI E PACINOTTI

fonte: comitati.ponente@alice.it

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