1.01.2009
CUBA: 50 ANNI FA LA RIVOLUZIONE SIERRA MAESTRA (CUBA) - La caserma La Plata,nel cuore della Sierra Maestra cubana, da dove Fidel Castro fece scattare l'assalto finale contro la tirannide del dittatore Fulgencio Batista.
Il Lider Maximo scelse per il suo ultimo e decisivo quartier generale la
più grande cordigliera del paese, nella parte più orientale dell'isola,
perché era molto impervia e difficile arrivarci, una caratteristica che
permane ancora oggi.
In questo luogo ideale per iniziare una lotta rivoluzionaria, incominciarono
dopo lo sbarco del Granma il 2 Dicembre 1956 a coinvolgere i contadini
nella lotta rivoluzionaria .
La vetta più alta, il Pico Turquino, di 1.986 metri, che da il nome al Parco Nazionale, il
bosco è fitto e umido. E' questo paesaggio, con il mare caraibico a tre chilometri di distanza, quello
che Fidel vedeva dalla caserma generale "La Comandancia", dove abitava e che ancora oggi conserva il suo letto in legno di mogano regalatogli da un contadino, la libreria e un tavolo su cui scriveva. C'é anche un frigorifero che su un lato porta il segno di un colpo sparato dagli aerei di Batista mentre veniva trasportato alla caserma, a 3 chilometri dall'Alto Naranjo.
Non molto lontano dalla finca di Fidel un'albero porta sul tronco i fori di diversi proiettili sparati dal Lider Maximo quando provava le armi.
La Comandancia, che dal maggio all’Agosto 1958 accolse fino a 350 uomini, non fu mai scoperta
dai servizi di sicurezza di Batista. La cucina funzionava solo di notte per non far vedere il fumo,
così come solo con il buio veniva montata l'antenna di Radio Rebelde, nel punto
più alto, a 1.180 metri, per due ore di trasmissione dei bollettini di guerra. Tredici
donne, fra cui Celia Sanchez, inseparabile da Fidel, e Vilma Espin, moglie del
presidente Raul Castro e deceduta l'anno scorso, quando non erano in
combattimento stavano nella Casa de Las Marianas, dove si conservano le
macchine da cucire utilizzate per fare le divise.
Si calcola che con i guerriglieri ci fossero almeno un centinaio di donne che lavoravano come infermiere, messaggere, mentre alcune di loro combattevano.
Il Che, medico di professione, lavorava nella Sierra Maestra come dentista. Nell'agosto Fidel assegnò al Che il comando della colonna n°8 la Ciro Redondo per invadere la parte centrale dell’isola e giunto a Santa Clara, dove si svolse la battaglia poi divenuta decisiva con il deragliamento del "Tren blindado" che costrinse Batista a lasciare Cuba, nella notte di capodanno, il primo gennaio1959 il trionfo dell’ Esercito Rebelde
Circa 400 uomini vinsero contro 3.000 dopo quattro giorni di combattimenti. "Loro combattevano per uno stipendio e noi lo facevamo con il cuore, per conquistare la libertà del Paese.
L'esercito di Batista non aveva più morale ne l'appoggio del popolo", dice all'Ansa l'ex combattente
Juan Carlos Artilez, 75 anni, che è stato agli ordini del Che.
Santa Clara, la città eroe, la terza città di Cuba, è da allora legata al Che, che riposa qui dal 1997, quando i suoi resti sono stati portati dalla Bolivia. "Ci fu un silenzio totale nella città quando le sue spoglie arrivarono", ricorda Miralia Cabrera, capo dell'ufficio degli affari storici del Partito comunista cubano (Pcc) a Santa Clara. I suoi resti insieme a quelli di altri 39 guerriglieri, caduti in Bolivia, sono sepolti con lui nel "Mausoleo del Che".
Fidel scese dalla Sierra Maestra e il primo gennaio1959 proclamò al mondo il trionfo della Rivoluzione da Santiago de Cuba - sul balcone del Parco Cespedes c'erano anche Raul,Celia e Vilma - e partì per L'Avana dove arrivò una settimana dopo in mezzo ad ali di folla festanti.
LA CRONOLOGIA
L'AVANA - Cinquanta anni fa, con la conquista dell'Avana, arrivava a conclusione il processo
rivoluzionario cubano. Quella che segue è una cronologia della lotta dell'esercito di ribelli di Fidel
Castro contro il sanguinario e tiranno Fulgencio Batista.
- 26 luglio 1953: assalto alla caserma Moncada a Santiago de Cuba
da parte di Castro e 160 uomini, prima azione armata contro Batista che si risolve in una sconfitta
militare, ma che viene considerata come l'inizio della rivoluzione. - Nel processo Fidel Castro fa la
sua difesa con un'arringa che intitolerà 'La storia mi assolvera'. Viene condannato a 15 anni di
carcere ma amnistiato 22 mesi più tardi. - Nel 1955 viene fondato all'Avana, in segreto, il
Movimento rivoluzionario 26 luglio (M-26). - Fidel Castro e alcuni dei prigionieri politici vengono cacciati da Cuba, in esilio, quello stesso anno in Messico dove Fidel conosce il giovane medico argentino Ernesto Guevara De La Serna, chiamata dai cubani el "Che".
Il 2 dicembre 1956: Castro si mette alla guida di un gruppo di 82 rivoluzionari che arrivano a bordo del battello Granma sulla parte orientale dell'isola, a Las Coloradas.
Alcuni sono uccisi, altri arrestati, altri ancora si salvano miracolosamente, tra loro c’è anche l’italiano ed unico europeo Gino Donnè. I rimanenti 21, fra cui Fidel, Raul e il 'Che', cominciano la lotta nella Sierra Maestra. - 17 gennaio 1957: l'Esercito Ribelle, braccio armato dell'M-26, ottiene la prima vittoria prendendo la caserma La Plata. –
Marzo 1957: Fidel Castro comincia a strutturare quattro fronti guerriglieri in diverse parti del paese. Comincia a trasmettere Radio Rebelde. - luglio: il Movimiento 26 luglio firma un patto con i partiti dell'opposizione.
I cubani vengono chiamati all'insurrezione. - 1958: Si succedono le battaglie. Una colonna la "Ciro Rediondo" comandata dal Che arriva nella città di Santa Clara e combatte dal 28 dicembre al primo gennaio nello scontro decisivo. Un'altra colonna comandata da Camilo Cienfuegos occupa Yaguajay. – 1 gennaio 1959: Batista, al governo dal 1952, cede il potere ad una giunta e fugge nella RepubblicaDominicana.
Fidel Castro proclama a Santiago de Cuba la vittoria della Rivoluzione.
8 gennaio 1959: Fidel Castro arriva all'Avana proveniente dall'oriente cubano, culla della lotta contro il colonialismo spagnolo, iniziato il 10 Ottobre 1868 dal padre della Patria Carlo Manuel De Cespedes e dalla Sierra Maestra culla della Rivoluzione cubana contro il neocolonialismo dell’impero Nord Americano che da allora impone un illegale e criminale blocco economico al Paese.
Fonte: Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
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