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I brindisi alla Del Noce fanno male all’Italia.
7.01.2009

I brindisi alla Del Noce fanno male all’Italia. Per la prima volta l’export di bollicine italiane ha superato il consumo nazionale e l’Europa ne ha assorbito ben il 74% del totale (Gran Bretagna in testa). In un momento di recessione globale l’Italia si consolida così come il 3° produttore al mondo con 310 milioni di bottiglie di spumante, riducendo il divario con la Francia. Ma alla corazzata dell’informazione nazionale non importa. Anzi. Mentre in Italia calano finalmente le vendite di Champagne, al direttore di Rai 1 non è infatti sembrato vero di mostrare ancora una volta la sua totale insensibilità dando una mano ai cugini d’Oltralpe stappando in diretta la notte di Capodanno sul palco di Rimini una bottiglia di Dom Perignon. Con un solo gesto, come ha acutamente scritto Aldo Palaoro sulla comunity del Gvci, uno dei più alti funzionari dello Stato italiano, Fabrizio Del Noce ha così "bruciato" il lavoro che faticosamente a tutti i livelli (dai produttori ai ristoratori, dai giornalisti alle istituzioni) stiamo facendo per dare valore al Made in Italy a Tavola. Una delle poche risorse certe su cui possiamo pensare di costruire una ripresa della nostra economia.

Qualcuno potrà osservare che brindisi con Champagne in tv sono già stati fatti in passato (e in questo lo stupido gesto di Del Noce trova forse un’attenuante), ma sta di fatto che il 2009 (anno preannunciato dalla stessa RAI 1 come orribile) non poteva cominciare nel modo peggiore. Anche perché oggi, stante la crisi, non è permesso a nessuno di offrire vantaggi di immagine così vistosi alla concorrenza. E a chi pensa di difendere lo sconsiderato gesto del direttore di RAI 1 (uno degli uomini più potenti e d’immagine in Rai, non certo uno dei tanti conduttori più o meno improvvisati) sostenendo che le bollicine francesi sono da sempre uno dei simboli delle feste, non possiamo che replicare, duramente, ricordando che proprio contro questo luogo comune i produttori di spumante italiano combattono ogni giorno investendo milioni di euro in promozione. E magari proprio inutilmente sui canali tv, dove basta un gesto per bruciare in un secondo gli sforzi fatti…

Da un collega dalle qualità professionali di Del Noce ci aspetteremmo delle scuse agli italiani per il messaggio falso e tendenzioso dato col questo gesto. Ma vista la logica imperante in Rai temiamo che ciò non accadrà. Analogamente non ci aspettiamo interrogazioni parlamentari tipo quelle scattate perché qualche signor nessuno indossava in qualche programma di serie B abiti o gioielli di griffe. Un comportamento censurato proprio dall’ineffabile Del Noce che forse si sente un po’ troppo "super partes". La Rai, purtroppo, è pubblica sulla carta, ma per nulla "nazionale" quando riguarda settori strategici della nostra economia. Per dirla tutta, il brindisi con lo Champagne francese è in linea con i tempi dedicati dalla tv di Stato (e ancora una volta Rai 1 in testa) a promuovere in ogni modo la guida Michelin sulla ristorazione (prodotto francese che ultimamente ha l’obbiettivo di mettere un tappo alla ristorazione italiana da noi e nel mondo…) a discapito di quelle de concorrenti italiani. Basterebbe un semplice controllo del Garante ai tempi dedicati a questo argomento nei mesi scorsi. Provincialismo, mancanza di stile o scarso senso delle istituzioni? Personalmente aggiungo che trovandomi all’estero per il Capodanno, per non sbagliare, mi ero portato una bottiglia di spumante italiano…

Detto ciò non ci resta che continuare a fare il nostro lavoro per tutelare e promuovere la ristorazione e il Made in Italy a Tavola e invitare i produttori di spumante a valutare bene dove investire i loro soldi perché non è solo in Rai che hanno brindato, anche se magari in forme meno eclatanti, con vino francese.

Lucio Tordini

redazione

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