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Dalla mediocrità ed all’aura mediocrità, e cosa cambiare.
7.01.2009
Dalla mediocrità ed all’aura mediocrità, e cosa cambiare di Giovanni Rodriguez

Ogni anno in Italia migliaia di giovani promesse prendono il largo dall’Italia, anzi manco partono,bensì fuggono. Il paradosso è evidente, e rende ancor più desolante l’esodo di talenti che altrimenti potrebbero elevare il nostro tenore culturale. Pagati all’estero dalle quattro alle cinque volte in più, e con contratti più rassicuranti che non i nostri “precari”, il dramma è ben più profondo della misera paga, ma affonda in ragioni che avviliscono il nostro modo di vivere e comportarsi in una nazione che vorremmo definire civile, collocata fra le prime potenze al mondo,ma che le batte tutte per raccomandazioni e corruzione, e conseguentemente fra le ultimissime in relazione ai meriti secondo i quali i nostri giovani potrebbero trovare nella nostra società una degna collocazione. Dalla politica dove i portaborse troveranno “alloggio” in “Parlamento” degni rappresentanti di una categoria,quella dei “Signorsì” e dei “pianisti”, e che da perfetti sconosciuti nella loro nuova collocazione sono felici e soddisfatti di aver raggiunto “ un’aura mediocrità, soddisfatti dell’obiettivo raggiunto dopo un cursus degno del loro onesto servilismo, oppure negli enti pubblici ed aziende di Stato,con concorsi perlopiù adusi a favorire certi più che altri, e fino alle Università, dove parentele, amicizie di famiglia, interessi particolari e di protezione di certi status quo, comportano un generale degrado premiante per gli adulatori del pensiero, che poi si liquefà al primo raggio di sole.Tutti vengono così premiati da destra a sinistra, rendendo perciò ineluttabile la pratica della raccomandazione e della prevaricazione dei demeriti degli uni sui meriti degli altri. La cosa grave ancora da evidenziare è che la generale mediocrità fa in modo che le responsabilità individuali divengano collettive, e mai nessuno paga, con conseguenze devastanti per la nostra economia. Siamo governati così da gente impreparata e mediocre. I nostri precari bocciati in Italia ed inspiegabilmente emarginati, all’estero poi come una magia, si trasformano ancora trentacinquenni in professori associati. In Italia solo lo 0,005% ha meno di questa età, e secondo le stime più recenti ben 13-14.000 ricercatori si sono collocati negli Stati Uniti, e di questi la metà è specializzata ai massimi livelli In una statistica dell’ERC,il Consiglio Europeo delle ricerche, ben 35 italiani su 300 risultano vincitori su 9000 concorrenti, 40 della Germania,32 francesi, e 30 inglesi. Vincitori senza trucchi, e parentele varie, sono giovani nostri cervelli che andranno ad arricchire le economie degli altri, e certamente non le nostre.

Per concludere il mio messaggio è chiaro, ed è rivolto ai nostri giovani , perché non entrino o cerchino di entrare nel pattugione dei mediocri, per raggiungere una volta sistemati l’AURA MEDIOCRITA,oltre che ad un PARTITO che sia capace di sistemarli.. La nostra Italia, quella che vorremmo, che è ben diversa da quella “fasulla”. Essere e non sembrare, questo l’invito alle nuove generazioni ed a un PARTITO che lo sappia interpretare, iniziando una politica di meritocrazia che livelli in alto i suoi giovani, e non verso il basso, e non di una Italia fatta di affari e sogni proibiti, non di schiene piegate e servili, bensì di schiene dritte che lottano per farsi una strada frutto di studio, meriti,.sudore e lavoro,.Questa è la strada da percorrere per un CAMBIAMENTO ed un PROGRAMMA di un PARTITO che voglia vedere lontano e non nell’immediato. Abolire le raccomandazioni, i favoritismi, i giochi di potere che alla lunga sfasciano anzicchè aggregare, così come dare un taglio a quel gigantesco intreccio di pubblico e privato, con uno Stato non gestore ma programmatore, con un mercato davvero libero da monopoli e corporativismi, dove finalmente si dia spazio ed incarichi a chi merita, crescendo con questo credo le nuove generazioni che vogliamo aderiscano e si accostino fiduciosi a chi saprà dargli queste certezze. Ne abbiamo tutti abbastanza dei fallimenti,dei compromessi e delle false ideologie fondate su sogni irrealizzabili, l’unica strada che potrà dare speranza ai giovani e ad un nuovo PARTITO ad esso necessariamente collegato, è questa, è la nuova politica che si chiede, per coltivare una speranza di un futuro incerto, non altro.

Giovanni Rodriguez

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