25.01.2009
IL PARLAMENTO DISCUTE SUL CONGEDO DI MATERNITÀ E PATERNITÀ. Un'audizione pubblica sul congedo di maternità e paternità , organizzata dalla Commissione Donne del Parlamento europeo questa settimana, ha fatto emergere il problema dell'iniqua suddivisione delle responsabilità familiari tra i due genitori.
Ben immaginabili le conseguenze di tale disparità per la donna: da un'iniziale discriminazione già al colloquio di lavoro, al mancato godimento di una serie di vantaggi legati alla professione fino alla difficoltà di progredire in carriera nonostante il livello di studi raggiunti.
Un'equa divisione dei compiti e un maggior coinvolgimento dell'uomo sarebbero quindi i primi passi verso una vera uguaglianza e parità di trattamento, nonché verso una possibile conciliazione tra vita professionale, privata e familiare. Senza dimenticare inoltre che devono essere garantiti gli stessi diritti alle donne imprenditrici autonome e alle donne dipendenti o che lavorano insieme al coniuge.
Nasce così la necessità di rivedere la direttiva del '92 concernente l'attuazione di misure volte a promuovere la situazione femminile prima e dopo il parto, proprio allo scopo di migliorare la tutela delle gestanti per un buon recupero post-parto ed un più semplice reintegro nel mercato del lavoro. La Commissione ha già proposto, tra le varie modifiche, l'estensione della durata minima del congedo di maternità da 14 a 18 settimane ininterrotte, di cui almeno 6 dopo il parto. Ora si tratta di vedere quali nuovi obiettivi si riusciranno a raggiungere.
Sabina Mincolelli
Fonte: http://www.delegazionepse.it/canali.asp?id=11554
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