25.01.2009
PRESIDENZA CECA: 20 RIGHE BASTANO PER LA CULTURA?. Sono solamente 20 le righe dedicate alla cultura e all'audiovisivo nel programma della Presidenza Ceca, che ha inaugurato il proprio semestre il 1° gennaio. Ma forse è meglio così, poiché sull'educazione, cui è dedicata maggior attenzione, la ricetta ceca per uscire dalla crisi e per rafforzare la coesione sociale consiste nel chiedere maggiore flessibilità verso le esigenze del settore privato e dell'industria, e ad allineare le finalità dell'istruzione e della formazione a quelle del mondo imprenditoriale.
Da un Paese palesemente euroscettico e con un semestre di presidenza castrato dalle elezioni europee di giugno, non ci si può aspettare molto, soprattutto dopo la presidenza francese cui va riconosciuto di aver ridato centralità all'Europa almeno nella gestione della crisi finanziaria e del pacchetto sul cambiamento climatico.
E l'audizione, in Commissione Cultura del Parlamento Europeo, dei due Ministri dell'Istruzione, Ondřej Liška, e della Cultura, Václav Jehlička , ha tolto ogni dubbio su eventuali aspettative. Tra le priorità , il sostegno alla cultura come catalizzatore della creatività nella Strategia di Lisbona. Ci si concentrerà su tre grandi temi che associano la creatività alla società , all'insegnamento, e all'economia. La Presidenza Ceca per questo obiettivo, promuoverà un "Forum per la Creatività Europea". Altro asse strategico, la digitalizzazione del contenuto culturale, con una conferenza a maggio, a Praga sulla Biblioteca digitale europea.
In merito alla politica audiovisiva, la Presidenza si limiterà a consolidare la legislazione e le politiche attualmente in atto, ponendo maggiore attenzione alla sensibilizzazione e all'educazione dei cittadini sulla pirateria e sulle comunicazioni commerciali. Anche in questo caso, lo strumento identificato per raggiungere quest'obiettivo è una conferenza, a marzo, a Praga, dall'interessante titolo "Audiovisivo e Diritti d'autore: Responsabilità dei fornitori di contenuti e degli utenti". Il recepimento della Direttiva sui Servizi Audiovisivi, le differenze che sempre più si delineano tra Stati membri sull'approccio alla pubblicità e al product placement e l'educazione ai media, sono alcune delle tematiche che verranno trattate nella medesima conferenza. In sede di Consiglio, il Ministro Jehlička vuole invece farsi promotore di un'iniziativa di cooperazione audiovisiva con i Paesi Terzi, ma stranamente nessuna conferenza in merito.
Marisella Rossetti
Fonte: http://www.delegazionepse.it/canali.asp?id=11556
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