9.02.2009
ACCORDO SEPARATO SULLE REGOLE DELLA CONTRATTAZIONE: LA RISPOSTA DELLA CGIL AD UN ATTO DI INAUDITA GRAVITÀ.
Mentre ancora una volta il Governo non
assume alcuna decisione per fronteggiare
la crisi e sostenere il potere di acquisto di
retribuzioni e pensioni, lo scorso 22
gennaio lo stesso Governo, le Associazioni
imprenditoriali con CISL, UIL e UGL
hanno raggiunto un accordo sul sistema
della contrattazione: pubblichiamo in
questo numero le principali ragioni che
hanno fatto decidere alla CGIL di non
firmare.
Diciamo subito che la scelta di escludere
la CGIL è un fatto grave di per sé: ancor
più grave dal momento che si tratta di un
accordo che riguarda le "regole del
gioco". Perché è gravissimo escludere
dalla pattuizione delle regole il sindacato
più rappresentativo: significa che, in
realtà , non si vuole che esistano regole.
Intendiamo dare una risposta forte a
questo atto deliberato di rottura. Per
questo la CGIL, con il voto unanime del
Direttivo nazionale, ha deciso di:
• Indire quattro ore di sciopero che
saranno effettuate con modalità decise
dalle strutture;
• promuovere una campagna di
assemblee in tutti i luoghi di lavoro e sul
territorio per spiegare i contenuti
dell’accordo separato e le ragioni del no della CGIL;
• chiedere a CISL e UIL
l’organizzazione di un referendum per
sottoporre l’intesa
nizzazione di un referendum per
sottoporre l’intesa separata al giudizio delle
lavoratrici e dei lavoratori; qualora CISL e
UIL non si rendessero disponibili, la CGIL
promuoverà in ogni caso le forme più
appropriate di consultazione di lavoratori,
pensionati e cittadini;
• indire una grande manifestazione
nazionale a Roma per sabato 4 aprile con al
centro i temi della crisi e le proposte della
CGIL per uscirne.
In Lombardia, terremo un grande incontro
con Guglielmo Epifani, mercoledì 4 marzo a
Milano al quale sono invitati fin da ora tutti i
delegati e le delegate, pensionate e
pensionati ed i nostri gruppi dirigenti di
ogni livello.
Con l’accordo separato del 22 gennaio si è
aperta una fase nuova e difficile, molto
difficile.
La CGIL intende restare in campo, rifiutando
di essere spinta all’isolamento o
all’arroccamento, ma sostenendo con forza le
proprie idee e proposte, per far uscire il
Paese dalla crisi e per realizzare una positiva
e responsabile stagione di contrattazione ad ogni livello.
Fonte cgil nazionale
Welfare Italia
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