28.02.2009
LA RATIFICA DELLA CONVENZIONE ONU DEI DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI: "UN SEGNALE FORTE DEL PARLAMENTO. PIU’ RISORSE PER LE PARI OPPORTUNITA’". Intervista a G. Bellezza "Finalmente una buona notizia": questo è il commento dell'Uisp. Dopo il Senato, anche la Camera il 24 febbraio ha approvato all’unanimità la legge di ratifica della Convenzione delle Nazioni Uniti sui diritti delle persone con disabilità . Come indicato nel primo articolo, scopo della Carta è "promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità , e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità ". Manca soltanto la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale affinché la ratifica diventi operativa. La legge istituisce anche l’Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità che avrà il compito di redigere periodicamente un rapporto sulle azioni e gli interventi concreti di attuazione della ratifica.
"E’ una buona notizia – commenta Giuliano Bellezza, responsabile nazionale area Diritti e welfare Uisp – La Convenzione sviluppa il principio delle pari opportunità e della non discriminazione. L’obiettivo è quello di promuovere qualsiasi possibile azione per contrastare le diversità di trattamento per i cittadini portatori di handicap". Un segnale importante in un momento in cui lo stato sociale è messo in crisi dallo scenario economico e dalle scelte del Governo. "Pur essendo l’Italia un paese con una legislazione avanzata in materia, ancora oggi l’integrazione vera è subordinata alla disponibilità economica degli Enti locali. Il fatto che in una situazione di crisi il nostro Parlamento ratifichi questo documento va accolto con piacere. Nel momento in cui il Governo sta elaborando i provvedimenti attuativi della Finanziaria il Parlamento da un’indicazione precisa per dire che ci sono delle priorità sulle quali investire".
L’articolo 30 della Convenzione è dedicato alla "Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport", e tra le altre cose impegna gli "Stati Parti" ad adottare le misure adeguate per "incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli". "Non solo lo sport ha un valore sociale molto forte – aggiunge Bellezza – ma per i cittadini disabili ha una peculiarità trattamentale. Come Uisp, anche in collaborazione con altri soggetti attivi su questo fronte come l’Anpis (Associazione nazionale polisportive per l'integrazione sociale), crediamo che attraverso lo sport sia possibile affrontare meglio i percorsi di cura e di uscita dalla cura, anche per persone con forti disagi ti tipo psichico". "Resta ancora tanto da fare – ha concluso – è necessario intervenire sul piano culturale nel paese per superare le barriere che relegano in tante circostanze i cittadini disabili in condizioni di marginalità . Nella scuola, nel mondo del lavoro, nelle famiglie, la disabilità significa solitudine. Lo sport, il nostro sport, l’Uisp devono mandare un messaggio chiaro: la Convenzione da noi è legge da 60 anni!".
Fonte: UISP Cremona
Welfare Italia
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