10.03.2009
Il 19 marzo a Roma, presso la sede della Coldiretti, primo vertice mondiale di tutti i leader delle organizzazioni agricole appartenenti al G8. E’ stato convocato il primo vertice mondiale di tutti i leader delle maggiori Organizzazioni agricole dei Paesi appartenenti al G8 per discutere di agricoltura, alimentazione, ambiente ed energie alternative nel tempo della crisi. Lo rende noto il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che il "G8 Farmers’ Union" si svolge in vista del vertice dei Capi di Stato e di Governo del prossimo luglio alla Maddalena e coinvolge i rappresentanti delle agricolture di Giappone, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Inghilterra, Russia e Italia, per la prima volta tutti insieme nel nostro Paese. Un incontro che – sottolinea la Coldiretti – è determinante per la definizione delle dinamiche della produzione agricola mondiale con evidenti effetti sulle disponibilità alimentari e quindi sui redditi di cittadini ed imprese.
Al centro dello storico appuntamento, fissato per giovedì 19 marzo nei saloni di Palazzo Rospigliosi a Roma in via XXIV Maggio 43, il confronto sui temi della sicurezza alimentare, dei prezzi, della fame e della salvaguardia dell’ambiente con l’obiettivo di fermare le speculazioni e garantire cibo sicuro al giusto prezzo alla comunità internazionale. "Numerosi illustri ospiti saranno presenti, tra esponenti delle Istituzioni nazionali, europee ed internazionali, a partire dai rappresentanti delle Ambasciate, della Fao, dell’Ifad, del Copa, del Ceja, oltre al Ministro delle Politiche Agricole Zaia. I lavori si concluderanno con la firma della dichiarazione comune che verrà presentata ai Ministri agricoli dei singoli Paesi e ai Capi di Stato e di Governo del vertice del G8 – sottolinea Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti Cremona –. Questo importante appuntamento, accolto presso la sede nazionale della Coldiretti, è la conferma dell’impegno preso dalla nostra Organizzazione ad essere presente, ad agire con serietà , con un progetto forte e concreto, in tutti i contesti nei quali si gioca la partita della difesa dell’agricoltura made in Italy e delle nostre imprese. E’ quella che noi definiamo ‘la responsabilità del fare’, vale a dire la forza di agire, proporre, intervenire, con autorevolezza e credibilità , vicini alle imprese e dunque lontani dalla troppo facile demagogia, dando un reale contributo al superamento della crisi, partendo dalla riscoperta e dal riconoscimento della centralità dell’agricoltura".
Fonte: Coldiretti
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