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Federalismo fiscale: dai Comuni del Nord un appello per salvarsi
26.03.2009

Federalismo fiscale: dai Comuni del Nord un appello per salvarsi dalla crisi. IN ATTESA DEL FEDERALISMO FISCALE AI COMUNI CERTEZZA DI RISORSE COL 20% DELL'IRPEF. OCCORRE UNA MODIFICA DEL PATTO DI STABILITÀ PER FARE INVESTIMENTI CONTRO LA CRISI.

Certezza di risorse ai Comuni: è questo il tema emerso dall'incontro di oggi a Roma fra gli Uffici di presidenza delle ANCI delle Regioni del Nord, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, volto a individuare iniziative finalizzate a garantirle.

Il presidente di Anci Lombardia, Lorenzo Guerini, la regione che rappresenta uno dei motori economici d'Europa, sintetizza la posizione dei presenti: «Rivolgiamo un appello perché i Comuni vogliono affrontare la crisi facendo investimenti e aiutando i cittadini in difficoltà. Con le regole attuali questo non è possibile. Ogni anno cambiano e diminuiscono le risorse a nostra disposizione mentre ci viene richiesto di svolgere sempre più compiti e funzioni e stiamo arrivando ad un punto di massima sollecitazione. Contrariamente a quanto può apparire, la realizzazione completa del federalismo fiscale richiederà ancora lunghi anni. Di questo passo, i Comuni rischiano di arrivarci morti. Per queste ragioni il Governo deve emanare al più presto il decreto delegato che assicuri l'autonomia finanziaria ai Comuni e traduca in atti concreti e coerenti i contenuti della mozione recentemente approvata dalla Camera dei Deputati. Ai Comuni deve spettare un tributo proprio che può essere una razionalizzazione delle imposizioni oggi esistenti sugli immobili».

«Non possiamo aspettare ancora in queste condizioni» ha proseguito Vanni Mengotto presidente di ANCI Veneto, «Nella nostra Regione è partito un forte movimento di sindaci che hanno proposto che ai Comuni resti il 20% dell'IRPEF prodotta sul proprio territorio con una legge di iniziativa popolare. Ora questa richiesta è fatta propria dalle stesse ANCI regionali oggi presenti. Siamo convinti che il federalismo fiscale sia importante per il paese intero e per i Comuni, per coniugare autonomia e responsabilità. Insieme chiediamo che ci sia la costruzione di un vero federalismo istituzionale che completi la transizione italiana definendo compiti e funzioni dei diversi livelli di governo. Va eliminata quella sovrapposizione di compiti e funzioni che allunga tempi di decisione e di realizzazione con un conseguente aumento dei costi».

«Sono centinaia i Comuni che hanno già aderito a questa proposta di legge» ha sostenuto Amalia Neirotti, presidente di ANCI Piemonte, «e noi oggi chiediamo ai Parlamentari espressione delle nostre regioni di sostenerla perché i Comuni hanno bisogno di certezze finanziarie da subito per rispondere alle domande di sviluppo e di sostegno sociale che salgono dai nostri cittadini».

«Con questa nostra iniziativa vogliamo chiedere al Parlamento e, in particolare ai parlamentari espressione delle nostre regioni, di prendere in esame la nostra proposta e di sostenerla. Non si può andare avanti senza ascoltare con attenzione i Comuni» conclude Gianfranco Pizzolitto, Presidente dell'ANCI Friuli.

Ketchum - ufficio stampa Anci Lombardia

Massimo Garanzini, massimo.garanzini@ketchum.it, 02.624119.44, 346.0018467

Sonia Nobilini, sonia.nobilini@ketchum.it, 02.624119.43, 346.8442041

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