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Primo tavolo di lavoro sull’utilizzo plurimo del Po
8.04.2009

Primo tavolo di lavoro sull’utilizzo plurimo del Po. Sistemazione a corrente libera e regimazione: il futuro del "grande fiume" A breve la redazione del contratto di fiume. Il futuro del Po si snoda tra la sistemazione a corrente libera e la successiva regimazione tra Cremona e Foce Mincio: dalle parole si è passati ai fatti, con l’insediamento del primo tavolo di lavoro e confronto su tali tematiche. Presenti in sala il presidente della Provincia, on. Giuseppe Torchio con il vice Agostino Alloni, Daniele Soregaroli del Comune di Cremona, ing. Luigi Mille e Ferrari dell’Aipo, Marco Macchiavelli della Regione Emilia Romagna, il presidente Società Porto polo logistico, Giorgio Albera, ing. Picarelli Autorità Bacino del Po, dr. Piccoli e Gianpaolo Scaratti dell’ALOT, Marco Novelli e dr. Marcello Lenzi della Regione Lombardia, il presidente della Commissione provinciale Massimiliano Sciaraffa ed il consigliere Carlo Rusca, Spaggiari assessore trasporti della Provincia di Reggio Emilia, Vittorio Peruzzi Infrastrutture Lombarde, Alessandro Paoletti di Aipo, Luca Lanini Fondazione ITL (istituto trasporti logistica Emilia Romagna e rappresentante Cattolica di Piacenza), Alessio Monfardini e ing. Ivano Galvani dell’Arni, Stefano Croci dello Studio Paletti, rappresentanti della Provincia di Ferrara e della Provincia di Mantova.

Il dirigente della Regione Lombardia, Marcello Lenzi ha ribadito come la "Regione Lombardia creda profondamente nella regimazione e sistemazione multifunzionale del Po".

Alloni ha presentato, quindi, l’incontro propedeutico al sostegno di regimazione del Po, da Isola Serafini a Foce Mincio, predisposto da Aipo con Infrastrutture Lombarde, per rendere navigabile il fiume tutto l’anno, garantendo un deflusso minimo vitale, con particolare attenzione alla rinaturazione golenale.

Il focus, quindi, si è concentrato sull’uso plurimo delle acque, contesto in cui si inserisce il polo di Tencara ed il Porto di Cremona, con una vera politica intermodale, per una reale autostrada del mare. "Su tali questioni ci credono il Commissario Europeo Tajani ed il Governo assieme alle Regioni, non possiamo stare con le mani in mano – ha precisato Alloni – Dobbiamo procedere con la sistemazione del Po a corrente libera per poi arrivare alla regimazione".

Lo sviluppo sostenibile punta sullo mobilità sostenibile e quindi passa attraverso un contratto di fiume per operare attivamente sul bacino idrografico padano-veneto.

L’ing. Luigi Mille di Aipo, ha poi presentato l’ intervento di sistemazione del Po a "corrente libera", redatto da AIPo per conto della Regione Lombardia, in sinergia con Arni, che garantirà un fondale di almeno 2 metri per 340 giorni/anno (costo complessi vo di 77 milioni di euro, primo stralcio di 16 milioni di euro) e il prof. Alessandro Paoletti ha presentato gli studi di prima fase della regimazione per superare le criticità del Po, tra cui l’andamento monocorsuale per lunghi periodi dell’anno del fiume.

Tra gli obiettivi della regimazione: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume, miglioramento delle condizioni di navigabilità, produzione di energia idroelettrica da fonte rinnovabile, miglioramento delle possibilità di derivazione a fini irrigui, innalzamento e stabilizzazione delle falde idriche, maggiore disponibilità di risorsa idrica da gestire durante i periodi siccitosi, riqualificazione paesistica ed ambientale.

Notevole la produzione di energia pulita attraverso l’idroelettrico, con 4 sbarramenti: circa 900.000 MWh/anno, circa il 3% di tutta la produzione energetica idroelettrica nazionale, che rende praticamente totalmente autofinanziabile il progetto multiobiettivo. Dati incrementabili con un quinto sbarramento, ipotesi, quest’ultima, richiesta anche dagli enti locali mantovani.

L’Ass. Spaggiari della Provincia di Reggio Emilia è fermamente convinto nella direzione da intraprendere, utilizzando il Po come via naturale verso l’Adriatico, avviando un confronto ed un dialogo serrato con tutti i soggetti interessati delle due sponde. Un progetto che migliorerà lo stato attuale del Po e del suo ambiente, con benefici per l’ecosistema.

Nel chiudere il lavori, dopo il confronto tra i presenti, il presidente Giuseppe Torchio ha precisato come "la novità sia l’interesse molto forte delle Regioni, degli operatori fluviali e dei portatori di interessi: ora va chiusa la partita dell’Autorità di Bacino, con l’elezione del Segretario dell’Autorità, non più rinviabile. Soprattutto in un momento in cui i fondi Fas dedicati al progetto "Valle fiume Po" sono passati sotto alla Presidenza del Consiglio, nel capitolo della protezione civile, senza dimenticare il periodo di grande crisi economica". Secondo il presidente Torchio va sempre più fatta azione di sistema, con tutti i porti e le realtà che insistono sul fiume Po, per arrivare celermente al contratto di fiume.

Ciò significa anche l’attivazione di un sito containers, dopo la soluzione della questione legata alla Dogana portuale a Cremona, permettendo alle navi di partire e ritornare a Marghera cariche di merci, togliendo sempre più camion dalle strade, con una reale intermodalità.

Giorgio Albera della società polo logistico, condivide la strada intrapresa, richiedendo una riunione specifica con gli operatori economici per la presentazione della sistemazione a corrente libera, che garantirebbe un incremento del trasporto merci su acqua, per arrivare all’1% del trasporto regionale, per essere realmente competitivo e moderno. In tal senso, se ciò si attuasse, la Fagioli Group sarebbe disponibile a garantire una navetta merci da e per Cremona-Marghera.

Carlo Rusca ha chiesto di velocizzare gli interventi, con risorse già disponibili, per non attendere ancora anni prima di mettere mano al fiume.

Infine l’assessore del Comune di Cremona Daniele Soregaroli ha fatto presente come si debba puntare all’interno del progetto multiobiettivo del Po, su trasporti ed energia, con un percorso concertativi allargato.

Recentemente, tra l’altro, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna hanno stilato attivato un piano di intenti ed indirizzi , tra cui anche la regimazione del Po. Dopo l’interesse elevato da parte dei presenti, il tavolo è aggiornato a fine maggio.

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