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L’Italia non merita un Presidente del Consiglio come questo
4.09.2003

"Il Presidente del Consiglio ha immediatamente accolto l’appello dei Presidenti della Camera e del Senato di abbassare i toni del confronto politico affermando che i giudici per fare quel lavoro devono ‘essere mentalmente disturbati’ e ‘diversi dal resto della razza umana’. Si vede, ancora una volta, quali siano i sentimenti liberali di Berlusconi.

Un grande paese come l’Italia non merita un Presidente del Consiglio come questo".

Questo il commento di Vannino Chiti, coordinatore della Segretaria nazionale dei Ds, alle affermazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rilasciate in una intervista al giornale inglese "The Spectator".

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Oramai l’on. Bondi è fuori controllo, forse non risponde più nemmeno a se stesso, si è rapidamente trasformato in una grottesca caricatura. Prendiamo atto che questa è la riposta di Forza Italia e del centro destra agli appelli alla moderazione ed ad abbassare i toni avanzati dai Presidenti di Camera e Senato. Ecco chi avvelena la vita politica del paese. Gli italiani sapranno giudicare, speriamo che ne abbiano l’opportunità al più presto. Nessun paese democratico e civile merita questa classe politica di governo".

Lo afferma Roberto Cuillo, portavoce del Segretario nazionale dei Ds Piero Fassino.

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Franceschini: Ha oltrepassato se stesso

"Chi è chiamato a svolgere il ruolo di presidente del Consiglio e di presidente di turno dell’Unione europea dovrebbe avere come requisiti minimi l’uso dell’equilibrio e del buon senso". Lo afferma Dario Franceschini, coordinatore dell’esecutivo della Margherita, a proposito dell’intervista del premier al settimanale britannico Spectator.

"Berlusconi - osserva Franceschini - ha oltrepassato se stesso. Di questo passo i suoi comportamenti e le sue parole creeranno danni nei rapporti tra le istituzioni e i poteri dello Stato tali da richiedere anni per essere sanati".

"Chi gli è vicino - conclude - anziché adularlo, se ha a cuore i problemi dello Stato, provi a controllarlo o almeno a calmarlo".

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Allucinanti dichiarazioni di Berlusconi:

«I giudici? Sono tutti matti, mentalmente disturbati»

«Questi giudici sono doppiamente matti. Per prima cosa, perchè lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perchè sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana».

Chi lo dice? Naturalmente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in un'intervista rilasciata a Boris Johnson, direttore di «The Spectator» e Nicholas Farrel, editorialista de «La Voce di Rimini», attacca tutti i suoi nemici: i giudici, la Sinistra, i giornalisti. E lo fa armandosi della sua nuova specializzazione: la psicanalisi.

Ai giornalisti britannici che gli chiedono se secondo lui Giulio Andreotti sia un mafioso, Berlusconi risponde: «Ma no, ma no. Andreotti è troppo intelligente. Guardate, Andreotti non è mio amico. Lui è di sinistra. Hanno creato questa menzogna per dimostrare che la Democrazia Cristiana, che è stata per 50 anni il partito più importante nella nostra storia, non era un partito etico, ma un partito vicino alla criminalità. Ma non è vero. È una follia».

Finito con i giudici, Berlusconi incomincia ad attaccare la Sinistra: «Dopo la caduta del Muro di Berlino, il Partito comunista, la Sinistra, era stato sconfitto dalla storia, non fu processato per la complicità morale con i crimini dei regimi comunisti che loro avevano sempre appoggiato, dalla Cambogia a Fidel Castro a Milosevic».

Secondo Berlusconi, il Partito comunista italiano appoggiava questi regimi «perchè la sinistra ha sempre avuto un'attrazione fatale per la dittatura». «Non furono portati in tribunale - aggiunge - perchè la sinistra fece infiltrare i suoi uomini in tutti i punti nodali dello Stato, cioè le scuole, i giornali, le stazioni tv, la magistratura, nel sistema nervoso centrale dello Stato. Invece di essere processati, usarono le loro infiltrazioni per portare in tribunale tutti gli altri partiti a cui la storia aveva dato ragione».

Dopo le accuse, la difesa. Ai cronisti che gli chiedono perchè il settimanale britannico non lo creda adatto a governare l'Italia, Berlusconi risponde che «L'Economist ha mescolato tutto, ha fatto un grande e fondamentale errore confondendo le guardie con i ladri. Ha preso i protettori della democrazia e della libertà per i ladri, e ha preso i ladri per le guardie».

«Non ho mai guadagnato un soldo nella mia vita dalla politica. Ho messo i

miei soldi nella politica, sì, per finanziare Forza Italia. Non oso telefonare al mio gruppo perchè un solo operatore telefonico potrebbe dire "Berlusconi sta chiamando". E per il conflitto di interessi - aggiunge - è tutto il

contrario, perchè ho dovuto vendere tutto il mio sistema di grandi negozi in quanto i comunisti non volevano comprare da me e avevano una strategia "BB", boicotta Berlusconi. Le autorità di Sinistra non mi davano nessun nuovo permesso per costruire negozi, e non ho chiesto alla Destra perchè si sarebbe potuto pensare che io avessi un interesse, quindi i miei figli hanno deciso di vendere».

Finito qui? No, mancano i giornalisti, altra categoria non molto amata dal nostro presidente del Consiglio. Gli viene chiesto perchè tutti i commentatori lo attaccano e Berlusconi risponde: «Credo ci sia un elemento di gelosia in ognuna di queste persone perchè non riesco a trovare un'altra spiegazione. Tutti questi giornalisti, Biagi, Montanelli, erano più anziani di me e credevano di essere loro quelli importanti nel nostro rapporto. Poi il rapporto si è capovolto e io sono diventato ciò che loro stessi volevano essere. Dunque dato che loro non mi sono politicamente affini, si è sviluppato un sentimento irrazionale tra giornalisti italiani molto famosi».

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leggi il testo integrale dell'allucinante intervista nella sezione 'Il Punto'

 

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