"Il Presidente del Consiglio ha immediatamente accolto l’appello dei Presidenti della Camera e del Senato di abbassare i toni del confronto politico affermando che i giudici per fare quel lavoro devono ‘essere mentalmente disturbati’ e ‘diversi dal resto della razza umana’. Si vede, ancora una volta, quali siano i sentimenti liberali di Berlusconi.
Un grande paese come l’Italia non merita un Presidente del Consiglio come questo".
Oramai l’on. Bondi è fuori controllo, forse non risponde più nemmeno a se stesso, si è rapidamente trasformato in una grottesca caricatura. Prendiamo atto che questa è la riposta di Forza Italia e del centro destra agli appelli alla moderazione ed ad abbassare i toni avanzati dai Presidenti di Camera e Senato. Ecco chi avvelena la vita politica del paese. Gli italiani sapranno giudicare, speriamo che ne abbiano l’opportunità al più presto. Nessun paese democratico e civile merita questa classe politica di governo".
Lo afferma Roberto Cuillo, portavoce del Segretario nazionale dei Ds Piero Fassino.
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Franceschini: Ha oltrepassato se stesso
"Chi è chiamato a svolgere il ruolo di presidente del Consiglio e di presidente di turno dell’Unione europea dovrebbe avere come requisiti minimi l’uso dell’equilibrio e del buon senso". Lo afferma Dario Franceschini, coordinatore dell’esecutivo della Margherita, a proposito dell’intervista del premier al settimanale britannico Spectator.
"Berlusconi - osserva Franceschini - ha oltrepassato se stesso. Di questo passo i suoi comportamenti e le sue parole creeranno danni nei rapporti tra le istituzioni e i poteri dello Stato tali da richiedere anni per essere sanati".
"Chi gli è vicino - conclude - anziché adularlo, se ha a cuore i problemi dello Stato, provi a controllarlo o almeno a calmarlo".
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Allucinanti dichiarazioni di Berlusconi:
«I giudici? Sono tutti matti, mentalmente disturbati»
«Questi giudici sono doppiamente matti. Per prima cosa, perchè lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perchè sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana».
Chi lo dice? Naturalmente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in un'intervista rilasciata a Boris Johnson, direttore di «The Spectator» e Nicholas Farrel, editorialista de «La Voce di Rimini», attacca tutti i suoi nemici: i giudici, la Sinistra, i giornalisti. E lo fa armandosi della sua nuova specializzazione: la psicanalisi.
Ai giornalisti britannici che gli chiedono se secondo lui Giulio Andreotti sia un mafioso, Berlusconi risponde: «Ma no, ma no. Andreotti è troppo intelligente. Guardate, Andreotti non è mio amico. Lui è di sinistra. Hanno creato questa menzogna per dimostrare che la Democrazia Cristiana, che è stata per 50 anni il partito più importante nella nostra storia, non era un partito etico, ma un partito vicino alla criminalità . Ma non è vero. È una follia».
Finito con i giudici, Berlusconi incomincia ad attaccare la Sinistra: «Dopo la caduta del Muro di Berlino, il Partito comunista, la Sinistra, era stato sconfitto dalla storia, non fu processato per la complicità morale con i crimini dei regimi comunisti che loro avevano sempre appoggiato, dalla Cambogia a Fidel Castro a Milosevic».
Secondo Berlusconi, il Partito comunista italiano appoggiava questi regimi «perchè la sinistra ha sempre avuto un'attrazione fatale per la dittatura». «Non furono portati in tribunale - aggiunge - perchè la sinistra fece infiltrare i suoi uomini in tutti i punti nodali dello Stato, cioè le scuole, i giornali, le stazioni tv, la magistratura, nel sistema nervoso centrale dello Stato. Invece di essere processati, usarono le loro infiltrazioni per portare in tribunale tutti gli altri partiti a cui la storia aveva dato ragione».
Dopo le accuse, la difesa. Ai cronisti che gli chiedono perchè il settimanale britannico non lo creda adatto a governare l'Italia, Berlusconi risponde che «L'Economist ha mescolato tutto, ha fatto un grande e fondamentale errore confondendo le guardie con i ladri. Ha preso i protettori della democrazia e della libertà per i ladri, e ha preso i ladri per le guardie».
«Non ho mai guadagnato un soldo nella mia vita dalla politica. Ho messo i
miei soldi nella politica, sì, per finanziare Forza Italia. Non oso telefonare al mio gruppo perchè un solo operatore telefonico potrebbe dire "Berlusconi sta chiamando". E per il conflitto di interessi - aggiunge - è tutto il
contrario, perchè ho dovuto vendere tutto il mio sistema di grandi negozi in quanto i comunisti non volevano comprare da me e avevano una strategia "BB", boicotta Berlusconi. Le autorità di Sinistra non mi davano nessun nuovo permesso per costruire negozi, e non ho chiesto alla Destra perchè si sarebbe potuto pensare che io avessi un interesse, quindi i miei figli hanno deciso di vendere».
Finito qui? No, mancano i giornalisti, altra categoria non molto amata dal nostro presidente del Consiglio. Gli viene chiesto perchè tutti i commentatori lo attaccano e Berlusconi risponde: «Credo ci sia un elemento di gelosia in ognuna di queste persone perchè non riesco a trovare un'altra spiegazione. Tutti questi giornalisti, Biagi, Montanelli, erano più anziani di me e credevano di essere loro quelli importanti nel nostro rapporto. Poi il rapporto si è capovolto e io sono diventato ciò che loro stessi volevano essere. Dunque dato che loro non mi sono politicamente affini, si è sviluppato un sentimento irrazionale tra giornalisti italiani molto famosi».
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