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Boccadasse:ma che bella botta !!!!
12.04.2009

Boccadasse:ma che bella botta !!!! La complicatissima vicenda della trasformazione dell'area della ex rimessa Amt di Boccadasse ha imboccato uno " svincolo " che fa intravvedere un lieto fine ( forse ).

La vicenda è risaputa e ancora da districare nei suoi risvolti giuridico amministrativi, ma , in attesa che l'inchiesta della magistratura faccia il suo corso e che la procura chiuda la partita ( im maniera ovviamente decisiva ), la strada che l'Amministrazione ha proposto nella assemblea di lunedi a Boccadasse ha tutte le caratteristiche per proporsi come una architrave delle politiche del territorio della Amministrazione della sindaco Vincenzi.

Il rispetto del piano regolatore, il non ricorso alle continue varianti, la scelta di ridurre il volume del costruito, la fine degli oneri di urbanizzazione a base cementizia e infine l'accoglimento delle idee e proposte dei cittadini e delle associazioni in un percorso partecipato in cui finalmente i cittadini sono in grado di dire la loro è una scelta da accogliere con massimo favore.

Lo schema è presto detto:

Innanzitutto chi decide sul territorio non è piu' il privato che propone e - nei fatti - dispone, ma l' Amministrazione Pubblica che prepara uno schema che tenga conto dell'interesse pubblico e delle osservazioni e proposte dei cittadini, dopo l'imprenditore e l'architetto di turno faranno il loro lavoro.

E in questo caso il SAU ( schema di assetto urbanistico ) preparato dagli uffici e fatto proprio dalla Amministrazione è una soluzione urbanistica di tutto rispetto.

In sostanza si concentra tutto il costruito in maniera da poter utilizzare al massimo l'area per l'uso pubblico, si evita la presenza di attrattori di traffico che in un'area gia' congestionata non dovrebbero proprio esserci, si garantisce un aumento dei posti macchina pubblici nell'area, si organizza la circolazione in zona in maniere da imprimere un ( possibile ) ordine a una circolazione che in alcune ore e in alcune stagioni è caotica e assordante.

Si garantisce una qualità abitativa ai nuovi residenti senza che si creino danni a terzi e salvaguardando l'identità storica dell'area ( per quanto possibile ).

Anche il proposto concorso di idee per la sistemazione dell'ampia zona a verde prevista è una buona scelta, anche in questo caso il verde non deve essere solo un elemento decorativo, ma deve essere immaginato per rendere fruibile quell'area e per allargare gli spazi pubblici di socialità per i residenti e per i numerosissimi visitatori. Anche in questo caso il parere dei cittadini residenti potra' essere illuminante.

Certo, non tutto è perfetto, le altezze del costruito si possono ancora " limare " i giardini previsti per gli appartamenti a piano terra vanno pensati in maniera di mantenere unità estetica e fruitoria all'area, i parcheggi ( che comunque saranno solo pertinenziali ) potranno essere ulteriormente ridotti e collegati alle sole nuove residenze previste, il risanamento dell'area è ancora tutto da definire e la situazione idrogeologica del sito è tutt'altro che di facile gestione. Pero' le promesse ci sono tutte. Non resta che andare avanti.

Andando avanti si potrebbe piu' in generale utilizzare lo stesso scema politico, amministrativo, giuridico, anche per altre importanti questioni in corso di definizione: l'area dei mercati generali di corso Sardegna, l'area Verrina a Voltri, la ex Caserma Gavoglio al Lagaccio, la prevista ridefinizione complessiva dell'area da via Degola a via Avio a Sampierdarena, l' area ex Miralanza a Rivarolo e molte altre.

Negli anni una cosa è andata sempre più chiarendosi: i cittadini non sono piu' disposti a lasciare porzioni del loro territorio in mano a speculatori che agiscono impunemente godendo della subalternità culturale dei tecnici delle amministrazioni e degli appoggi politici che la triade mattone , finanza, logistica hanno saputo garantirsi nei decenni.

Piu' che una botta a Bocadasse si è sentito risuonare un bel colpo, il rumore di un'applauso che ha il sapore di una ritrovata fiducia tra i cittadini e i politici che sono stati chiamati a rappresentarli.

andrea agostini

del circolo nuova ecologia legambiente genova

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