26.04.2009
Dure reazioni ai test psiconeurologici nelle scuole. La notizia della somministrazione di test psiconeurologici sui bambini di una classe prima del Collegio Arcivescovile "Dame Inglesi" di Rovereto e, purtroppo, secondo quanto segnalato da un quotidiano, anche in altre scuole,
ha suscitato le dure e allarmate reazioni del mondo politico e non solo.
Il Senatore Cristano De Eccher, proponente della Legge Provinciale che prescrive il divieto di somministrazione di test e questionari nelle scuole di ogni ordine e grado e di una proposta di legge simile al Senato, sta vagliando le informazioni e si è impegnato a presentare una specifica interrogazione presso il Senato della Repubblica.
Il Consigliere Provinciale Giorgio Leonardi, che ha presentato d'urgenza un'interrogazione alla Giunta Provinciale, ha commentato: "La situazione è molto delicata, il progetto di screening sui bambini può portare in alcuni casi all'inquadramento neuropsichiatrico degli stessi, stiamo parlando di bambini e uso di psicofarmaci; il Ritalin, potrebbe portare a conseguenze dannose nella fase della loro crescita. Spetta ai genitori il diritto-dovere di mantenere e istruire ed educare i figli, ma anche quello di evitare pericoli alla salute dei loro bambini".
L'avvocato Andrea Di Francia, già splendido relatore alla conferenza di Rovereto del 21 febbraio 2008 sui rischi di ipermedicalizzazione dei minori, ha commentato: "Quanto è accaduto è di una gravità inaudita: non è stata violata soltanto la legge provinciale n. 4 del 6 maggio 2008 (art. 5), ma risultano violati anche fondamentali diritti dei minori, previsti e tutelati alla legge 27 maggio 1991, n. 176 che ha ratificato e resa esecutiva in Italia la Convenzione di New York del 1989. Sono stati violati, in particolare: il diritto alla riservatezza (art. 16 Conv.), il diritto all'ascolto (artt. 12 e 13 Conv. e art. 6 legge 20 marzo 2003, n. 77 di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Strasburgo del 1996), l'art. 34 del Codice di deontologia medica, approvato il 6 dicembre 2006, l'art. 32, comma 2 della Costituzione. Non può che meravigliare, perciò, come il dirigente scolastico abbia potuto autorizzare simili violazioni.
È, questo,un ennesimo episodio che dimostra come sia necessaria ed urgente la nomina di un competentissimo Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza, autonomamente dal difensore civico".
Il dott. Roberto Elia Cestari, membro della direzione scientifico culturale della campagna PERCHE' NON ACCADA e Presidente nazionale del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha dichiarato: "Ci troviamo purtroppo di fronte all'ennesima prova del tentativo di trasformare le nostre scuole da luoghi di istruzione e crescita a una sorta di laboratori per studi psicologici o psichiatrici, come è avvenuto negli USA con catastrofiche conseguenze sia per il loro sistema di istruzione che per le famiglie".
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus Sezione di Trento
www.ccdutrento.org
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